La devastazione dell’Amazzonia, tra passato e presente

di Julia Blunck
Gli incendi che stanno devastando l’Amazzonia in questi giorni sono solamente l’ultimo tassello di una devastazione che parte da lontano, affondando le sue radici nell’economia coloniale e neo-coloniale.
L’attuale Presidente Jair Bolsonaro, sta portando all’estremo questa devastazione, avendola inserita nel suo programma strategico che prevede, al contempo, la guerra alle popolazioni indigene e il rilancio dell’agro-industria. È palese, infatti, che gli incendi di questi giorni rispondano a queste esigenze; altrettanto palese è che la squallida ironia con cui il Presidente brasiliano li ha affrontati nel discorso pubblico, sia espressione del più becero negazionismo climatico e ambientale che già lo ha abbondantemente contraddistinto nei mesi passati.
In questo articolo, tratto dal blog Sottolequerce, la giornalista e scrittrice brasiliana Julia Blunck parla del devastante sfruttamento del “polmone del mondo” tra passato e presente. A pochi giorni dal “Venice Climate Camp”, appare chiaro come la sfida climatica si arricchisca di nuovi elementi di discussione e conflitto…

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Yanomami, tribù amazzonica incontaminata

di Luisa Perego
Eccoli! Sono stati individuati dall’alto e fotografati. Sono gli Yanomami, comunità “incontaminata” che vive nella foresta Amazzonica brasiliana.
Questa comunità è sempre più a rischio: sono minacciati dai minatori illegali che continuano a devastare la foresta e dai fondi governativi brasiliani che diminuiscono. Una tribù incontaminata che vive in un’area del Brasile, al confine con il Venezuela, senza avere contatti con il resto del mondo. Sono indigeni che vivono nel profondo della foresta amazzonica brasiliana.
Era da più di un anno che nessuno aveva avuto tracce di loro. Ed ecco invece alcune foto che li ritraggono. Sono stati fotografati dall’alto, in una grande “maloca” o “yano”, struttura di capanne circolare…

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Nelle grandi dighe brasiliane annegano i diritti umani delle tribù amazzoniche

Nelle grandi dighe brasiliane annegano i diritti umani delle tribù amazzoniche

Disastro ambientale sul fiume Madeira: l’arteria dell’Amazzonia è stata interrotta da due gigantesche dighe che hanno inondato 36 mila ettari di foresta, abitata da tribù ancora incontattate.

Le dighe lungo il fiume Madeira, nel Brasile occidentale, hanno invaso 36.100 ettari di foresta pluviale, costringendo alla fuga decine di migliaia di persone appartenenti a tribù indigene anche incontattate, che vivevano lungo il corso d’acqua, dal quale dipendevano.

L’impatto dei due nuovi impianti di Jirau e Santo Antonio, potrebbe inoltre estendersi oltre il Brasile, fino al Perù…

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