L’Allarme dell’Anglosfera: la Sconfitta in Ucraina Sarà il Crollo definitivo del Nuovo Ordine Mondiale

di Cesare Sacchetti
Sembra passato un secolo dall’anno scorso quando i quotidiani del mainstream italiano ed internazionale parlavano della “disfatta” della Russia in Ucraina.
Addirittura è rimasto particolarmente impresso nel nostro immaginario collettivo un articolo nel quale si raccontava come l’esercito russo fosse rimasto a corto di calzini, nel maldestro e paradossale tentativo di raffigurare le forze armate russe come un  manipolo di sbandati che non era minimamente preparato per affrontare l’arte della guerra, soprattutto quella moderna.
Oggi invece sfogliamo le pagine di un quotidiano di rilievo del mainstream britannico ed internazionale quale il Telegraph e troviamo un articolo scritto da Daniel Hannan con un titolo alquanto esplicativo come: “La Russia sta portando a termine una devastante vittoria: le fondamenta dell’Europa stanno tremando”…

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Il Collasso Americano

de ilsimplicissimus
L’America cerca disperatamente qualcosa che le permetta di non uscire perdente da una guerra che ha perso e per questo non lesina sulle vite degli altri, come del resto ha sempre fatto.
Ma anche se per caso riuscisse in questo intento, quanto meno nei confronti delle masse ipnotizzate in occidente, sta già perdendo e disastrosamente la sua guerra interna che ormai infuria su diversi fronti.
Dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica gli Stati Uniti hanno governato il pianeta senza alcuna “opposizione” e così gli ultimi 40 anni potrebbero essere considerati il culmine del loro potere, ma dietro le quinte lavoravano le forze della storia e ora l’impero sta implodendo a una velocità inaspettata, sommerso da problemi sistemici, prima nascosti e tamponanti dalla necessità della competizione con l’Urss, dalla necessità che il mondo non capitalista fosse come la piccola fiammiferaia di Andersen che guarda incantata la vetrina. Ma una volta ottenuto lo scopo, tutti gli occidentali si sono via via trasformati in fiammiferai che desiderano cose che via via non possono più permettersi…

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Ucraina, Droni su Mosca: la Nuova Escalation dettata dalla Frustrazione

di Davide Malacaria
Altra svolta nella guerra ucraina: il 29 maggio otto droni hanno attaccato Mosca.
Era già accaduto che Kiev inviasse un drone sulla capitale russa, ma allora, era il 3 maggio, aveva un obiettivo specifico, cioè il Cremlino. Stavolta, invece, l’attacco era diretto contro edifici residenziali, un bombardamento indiscriminato.
I Droni su Mosca
Pochi, stavolta, i droni attaccanti, ma a stare alle dinamiche di questa guerra, caratterizzata da escalation graduali, potrebbe essere solo l’inizio di una nuova fase del conflitto, nella quale Kiev prenderà di mira le città russe.
Di per sé si tratterebbe di legittima difesa: essendo bombardate le sue città, Kiev ha diritto di fare altrettanto con le città russe. Sul punto, però, appare ineludibile quanto scrive Anatol Lieven su “Responsible Statecraft” a proposito degli attacchi in territorio russo: “Dato il ruolo fondamentale degli Stati Uniti nell’armare e sostenere l’Ucraina, l’amministrazione statunitense ha anche il diritto di dire la sua su come vengono utilizzati gli aiuti. Anzi, non ha solo tale diritto, ha anche il dovere nei confronti del popolo americano di esercitare questa influenza”

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“Non Dimenticheremo, non Perdoneremo”

di Claudio Martinotti Doria
La società italiana è divisa tra quanti hanno capito e quanti non hanno capito o voluto capire i fenomeni sociali manipolativi in corso.
Su questi argomenti intervenni un paio di mesi fa con un articolo specifico, di primo approccio e come tale non sufficientemente ponderato ed esauriente, per cui lo rielaboro riveduto e integrato.
Essendo presente in rete dal ’96, con una decina di migliaia di contatti accumulati in questo lungo periodo, e monitorando quotidianamente parecchie decine di siti e canali on line, possiedo una posizione privilegiata per cogliere se ci sono particolari comportamenti e fenomeni sociali in corso.
A tal proposito sta circolando e consolidando in rete, in alcuni canali dell’informazione indipendente e libera, una specie di meme/aforisma/motto che sintetizza e catalizza l’atteggiamento di parecchie decine di migliaia di persone che sono state vittime della discriminazione distopica e dispotica verificatisi durante la psicopandemia: “NON DIMENTICHEREMO, NON PERDONEREMO”…

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Mattarella: “Possibile realizzare Agenda 2030”

Sergio Mattarella: “È davvero possibile contribuire alla realizzazione dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite”.
“Desidero porgere un caloroso saluto a quanti partecipano al Convegno celebrativo del 50/mo anniversario dell’Associazione volontari per il servizio internazionale. Nel condurre una molteplicità di progetti a favore dei più bisognosi di tutti i continenti, Avsi ha svolto un lavoro prezioso che ha riaffermato costantemente la centralità della persona umana quale protagonista di una crescita equa, sostenibile e solidale (equa, sostenibile e solidale… le solite paroline magiche… – nota di conoscenzealconfine), a beneficio del singolo e della comunità in cui vive”

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Aggrappàti a una Battaglia Persa…

di Ilsimplicissimus
Una classe politica indegna si aggrappa disperatamente ad una battaglia persa, per nascondere ai propri cittadini la loro totale ed epocale sconfitta.
L’Italia ha una lunga tradizione nel campo degli idrocarburi, non soltanto tecnica, ma anche politica, avendo conosciuto da vicino cosa significa mettere i bastoni tra le ruote dei gangster americani, eppure parrebbe che il sublime governo del signor Draghi non avesse alcun consigliere in grado dire qualcosa sul delirante progetto di importare gas e petrolio non più dalla cattiva Russia, ma dalla buona America che galleggia ormai sugli scheletri della propria storia.
E così come il governo Draghi, chiamato come cameriere esperto in tutti i vertici occidentali, per il garbo e la facilità con cui svende il proprio Paese, anche tutti gli altri governi europei non devono avere nemmeno un consigliere che conosca le basi del settore energetico…

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I Tempi Gravosi richiedono Maggiore Senso di Responsabilità ma anche Severità da parte di Ognuno di Noi

di Claudio Martinotti Doria
È tipico dei tempi gravosi, difficili, caotici, come quelli che stiamo vivendo, provocare confusione e disorientamento, sarebbe strano se così non fosse.
In primo luogo è fondamentale non cadere nella trappola delle “tifoserie”, anche se non siete tifosi, il rischio è comunque concreto. Tutti i media inducono a farvi cadere in questa trappola. Cioè farvi tifare per la squadra che loro vorrebbero imporvi, perché questo è il loro compito, facendo propaganda. Della serie “ha stato Putin”.
Sabotano i gasdotti nel Mar Baltico, area sotto stretto controllo NATO: sono stati i russi che amano farsi dei danni da soli, così come si sono auto-bombardati mentre controllavano la centrale nucleare di Zaporižžja. Questo, per quanto possa sembrare ridicolo e patetico, è quanto hanno riportato i media mainstream, che sopravvivono solo grazie ai finanziamenti pubblici, cioè coi nostri soldi.
Quindi finiamola di dare spazio ai media mainstream, sono solo uffici stampa che riportano veline, fanno propaganda e mentono spudoratamente, quindi sono privi di qualsiasi credibilità e valore morale. I media cartacei vendono poche decine di migliaia di copie, le altre finiscono al macero, le tv riportano la rassegna stampa come se avesse qualche valore, cioè si reggono a vicenda sostenendo le menzogne che raccontano reciprocamente…

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Il Fallimento della Strategia di Washington segna il Cambio di Paradigma

di Luciano Lago
Non occorre molto per comprendere che, dietro la cortina fumogena della propaganda USA, inizia ad emergere il fallimento della strategia statunitense di assedio alla Russia mediante il conflitto in Ucraina.
I resoconti dal campo di battaglia trasmessi dai media occidentali cercano di travisare la realtà e descrivono una situazione di “successi” delle forze ucraine che sono frutto dell’immaginazione.
La realtà dello stato delle forze ucraine è invece drammatica: un esercito allo sbando che ha subito gigantesche perdite ad opera delle forze russe e che si è dovuto ritirare da quasi tutto il Donbass, e che si vede in rotta anche sugli ultimi caposaldi rimasti nel sud della regione.
Da ultimo le forze russe hanno conquistato anche la grande centrale termica di Uglegorsk. Anche vari analisti militari americani hanno riconosciuto che la situazione al fronte, nello scontro tra Russia e Ucraina, è del tutto a favore della Russia, nonostante l’enorme accumulo di armi inviato dalla NATO e la presenza di numerosi istruttori occidentali a supporto delle forze di Kiev…

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Non si pretende che Reagiate, figuriamoci… ma almeno, per piacere, Non Dimenticate!

di Andrea Zhok
Il blocco politico-mediatico occidentale ha condotto la popolazione ucraina al macello e i popoli europei all’immiserimento e ad una subordinazione terminale.
Quando l’Ucraina sarà un deserto di rovine, smembrato tra Russia e Polonia, con milioni di profughi, mentre la recessione distruggerà quel che resta del welfare europeo e la nuova cortina di ferro sul mar Baltico ci costringerà a tempo indefinito a spendere le ultime risorse in armamenti, quel giorno e in tutti gli anni a venire, per piacere, ricordatevi di tutta la compagine di politici, opinionisti e giornalisti che nel febbraio scorso vi spiegavano come fosse un affronto inaccettabile per l’Ucraina sovrana rinunciare all’adesione alla Nato e accettare gli “Accordi di Minsk”, che aveva sottoscritto…

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Tragica Situazione delle Forze Armate e della Società USA, ma il Deep State continua ad essere Guerrafondaio

di Claudio Martinotti Doria
Dall’inizio dell’anno le Forze Armate USA hanno già avuto parecchie centinaia di diserzioni e suicidi (fenomeni in costante crescita) e il tasso di mortalità per malattie cardiache e degenerative, oltre che per malori improvvisi non meglio precisati, è triplicato nel periodo post-vaccinazioni anti-Covid.
Gli arruolamenti sono in forte calo, i giovani non hanno più alcuna intenzione di combattere per il proprio paese, sapendo che il rischio di ritrovarsi coinvolti in qualche conflitto bellico è molto elevato. Pare sia finito il tempo delle vacche grasse per l’Esercito USA quando poteva selezionare con estrema severità il personale, avendo a disposizione ogni anno centinaia di migliaia di docili e facilmente manipolabili giovani che si arruolavano perché privi di alternative, essendo disoccupati e senza prospettive professionali ed esistenziali, oppure immigrati cui si prometteva la cittadinanza americana dopo il congedo.
Occorre mettere nel conto anche la grave crisi di reputazione e prestigio delle Forze Armate USA in seguito alla débâcle in Siria e in Iraq, oltre a quella più recente ed eclatante in Afghanistan e quella che rischia di essere altrettanto grave in corso in Ucraina…

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