di Marcello Salas
Un altro modo di vivere è plausibile, ma è necessaria una svolta epocale che non si può attuare senza conoscere cosa cambiare… e come avrai ormai intuito, ci hanno sempre mentito ed ordito crudeli trame.
Ti sarai accorta/o che le cose non stanno affatto migliorando, come invece continuano a dirci da decenni e come auspichiamo da sempre… ma niente da fare, pare che nulla possa cambiare, se non in peggio.
Sai perché accade? Mi duole, ma devo ammettere che la colpa è nostra, ci siamo sempre voltati dall’altra parte di fronte alle angherie, abbiamo evitato lo scontro ed eluso cocenti delusioni, adattandoci ad un ambiente che di fatto non abbiamo mai desiderato…
Ora è il momento, credimi, non si può più aspettare, lo sai bene anche tu che bisogna invertire la tendenza e chi pensi che dovrà farlo? Già, tocca proprio a noi! Se continuiamo con il vecchio andazzo siamo già finiti; non si può più continuare, è arrivata l’ora di re-agire.
Non hai bisogno di molto, basta desiderare il giusto per tutti ed agire affinché ciò avvenga mantenendo una tenace motivazione, questo lo puoi fare, tutti possono farlo e se tutti lo faranno…
Fatti un regalo, cambia drasticamente, fa in modo di non riconoscerti più, fa in modo di essere cangiante, di riuscire in quel che prima avevi schivato, sii fiera/o di te stessa/o e fallo con uno scopo nobile: c’è da cambiare il mondo, c’è da diffondere un nuovo modo di vivere sereno e consapevole dell’evidenza che tutti siamo Uno e tu hai iniziato dal tuo piccolo contesto a farti sentire.
Non sentirti sola/o, non lo sei affatto, anche gli altri vogliono farlo, stanno solo aspettando che qualche coraggioso inizi per “andargli dietro”, sarà un cambiamento inevitabile, ma graduale, la gratificazione del tuo operato invece sarà immediata, perché tu conosci il tuo valore, il tuo percorso e le tue profonde motivazioni.
Fai la differenza tra chi sei e chi sarai, c’è bisogno anche di te per uscire dall’illusione e dalla schiavitù per iniziare a vivere ed amare com’è nella nostra natura.
Articolo di Marcello Salas
Fonte: compressamente.blogspot.it