La Dittatura Fintech

di Roberto Pecchioli
La Dittatura Fintech (la Tecnofinanza) gelido inverno della libertà. La dittatura sempre più soffocante dei giganti tecnologici, i Gafa (Google, Amazon, Facebook, Apple), cui va aggiunta Microsoft, la creatura di Bill Gates, il Grande Vaccinatore.
Alla fine, per ascoltare qualcosa di vero, bisogna ricorrere ai liberali d’antan, come Friedrich Von Hajek (1)(L.C.). Per difendere l’idea di mercato aperto contro cartelli e monopoli, scolpì una frase memorabile: “chi possiede tutti i mezzi, determina tutti i fini”.  Pronunciata come anatema nei confronti del capitalismo di Stato collettivista, va oggi diretta contro la dittatura sempre più soffocante dei giganti tecnologici, i GAFA (Google, Amazon, Facebook, Apple), cui va aggiunta Microsoft, la creatura di Bill Gates, il Grande Vaccinatore. Possiedono tutti i mezzi, nel mondo privatizzato, impongono tutti i fini, i loro. Del resto, nulla è meno democratico e liberale del mercato lasciato a se stesso: la dittatura della volpe nel pollaio…

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La “Morte Civile”: il Creatore di GAB e la sua famiglia tutti bannati da VISA. Ora capite il pericolo dei pagamenti elettronici?

di Guido da Landriano
Applicando il sistema del “social credit” cinese, la VISA, il sistema di pagamento e di carte di credito, ha bannato dal proprio network GAB – social alternativo a twitter – e persino il CEO dell’azienda, colpevoli di tutelare la libertà di espressione.
Per chi ancora non lo conoscesse GAB è una sorta di twitter alternativo, abbastanza diffuso e funzionante, che pratica la libertà di espressione in modo piuttosto ampio. Nonostante come lo presentino i soliti mass media (“Ultradestra” etc.) non troverete nulla di particolare. Dopo il ban da twitter molti trumpiani si sono mossi su quelle sponde, piuttosto bene accolti.
Fatta questa premessa adesso capirete cosa succede ad opporsi al sistema mainstream. Applicando alla lettera il sistema del “social credit” cinese, cioè dando un altissimo credito a chi si allinea esattamente alle volontà del partito, ma mettendo socialmente agli arresti chi non si allinea, la VISA, il sistema di pagamento e di carte di credito, ha bannato dal proprio network GAB. Non è il primo caso del genere, ma la società di pagamenti non si è fermata a questo…

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Passa Risoluzione all’Europarlamento: Diritti fondamentali da tutelare anche durante Emergenza

la redazione de “il Cambiamento”
Della Risoluzione del 13 novembre scorso approvata dall’Europarlamento si è parlato pochissimo, la notizia non è quasi circolata. Eppure si tratta di parole importantissime e di esortazioni a rispettare lo Stato di diritto anche durante l’emergenza Covid. Vediamo di cosa si tratta.
L’europarlamento ha approvato, il 13 novembre scorso, una lunga risoluzione con la quale, in sintesi, esorta la Commissione Europea e gli stati membri della UE a considerare la possibilità di uscire dallo stato di emergenza per Covid o a limitare l’impatto delle restrizioni sulla democrazia, lo Stato di diritto e i diritti fondamentali.
La risoluzione tocca aspetti della vita sociale, personale, economica e politica, tutti impattati fortemente dalle limitazioni delle libertà e dalle misure emergenziali adottate da molti governi, con vari gradi di intensità e durata. E non manca di sottolineare come “le misure adottate dai governi dovrebbero essere necessarie, proporzionate e temporanee”; che “i poteri di emergenza comportano un rischio di abuso di potere da parte dell’esecutivo e di sussistenza nel quadro giuridico nazionale una volta superata l’emergenza”; e che, di conseguenza, “devono essere garantiti un adeguato controllo parlamentare e giudiziario, sia interno che esterno, e adeguati contrappesi per limitare tale rischio”

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Perché è sbagliata la Task Force sulle fake news (ammesso che esista)

di Alfredo Mantovano e Daniele Onori
Il 4 aprile i media hanno riportato la notizia della costituzione, da parte del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri on. Andrea Martella, dell’Unità di monitoraggio per il contrasto della diffusione di fake news relative al COVID-19 sul web e sui social network. Abbiamo cercato dettagli sul sito della Presidenza del Consiglio, ma non abbiamo trovato nulla.

Andando alla voce Dipartimento per l’informazione e l’editoria – della quale il sottosegretario Martella ha la delega politica – si scopre che esso sarebbe ancora guidato dall’on. Luca Lotti: è propagandare fake news dire che non sembra un sito particolarmente aggiornato? Non si rintraccia alcun elemento informativo né azionando il motore di ricerca della Presidenza del Consiglio, né procedendo a una verifica senza motore di ricerca.
Il primo dato obiettivo è che viene istituita una task force contro le fake news (ma che fatica parlare in italiano!), e dopo due giorni manca una fonte ufficiale dalla quale attingere news. È un rilievo troppo formalistico? Tutt’altro: la pubblicazione sul sito del Governo permetterebbe di leggere il decreto di costituzione della nuova struttura, e quindi:…

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