L’Homo Sapiens… Una Vera Calamità!

di Giampaolo Guzzoni
È indubbio che l’evoluzione della specie umana, in termini sia sociali che economici, sia stata considerevole, soprattutto nell’ultimo secolo, sia pure in parti del pianeta Terra, direi, molto circoscritte.
Infatti, temo che se andassimo a considerare l’interezza del pianeta non si potrà certo affermare che la sventurata Africa sia paragonabile alla vecchia Europa. Perdonate la banalità del confronto, ma questo esempio è strumentale al primo concetto sopra espresso, perché la banalità sta nel fatto, drammaticamente, che il percorso dell’uomo e della sua umanizzazione è ben lungi dall’essere compiuto, in generale su tutto il pianeta, ma in special modo in alcune parti di esso, nelle quali direi che assolutamente non sia neppure iniziato quel percorso.
Perché, dunque, non possiamo esimerci dal definire l’uomo moderno, ancora oggi, una bestia?  Molto semplicemente perché lo è, ma se in alcune parti del mondo manca la necessaria base culturale per considerare il valore della vita di un uomo, di ogni singolo essere vivente inteso come umanità, come essenziale in quanto valore, quindi apparentemente giustificabile nell’atteggiamento, non è altrettanto vero nella cosiddetta civiltà presuntamente democratica occidentale…

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Willy Duarte: stavolta il Razzismo è faticoso perfino da inventare

di Stelio Fergola
Willy Duarte è morto, e la corsa a tentare di renderlo vittima del razzismo e del fascismo è stata, come di consueto, frenetica, energica, prepotente.
Willy Duarte muore pestato a sangue da alcuni teppisti di quartiere. È di pelle scura Willy Duarte, e sono bianchi (e fanno Bianchi anche di cognome… ) i presunti aggressori, che per ora negano ogni responsabilità. Il razzismo e il fascismo vengono prepotentemente alla mente. Non per la loro esistenza, ma perché già si immagina la stampa mainstream che fa di tutto per farli sorgere dal nulla. Ma la sensazione è che stavolta ci sia poco materiale perfino per inventare.
Willy Duarte, il razzismo impossibile da tirare fuori
Willy Duarte era un ragazzo di pelle scura, come abbiamo appena detto. E a poca distanza dall’omicidio, pare l’unico elemento a cui ci si possa appellare per tirare fuori le solite manfrine sul razzismo da combattere e debellare. Ma il materiale è talmente esiguo che i giornaloni sembrano girarci intorno senza giungervi – quasi – mai…

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Ma in questo Mondo Moderno, ci interessa ancora Vivere?

di Tragicomico.it
La domanda è d’obbligo… visto l’andazzo di questo mondo moderno, un mondo nel quale il progresso, l’economia e lo sviluppo, sono i pilastri di una civiltà fondata sull’avere, sul consumo e sulle dipendenze.
Non sappiamo più vivere autonomamente, noi ormai dipendiamo interamente dai servizi del sistema tecno-industriale al collasso, che regola le nostre esistenze. Vi dipendiamo in maniera sempre più pressante e sempre più estesa in tutti gli aspetti della nostra vita.
Vi dipendiamo per abitare, per studiare, per curarci, per risolvere i nostri piccoli problemi. Vi dipendiamo per mangiare, per divertirci, per conoscere ma, soprattutto, per vivere. Non siamo più animali liberi, siamo diventati dei polli in batteria. E basta poco per rendersene conto. Pensate se qualcuno dovesse interrompere il flusso del “mangime”… saremmo tutti già morti! Infatti, non sappiamo più realizzarci attrezzi o utensili, non sappiamo più costruirci un riparo, non sappiamo più cucirci un vestito, non sappiamo più coltivare, cacciare, amare…

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Perché la Polizia francese è diventata la più violenta d’Europa?

di Salvatore (Turi) Palidda
Dopo il G8 di Genova, erano le polizie italiane ad essere considerate le più violente nell’Europa occidentale. Ma da allora, un po’ tutte le polizie hanno adottato modalità, tecniche e mezzi sempre più violenti.
Non affronto qui una comparazione con altri paesi europei, ma mi limito ad osservare che in nessuno di essi (almeno sinora) sono state adottate le flashball, le granate di désencerclement (dispersione), le griglie per spezzare i cortei e le “esfiltrazioni” da parte di tanti agenti senza divisa spalleggiati da quelli in divisa, più l’evidente incitamento a “dare una lezione” (come, tuttavia, fu già per il G8 di Genova).
Forse incide anche il fatto che è in Francia che sono cominciate per prima le esercitazioni di low intensity conflict, allo scopo di formare e addestrare (a Saint-Astier) un corpo poliziesco-militare (eurogendfor) adatto ai conflitti urbani del XXI secolo [1] (le “guerre a bassa intensità” che alcuni prevedono anche rispetto allo “spettro” che angoscia i dominanti che prospettano la tanatopolitica [2]).
La deriva verso pratiche violente da parte della polizia francese comincia con Sarkozy. Ciò appare evidente grazie ai diversi contributi al libro diretto da Laurent Mucchielli, “La frénésie sécuritaire”, in particolare di Christian Mouhanna, Serge Slama e Mathieu Rigouste, che è anche autore di “La domination policière, une violence industrielle”, in cui mostra la genealogia coloniale dei “BAC” (le famigerate brigate che nelle banlieues massacrano i giovani)…

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12 Paesi in cui le donne sono trattate peggio degli animali

Pensiamo di sapere ormai tutto dei vari paesi che costituiscono il mondo, grazie alle innumerevoli informazioni che ci arrivano. Tuttavia, alcune cose sorprendenti e allo stesso tempo spaventose che riguardano ad esempio certe  vecchie “tradizioni” di quei luoghi, non le conosciamo affatto. Ce ne sono purtroppo di molto crudeli che ancora oggi vengono praticate, di cui sono vittime, ancora una volta, le donne.
Oggi affronteremo proprio questo argomento: paesi in cui le donne non possono far valere i propri diritti. “Diritti” che un essere vivente dovrebbe avere, in qualsiasi parte del mondo sia, uomo o donna senza alcuna distinzione. Le donne in questi paesi vengono quotidianamente esposte a violenze e trattate come merci e non come esseri umani. In questi paesi non tutti gli animali vengono trattati in egual modo, alcune specie vengono venerate ed altre denigrate, come se fossero dei rifiuti… il titolo dell’articolo nasce proprio da questo.
Guardate quindi i 12 paesi che trattano le donne peggio degli animali e, se possibile, evitate di visitare questi luoghi:…

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Una radicale teoria su di un Futuro più equo

Solo la distruzione apocalittica può eliminare il divario tra ricchi e poveri, afferma lo storico Stanford Walter Scheidel.
Uno non deve essere un genio per vedere che c’è molta ingiustizia sul nostro pianeta. I ricchi stanno diventando sempre più ricchi e le persone povere hanno spesso pochissime possibilità di migliorare la loro vita. Uno storico, a questo proposito, ha avanzato una teoria radicale che suggerisce che solo la distruzione apocalittica può eliminare il divario tra ricchi e poveri.
È una visione pessimista, ma perfino alcuni scienziati credono che questo sia l’unico modo per “salvare” il mondo. Nel suo libro “The Great Leveler: Violenza e storia dell’ineguaglianza dall’età della pietra al ventunesimo secolo”, Stanford Walter Scheidel sostiene che la violenza di massa e le catastrofi possono seriamente ridurre la disuguaglianza economica. Secondo Scheidel, i documenti storici mostrano che le società sono “livellate” solo da eventi enormemente distruttivi: la guerra di mobilitazione di massa, le rivoluzioni radicali, i fallimenti dello stato e le pandemie mortali…

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Capire significa Trasformare

di Jiddu Krishnamurti

Questi decenni molto importanti
hanno fatto emergere nella gente
l’idea delle rivoluzioni radicali.

La crisi è una crisi delle coscienze,
una crisi che non può far accettare le vecchie norme
i vecchi modelli, le antiche tradizioni.

E considerando quello che il mondo è oggi…
Con tutta la sua miseria e i suoi conflitti,
la sua sconcertante brutalità, le sue aggressioni e cosi via…

L’uomo è ancora come era in passato.
È ancora brutale, violento, aggressivo, avido, competitivo
e ha basato una società su queste linee guida…

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Propone un varicella party: travolta da ingiurie e minacce sul web

La figlia era pressoché guarita dalla varicella e, siccome doveva incontrarsi con amici il giorno dopo, una mamma milanese ha lanciato su Facebook la proposta scherzosa di organizzare un “varicella party”. Nel giro di poche ore è stata travolta da ingiurie e minacce.
Il legale: “Denunce per tutti gli autori dei commenti più gravi e violenti”. Una mamma milanese si è ritrovata, nel giro di poche ore, destinataria di ingiurie violentissime e di minacce gravi, dopo avere pubblicato su Facebook un post che proponeva un “varicella party” fra figli di amici, con i quali il giorno seguente avrebbe dovuto vedersi.
Tutto è iniziato il 30 aprile alle 20.25, quando L.C. pubblica sul suo profilo il post. “La mattina successiva hanno iniziato a moltiplicarsi i commenti ingiuriosi e minacciosi, che hanno avuto un’impennata intorno all’ora di pranzo del 1° maggio, con una violenza e una crudeltà inaudite”…

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Con l’aumento delle temperature terrestri… sale la violenza nel mondo

Global warming

di Valentina Ierrobino
Mentre i governi di tutto il Mondo sono impegnati, chi più e chi meno, a fermare i cambiamenti climatici e il global warming, uno studio pubblicato sulla rivista ‘Science’ informa che ben presto gli Stati dovranno combattere contro un altro aspetto legato all’aumento delle temperature terrestri: la violenza.
Dalla ricerca condotta da un gruppo di studiosi delle Università di Princeton e Berkley, è emerso che bastano pochi e piccoli aumenti della temperatura media, per far crescere il tasso di violenza tra le pareti di casa, fino all’aumento della violenza a livello nazionale e globale. Con il surriscaldamento globale la temperatura del Pianeta potrebbe aumentare di 2 gradi nei prossimi anni e questo, dati alla mano, potrebbe far crescere del 50% le guerre civili nel mondo…

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L’origine della Violenza

L'origine della violenza

di Mr. Loto
Ti sei mai chiesto quale sia l’origine della violenza?
La violenza ha probabilmente sempre fatto parte della convivenza tra le persone. È sufficiente aprire un libro di storia per accorgersene, senza tener conto di tutte le piccole violenze, anche semplicemente psicologiche, che non vengono riportate nei libri o nella cronaca, ma che molti di noi hanno provato sul lavoro, in famiglia o durante la scuola.
Quando chiedo alla gente qual è l’origine della violenza le risposte sono molto varie e si va dalla povertà alla rabbia, dall’invidia alla cattiveria. Sebbene sia inverosimile trovare una sola causa, penso che l’origine della violenza più comune sia sicuramente l’ingiustizia, soprattutto quella sociale…

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