di Mohsen Abdelmoumen
L’isteria dei leader europei e della stampa occidentale agli ordini del padrone USA non conosce limiti dal 24 febbraio, data in cui la Federazione Russa ha iniziato la sua operazione speciale in Ucraina.
Ogni giorno porta la sua quota di dichiarazioni radicali da parte di funzionari occidentali che suggeriscono che questi hanno perso ogni lucidità e discernimento. A capo di questa rabbiosa mafia non è altro che la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, paracadutata dalla Merkel a capo della Commissione per sfuggire ai problemi che non sarebbero mancati a seguito dei numerosi conflitti di interesse e delle manipolazioni che hanno contaminato la sua permanenza presso il Ministero della Difesa tedesco.
In effetti, la Von der Leyen tendeva a coinvolgere la sua famiglia nella sua carriera politica e a coinvolgere i suoi parenti nella realizzazione di contratti con lauti guadagni, come gli appalti aggiudicati dal Ministero della Difesa quando era ministro lì, per un importo di diversi milioni di euro e su cui doveva guardare la commissione d’inchiesta del Bundestag… Ma per “sfortuna”, l’SMS e la cronologia delle conversazioni della Von der Leyen che avrebbero potuto servire da prova, sono scomparsi dal suo telefono.
Non solo Ursula von der Leyen è incompetente, ma è anche coinvolta in una serie di illeciti. Questi sono iniziati durante i suoi studi presso l’Università di Hannover in Germania, dove ha studiato medicina e dove insegnava suo marito. Nel 2015, il sito web anti-plagio VroniPlag Wiki ha scoperto che il 43,5% della sua tesi di dottorato era stato copiato. Diversi importanti accademici tedeschi l’hanno accusata di plagio intenzionale, ma a seguito di un’indagine accademica aperta nel 2016, è stato deciso di non privarla del suo dottorato sulla base del fatto che non è stato possibile provare l’intenzione di ingannare.
Quindi Ursula von der Leyen ha rubato il lavoro di qualcun altro senza accorgersene? Sarebbe soggetta ad attacchi di sonnambulismo durante i quali fa copie e incolla? Un altro inganno: il suo CV indicava che aveva frequentato la Stanford University come “docente ospite”, quando questa posizione non esisteva. Questo è solo un dettaglio, ma rivela la personalità della donna che attualmente regna sull’Europa come un nuovo Führer e che impone i suoi diktat a milioni di persone senza essere mai stata eletta.
Inoltre, ha appena dichiarato che il voto all’unanimità non ha più senso nei settori chiave della politica dell’Unione europea se quest’ultima vuole agire più rapidamente. La Von der Leyen non nasconde nemmeno più le sue intenzioni di governare come un vero dittatore.
Ci chiediamo: l’Unione Europea continuerà a vantarsi dei suoi “valori” democratici?
Torniamo un po’ indietro. Ursula von der Leyen ha assunto il suo incarico presso il ministero della Difesa tedesco nel dicembre 2013 e le spese sbalorditive del ministro hanno allertato il presidente della Corte dei conti che riteneva che il ministero della Difesa sotto Ursula von der Leyen avesse speso molti soldi in servizi di consulenza. Così, secondo la Corte dei conti, il ministero della Von der Leyen aveva speso 100 milioni di euro nel 2015, poi 150 milioni di euro nel 2016 in costi per contratti di consulenza, mentre erano state dichiarate pubblicamente somme molto inferiori.
Sembra che sia stata la società di consulenza McKinsey ad essere stata incaricata di consigliare il ministro Von der Leyen, che aveva fatto appello alla loro “competenza” senza passare attraverso una gara d’appalto. Poi si viene a conoscenza del fatto che uno dei collaboratori di McKinsey era il figlio della Von der Leyen, David, e che partecipava anche ai profitti dell’azienda.
Nel processo, la Von der Leyen ha anche nominato Katrin Suder, direttrice dell’ufficio di Berlino di McKinsey, alla carica di Segretario di Stato per gli armamenti, che in seguito è diventata capo del Consiglio digitale, responsabile della consulenza al governo federale sulla digitalizzazione della Germania e che durante i suoi quattro anni in questo ruolo, ha notevolmente aumentato il numero di contratti affidati a consulenti esterni, in particolare ad Accenture e McKinsey.
È estremamente grave mettere i ministeri sovrani nelle mani di queste entità private. Secondo la stampa tedesca, la Von der Leyen ha speso felicemente denaro pubblico per contratti con consulenti esterni che entravano e uscivano dal ministero intascando enormi tariffe giornaliere, e inoltre aveva accesso a documenti riservati e aveva anche indirizzi e-mail dipartimentali.
Di fronte alle decine di milioni di euro spesi dal Ministero della Difesa per gli appalti assegnati a queste società di consulenza esterne, una commissione d’inchiesta organizzata dall’Ufficio federale delle finanze tedesco è stata incaricata nel 2018 di esaminare più da vicino la disastrosa gestione di von der Leyen.
L’ufficio di audit ha riscontrato diverse irregolarità nelle modalità di aggiudicazione degli appalti e, ai fini dell’indagine: due dei telefoni della Von der Leyen sono stati confiscati ma i dati su entrambi i telefoni sono stati cancellati. Nel dicembre 2019, Tobias Lindner, deputato di Alliance 90/The Greens, ha presentato una denuncia penale per la cancellazione dei dati dai telefoni cellulari di Ursula von der Leyen, citando la distruzione deliberata delle prove.
Oltre ad essere recidiva in termini di corruzione e conflitti di interesse, la Von der Leyen ha la mania di pulire i suoi telefoni. Così, da quando è stata alla Commissione Europea, la sua amicizia con Albert Bourla, il boss della Pfizer, ha fatto notizia. Con lui, infatti, ha scambiato sms che non vuole rivelare nonostante l’espressa richiesta della mediatrice europea, Emily O’Reilly, la quale scopre che questa Ursula è decisamente una brutta custode di segreti, così riservata che ha nuovamente cancellato tutti i suoi sms e la cronologia delle conversazioni.
E non è un caso, come scopriremo. Si scopre anche che il marito della nuova imperatrice europea, Heiko, è stato catapultato nel ruolo di direttore medico dell’azienda farmaceutica americana Orgenesis, specializzato nella ricerca sull’RNA messaggero e vicino all’azienda Pfizer. Da capo della clinica di Hannover, è partito senza preavviso per gli Stati Uniti per entrare a far parte del Consiglio di Orgenesis nel dicembre 2020, proprio all’inizio di quella che sarebbe diventata la pandemia di Covid. Stipendio: $ 1 milione all’anno per qualcuno che non era veramente qualificato per il lavoro.
Ma sembra essere una tradizione di famiglia tra i Von der Leyen di intrufolarsi in lavori redditizi. Da quel momento in poi, le trattative tra Ursula von der Leyen, suo marito e il boss della Pfizer si sono svolte tramite scambi di SMS. E l’8 maggio 2021 Ursula von der Leyen ha firmato per conto della Commissione europea un contratto per l’acquisto di 1,8 miliardi di dosi di vaccini. Il prezzo dell’accordo non è stato rivelato ma è stimato in 36 miliardi di dollari, pagato dai contribuenti europei ovviamente.
Chi dice trattativa contrattuale, dice commissione, e quindi il dottor Heiko Von der Leyen ha ricevuto un “premio di rendimento” pari alla bella cifra di 760 milioni di dollari. Gli eurodeputati che cercano di fare luce sugli arcani rapporti tra la Commissione e la Pfizer hanno ricevuto – ma entro un tempo limitato per studiarlo e con il divieto di prendere appunti – una copia del contratto, ma metà delle 90 pagine del suddetto contratto sono cancellate e i passaggi relativi agli elementi più importanti, come i prezzi e le clausole di responsabilità in merito agli effetti collateral, sono inaccessibili.
Ursula von der Leyen ha compiuto un vero e proprio colpo di stato all’interno delle istituzioni europee prendendo decisioni che non sono di sua competenza, come, tra le altre, il bando di organi di stampa russi, come RT e Sputnik, e l’invio di armi all’Ucraina. Quest’ultima da sola costituisce una vera e propria dichiarazione di guerra alla Russia, che esula dall’ambito di competenza della Commissione e che è totalmente incostituzionale. Ma alla Von der Leyen non interessa e continua a saccheggiare le istituzioni europee con ardore frenetico. E devasta anche l’economia europea, imponendo sanzioni grottesche alla Russia, il cui effetto boomerang non mancherà di colpire le popolazioni dei paesi europei.
Oggi la Von der Leyen è in guerra contro la Russia, e va detto, contro i popoli d’Europa che sta precipitando nella rovina e nella recessione. È molto amica del clown Zelensky, al quale invia denaro dei contribuenti e armamenti europei e al quale ha promesso l’ingresso dell’Ucraina nella comunità europea. Sapendo, poi, che l’Ucraina cesserà di esistere come stato essendo tagliata in due – l’ovest tornerà in Polonia e l’est tornerà nel seno della Federazione Russa – ci si chiede quale territorio ucraino si unirà all’Europa.
Ma Ursula von der Leyen resta convinta che vincerà la sua guerra contro la Russia, rischiando di trascinare tutta l’Europa in una crisi senza precedenti. E finora, è riuscita a districarsi tra le indagini ed eludere la giustizia.
Articolo di Mohsen Abdelmoumen
Fonte originale: https://reseauinternational.net/ursula-von-der-leyen-symbole-de-la-ruine-de-la-classe-dominante-occidentale/
Traduzione: Gerard Trousson