I quattro Temperamenti Ippocratici
di Elisabetta Milani
Ippocrate, padre fondatore dell’Ars Medica, introdusse un sistema interpretativo-diagnostico che considerava l’uomo integrato nella natura e nelle sue leggi. A lui si deve la “Teoria umorale e dei quattro temperamenti ippocratici” che, strappando la pratica medica alle credenze superstiziose, ha tracciato linee guida atte a giustificare i disequilibri e le malattie all’interno di una concezione olistica.
“Un tempo tutto nella natura era un segno, la natura stessa aveva un significato che ognuno nel suo intimo percepiva. Avendolo perso, l’uomo oggi la distrugge e con ciò si condanna”. [Claude Levi-Strauss].
Nel corso dei secoli la nostra civiltà occidentale ha perso la capacità di leggere in termini analogici la realtà da cui siamo circondati. I popoli più antichi e saggi invece avevano una visione della natura fondata sulla comunione ed interazione di tutti gli esseri viventi e sulle forze archetipiche da cui tutto dipende.
Ciò che cade sotto i nostri sensi si presenta in quattro forme possibili: forma solida, liquida, gassosa o eterea. La Scienza ne ha individuato gli elementi chimici che rappresentano i costituenti base: Carbonio, Ossigeno, Azoto, Idrogeno. Questi a loro volta entrano in relazione diretta con i quattro elementi che per gli antichi formavano il tutto: Aria, Fuoco, Terra, Acqua. Quattro sono anche i punti cardinali, quattro sono le forze che governano i movimenti della creazione: forze centripete, forze intermedio centripete, forze intermedio centrifughe, forze centrifughe…