Molti sono convinti che tramite il sonno, utilizzando la tecnica del “sogno lucido”, si possa accedere nell’aldilà. A detta di questi “onironauti” mentre si dorme l’essenza dell’uomo si sgancia momentaneamente dal corpo fisico viaggiando al di fuori di esso. Se questo è vero ci sono altri modi oltre che nel sogno di uscire dal proprio corpo ed avvicinarsi a dimensioni trascendentali?
L’espressione esperienza extracorporea nota anche con l’acronimo OBE sta ad indicare appunto tutte quelle “esperienze” nelle quali una persona ritiene di essere “uscita” fluttuando all’esterno del proprio corpo e in taluni casi percependo la presenza del proprio corpo da un punto esterno ad esso. Circa una persona su dieci ritiene di aver avuto qualche volta nella vita una di queste esperienze.
Tale condizione, non dissimile dalle note esperienze di pre-morte rappresenta per alcuni una delle prove dell’esistenza di uno stato metafisico di una parte del corpo o della mente non soggetta alle leggi fisiche della natura. L’OBE è una tecnica avanzata che consente di sperimentare e controllare la seconda attenzione la quale si sposta dal corpo fisico a quello non fisico. Spesso la gente definisce le OBE come un sogno da sveglio, “un volo mentale di consapevolezza”.
Secondo gli studiosi esoterici noi esistiamo in più luoghi contemporaneamente, per questo motivo Il corpo fisico e il corpo etereo (anima o spirito) sono visti come due manifestazioni di una stessa consapevolezza globale. Le OBE quindi sono una separazione reale dal corpo fisico dovuta ad una diversa focalizzazione dell’attenzione della coscienza.
Al contrario di ciò che molti pensano la bilocazione astrale non è un fenomeno raro e accessibile solo ad una ristretta élite di persone particolarmente dotate ma un fenomeno a cui tutti possono pervenire.
Il Monroe Institute studiando le letture psichiche di Edgar Cayce, che è stato un famoso chiaroveggente e taumaturgo, ha sviluppato un processo per indurre un viaggio extracorporeo. Fondamentale per questo obiettivo sembra prima di tutto avere la consapevolezza che l’OBE è un obiettivo raggiungibile, questo provoca eccitazione che consiste nel prendere energia e darle una forma e un equilibrio allo scopo. L’energia mirata genera aspettativa la quale genera nuova consapevolezza. Riuscire a modellare l’energia sfruttando questi tre passaggi vuol dire riuscire ad armonizzare le attività reali e gli obiettivi di realtà non ordinaria come appunto la OBE. E’ importante rilassare completamente corpo e mente in una sorta di training autogeno ed avere la ferma intenzione di effettuare questo tipo di esperienza.
Come affermano gli studiosi del campo per riuscire nell’intento di bilocarsi è fondamentale mantenere viva la nostra coscienza nel momento in cui normalmente cadremmo nello stato del sonno. Mantenere quindi una consapevolezza di base. Istruzioni che troviamo anche nello yoga e nella meditazione indiana. La barriera da superare consiste nel muro creato dal nostro io dalla paura di morire, al timore di non poter più tornare nel nostro corpo. Infatti la bilocazione viene anche chiamata da chi la professa “piccola morte” proprio perché al momento della morte fisica il nostro io fuoriesce dal corpo fisico così come nell’uscita della OBE consapevole.
Molti libri “New Age” presentano questa operazione come “viaggio astrale” e sottolineano che è una pratica molto pericolosa. Altri sminuiscono questo pericolo facendolo sembrare una operazione abbastanza semplice. La realtà astrale è descritta dai viaggiatori astrali fatta di una materia estremamente “sottile” se confrontata alla comune materia fisica. Sembra che la nostra energia mentale abbia il potere di modellare, creare, anche inconsapevolmente, la realtà visiva del mondo astrale creando l’ambiente in cui ci troveremo, sia nel caso di un viaggio astrale indotto sia nel caso di reale morte fisica.
Le creazioni del nostro i, a detta degli specialisti del settore, possono essere gradevoli o sgradevoli a seconda di come siamo fatti veramente nel nostro io (conscio/inconscio). Ci ricolleghiamo a questo punto all’importanza di tutte le religioni che cercano da sempre di risvegliare nell’uomo in sé l’amore verso tutte le cose. Se questo avviene saremo consapevoli perfettamente anche di quello che crea il nostro inconscio e non avremmo più timori o sorprese di ciò che ci accadrà una volta trapassati o bilocati. Inoltre dobbiamo anche considerare che il livello di coscienza e di consapevolezza quando siamo fuori dal nostro corpo è molto più profondo di quello a cui siamo normalmente abituati nel mondo fisico, la materia fisica infatti è molto più densa di quella astrale e questo limita le nostre potenzialità.
Quindi la cosiddetta realtà astrale é quella in cui ci si trova dopo la morte. Essa viene modellata dall’attività della nostra mente per cui se interiormente viviamo emozioni contrastanti, paure, rancori o attaccamenti materiali, modelleremo la “sfera” astrale in base a queste emanazioni. Ecco quindi che chi vive dei conflitti interiori li esteriorizzerà nella materia astrale, mentre chi é in armonia con le energie mentali ed emozionali vivrà esperienze di beatitudine. E’ forse questa la differenza tra l’inferno e il paradiso? Non sono punizioni o premi calati dall’alto ma semplicemente la materializzazione delle proprie emanazioni/emozioni interiori consce ed inconsce a creare l’ambiente in cui ci troveremo nell’aldilà. Da qui nasce l’esigenza di rendere limpido il nostro inconscio sul piano fisico tramite pratiche abbastanza comuni e diffuse (meditazione/preghiera) con cui si impara a dominare l’attività mentale.
L’anima o corpo astrale è costituito da materia molto più fine di quella fisica e di conseguenza la compenetra. Per spiegare ciò in termini di “spazio” bisogna capire che anche nella nostra materia fisica più densa, per esempio una lastra di marmo, nessun atomo tocca quello vicino perché lo spazio tra loro è molto più grande degli atomi stessi. Per questo motivo il corpo astrale, che non è fatto di materia con della fisicità compatta, può compenetrare i corpi fisici e muoversi liberamente tra le sue particelle atomiche.
Bisogna ricordare che lo spazio fra gli elettroni degli atomi della materia fisica è molto grande e poichè ogni elettrone e atomo sono in costante vibrazione nella realtà non vi è nulla di solido. Se avessimo la possibilità di ingrandire degli elettroni ci accorgeremmo che sono fatti di un “nulla vibrante”.
La vibrazione delle sostanze del mondo astrale è più alta di quella del mondo fisico. Il mondo astrale o aldilà non è quindi un grande corpo di materia compatta ma piuttosto l’aggregato di un infinito numero di particelle sottili strutturate in atomi a loro volta strutturati in molecole e in masse con una consistenza diversa dalla fisicità a cui siamo abituati. Supponendo che il mondo astrale è reale, come il vapore è reale al pari dell’acqua, sono reali anche l’infinità di abitanti che ne fanno parte e di cui la tradizione mistica mondiale da tempi immemorabili ci descrive in fantasmi, larve, elementari, angeli e demoni etc.
Non entriamo in questa sede nel dettaglio di chi siano queste figure, come siano nate e quale è il loro ruolo, ma tenendo conto del fatto che in questa dimensione il pensiero o la mente crea la realtà possiamo supporre che oltre ai comuni defunti o ai viaggiatori astrali siano presenti entità create dai pensieri degli uomini ancora in vita.
Un pensiero ricorrente e forte si materializza in forma reale e acquista nel tempo energia in base alle cariche che gli vengono date dall’esterno. Facciamo un esempio, una persona sul mondo fisico che ha una mania di persecuzione molto forte crea un pensiero altrettanto forte che si materializza nel mondo astrale in un vero e proprio organismo eterico con vita propria. Inizialmente non abbiamo di fronte un’entità indipendente ed autonoma, diciamo che ad un primo stadio è come un parassita che si nutre delle emozioni legate appunto alla mania di persecuzione e che se queste perdurano come in una persona perdurano le crisi legate a questa patologia psicologica l’entità acquista forza e di conseguenza i riflessi che ha nel mondo fisico si fanno più pesanti e persistenti.
Normalmente infatti le persone che soffrono di patologie simili, come gli attacchi di panico, ansie, depressioni e così via, sembrano col tempo ristabilirsi togliendo energia all’entità creata oppure peggiorare fino ad arrivare anche a soluzioni finali molto tragiche. Probabilmente rimanendo nell’esempio precedente l’entità “mania di persecuzione” essendo molto comune esiste ed è già concretamente reale ed ha un potere molto grande protratto nel tempo da tutte quelle persone che nei secoli hanno sofferto di questa malattia. Forse è questo il motivo per cui la gelosia, l’odio, o anche l’innamoramento o l’amicizia spassionata, trovano anche in chi non le ha mai provate prima una forza di penetrazione indicibile ed inarrestabile. Perché esse già esistono nel mondo astrale e sono entità perfettamente formate che hanno riflesso su anime predisposte o che semplicemente gli si “avvicinano” astralmente tramite le emozioni.
William Buhlman è uno dei massimi esperti americani di viaggi extracorporei. Dopo la pubblicazione di “Avventure Fuori dal Corpo” ha condotto molti seminari raccogliendo più di 16.000 partecipanti in 32 paesi del mondo. Vero e proprio punto di riferimento nel campo delle proiezioni astrali Buhlman è esperto anche di altre discipline come l’ipnosi, la visualizzazione creativa e la meditazione. Le tecniche che utilizza sono molteplici ma semplici da quelle sciamaniche a quelle moderne. Le sue capacità di insegnamento e il suo notevole intuito sostengono gli individui ad andare oltre la coscienza ordinaria.
“I due corpi dell’uomo, il fisico e l’astrale, sono collegati da molti piccoli fili che formano due cordoni d’argento. Uno di questi entra in contatto con il plesso solare, l’altro con il cervello. Tutti possono allungarsi o estendersi durante il sonno o il dormiveglia, perché hanno una notevole elasticità. Quando un uomo muore, lentamente, questi fili vengono recisi.”
(Frederic W. H. Myers)
Fonte: http://www.lavitadopolamorte.it/vitadopolamorte/11-vita-dopo-la-vita/74-viaggi-astrali.html