Spieghiamo la Situazione di Trieste “per come stanno veramente le Cose”, a beneficio di coloro che non sanno.
A seguito degli Accordi del 1954 tra Stati Uniti, Gran Bretagna ed Italia, che prevedevano il ritorno di Trieste all’Italia, fu posta una clausola, celata al grande pubblico, in base alla quale il Porto di Trieste, Terminale Marittimo dell’intera Europa Centro Orientale, fosse: “Territorio Libero” o “Zona Franca”.
Tale Formula cela semplicemente il fatto che l’Amministrazione Statale Italiana rimane fuori dal Porto e dal suo Perimetro antistante, poiché gli stessi, sono controllati dagli Americani.
Esiste ovviamente una Autorità Portuale ma la regolamentazione dei rapporti di lavoro è diversa rispetto ad altrove, seppure mascherata dietro una facciata di Accordi di Categoria. Non è un caso che dalle immagini che arrivano dal Perimetro Antistante i Varchi di Ingresso, non si noti un solo Poliziotto, un solo Carabiniere, un solo Cellulare, una sola Camionetta, che rimangono infatti “fuori dal Perimetro Esterno”.
Il Fatto che tutte le Principali Testate Televisive e Giornalistiche Americane ne parlino nelle loro aperture, mentre in Italia se ne fa solo un cenno, dimostra che l’ “Alleanza di Trump” si sta manifestando in pieno in Italia, facendo leva sulle zone che controlla.
Inoltre, si manifestano proteste da parte della Areonautica Militare Italiana nella Base Aerea di Sigonella in Sicilia. Per chi non lo sapesse, tale Base Aerea è la principale del Mediterraneo, ed è divisa in due parti: una italiana e l’altra americana.
Ma esiste chi ridacchia quando si parla di Trump e della Alleanza contro il Nuovo Ordine Mondiale, di cui la “Corporation of Italy” è un pilastro. La fine del Nuovo Ordine Mondiale in Italia inizia da Trieste?
I portuali risoluti a bloccare il porto. A Trieste ancora una volta si scrive la Storia d’Italia
I partiti, i governatori, l’informazione mainstream, recitano uno spartito già scritto per loro. Tutto sembrava andare nella direzione auspicata da banchieri e confindustriali. Per i riluttanti era pronta qualche carota (tamponi gratuiti) o il bastone della repressione. Ma quando tutto sembrava finito, un gruppo di audaci, di coraggiosi, di politicamente scorretti, ha lanciato il suo guanto di sfida: “o il governo revoca il lasciapassare verde per tutti i lavoratori o noi blocchiamo il porto”. Sono i portuali di Trieste e l’Italia che ha ancora sangue nelle vene è tutta con loro. A Trieste ancora una volta si scrive la Storia d’Italia. (Dott. Stefano Salmè – Il Giornale di Udine – 13 ottobre 2021)