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Alexander Dugin: “l’Italia è l’inizio della grande Rivoluzione Populista che cambierà il mondo”

di Dario Ronzoni
Questo non è un momento storico come gli altri. Questo è il momento in cui ha inizio la “grande rivoluzione anti-liberale”: quella del popolo contro le élite, del diritto del cittadino contro il diritto dell’uomo, dell’identità nazionale contro la non-identità globale.
In altre parole, come spiega il filosofo russo Alexander Dugin, controverso ma notevole personaggio dell’estrema destra russa, è l’ennesimo scontro tra “civiltà di mare” (mercantile, dinamica) e “civiltà di terra” (statica, tradizionale). Scontro che in questo caso cambierà le sorti dell’Europa e, si immagina, del mondo intero.
Alexander Dugin è arrivato a Milano per presentare insieme al filosofo Diego Fusaro il suo ultimo libro “Putin contro Putin”, edito dalla casa editrice Aga. Dugin è noto per aver elaborato una “Quarta Teoria Politica” (che supera fascismo, comunismo e liberalismo) ma soprattutto per la sua vicinanza al presidente russo Vladimir Putin (“Non tanto mia – precisa – quanto alle mie idee”). E sono idee piuttosto chiare, in paricolare in geopolitica: “per l’Europa questo è il momento migliore, perché oggi ha la possibilità di ritrovare la sua sovranità, il suo ruolo nel mondo. Può ancora ritornare libera – ma, come è intuibile, non liberale – proprio grazie all’aiuto della Russia”

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Le origini naziste della NATO

di Misión Verdad – Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it
La ricapitolazione delle origini naziste di questa organizzazione transatlantica, spiega ciò che molti altri analisti militari hanno a lungo pensato: che il nazismo in Europa è ormai storicamente manifesto nell’attuale struttura della NATO.
Potete trovare facilmente sul web la storia delle cosidette “ratline” (sentieri dei ratti) e di come il Vaticano partecipò alla sua logistica. Consisteva in una serie di vie, punti di transizione e di destinazione, per alcuni personaggi nazisti che il governo degli Stati Uniti assunse, che facilitarono il loro reclutamento attraverso la clandestinità. Da qui il riferimento ai ratti.
Il Reich cercò nella seconda guerra mondiale di sconfiggere l’Unione Sovietica. Come sappiamo, non ci riuscì, ma alti comandanti militari nazisti furono riciclati nella struttura della principale coalizione transatlantica guidata dagli Stati Uniti contro il blocco sovietico.
Di seguito sono riportati brevi profili dei vari ufficiali che sono passati da essere nazisti a diventare importanti ufficiali militari dell’Organizzazione Nord Atlantica (NATO)…

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“Tocca all’Europa”: Cosa si può fare per salvare il mondo?

di Paul Craig Roberts
Starà all’Europa dire l’ultima parola, per salvare la Terra da una catastrofe nucleare. 
I governi europei non si rendono conto del potenziale di cui dispongono per salvare il mondo dall’aggressione di Washington, perché gli europei occidentali, dalla fine della Seconda guerra mondiale, sono abituati ad essere Paesi- vassalli di Washington, mentre gli europei centro-orientali hanno accettato di diventare vassalli di Washington dopo il crollo dell’URSS.
Il Vassallaggio paga bene però solo se non si mettono in conto tutti i costi. Con l’adesione alla NATO, l’Europa centro-orientale permise a Washington di sistemare la sua presenza militare ai confini della Russia. Questa presenza militare ai confini della Russia, ha dato a Washington un’indebita fiducia.
Malgrado il terribile destino dei due migliori eserciti mai messi insieme – la Grande Armata di Napoleone e la Wehrmacht tedesca – Washington non ha ancora imparato che in guerra ci sono due regole da rispettare: (1) Non marciare sulla Russia. (2) Non marciare sulla Russia…

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Il piano terrificante dell’Impero, per il franchising dei Caschi Bianchi in tutto il mondo

di Caitlin Johnstone
I Caschi Bianchi sono una società di propaganda di guerra, con vasti legami, sia con il lucrativo sostegno finanziario occidentale, sia con note fazioni terroristiche.
Me ne stavo seduta bevendo il caffè, in questa bellissima mattina australiana, a guardare due dei miei personaggi preferiti dei media indipendenti improvvisare un’intervista: di Corbett Report e la nota giornalista investigativa indipendente, Vanessa Beeley. A circa a due terzi, sono quasi caduta dalla sedia…
Ecco la seguente conversazione agghiacciante sulla natura della forte protezione, da parte dei media dell’establishment della molto pubblicizzata “Difesa Civile Siriana”, nota anche come “Caschi Bianchi”:
Beeley: “Per quale motivo quest’organizzazione è protetta in misura così grande? Penso che sia perché l’apparato imperialista sta difendendo l’idea. Abbiamo già visto il fondatore dei Caschi Bianchi, James Le Mesurier, durante il reclutamento in Brasile.
Sappiamo che i Caschi Bianchi sono apparsi in Malesia, in Venezuela e nelle Filippine. Ebbene, perché questo mi è passato per la testa così tante volte… sono solo 3.000 criminali e teppisti, che sono emersi dai ranghi dei terroristi o dall’ “Esercito siriano libero” (tra virgolette), dalle schiere di estremisti moderati, per diventare Caschi Bianchi, allo scopo di continuare ad essere pagati facendo lo stesso lavoro, ma sotto un’altra egida

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Le guerre della NATO vanno ripudiate come il terrorismo

di Giorgio Cremaschi
L’orrore e l’angoscia che suscitano i missili e le bombe, il ribrezzo che sale quando quegli strumenti di morte vengono definiti “intelligenti”, non deve far passare in secondo piano l’aspetto più grave dei bombardamenti in Siria di Trump, May e Macron. Essi sono una sfacciata, totale e violenta rottura della legalità internazionale.
Naturalmente sono solo l’ultimo atto di una storia iniziata 26 anni fa, con la prima guerra contro l’Iraq. Da allora, un gruppo di paesi guidati dagli Stati Uniti e impegnati reciprocamente dai vincoli della NATO, si sono autonominati “polizia militare mondiale”. Con lo spirito dei giustizieri e dei linciaggi del Far West, hanno deciso di ignorare il principio guida della legalità internazionale: uno stato non può fare guerra ad un altro stato sovrano, se non per difendersi da esso…

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Senzatetto e tossicodipendenti: in California si infrange il “sogno americano”

di Alice Battaglia
Nell’immaginario collettivo occidentale (e non solo), la California corrisponde ancora a un’immagine patinata di feste sulle spiagge, surf, bella gente e bella vita.
Una specie di summa opulenta dell’America felice che ha realizzato il proprio celeberrimo “sogno” in una perenne estate hollywoodiana. Ma a che punto sta il sogno americano oggi, proprio nella sua patria per antonomasia?
È interessante chiederselo proprio perché, mentre sul web circolano sempre più video a testimonianza dell’emergenza che lo Stato in questione sta vivendo, iniziano a fare capolino i primi segni di sconforto anche da parte dei media e del governo locale: in un editoriale di qualche giorno fa persino il Los Angeles Times si è chiesto “come può funzionare una città con 58.000 senzatetto?”. Il paese infatti, nonostante un lieve miglioramento nei propri bilanci, marcia ancora sul cratere del crack finanziario, e le fila di chi è stato colpito pesantemente dalla crisi degli anni recentemente…

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Obama continua a prendere in giro gli Stati Uniti: l’abominio del suo ritratto ufficiale

di Alice Battaglia
E così anche il ritratto dell’ex-Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è pronto per aggiungersi alla collezione ufficiale della Smithsonian’s National Portrait Gallery di Washington DC, accanto a quelli di tutti gli altri ex Presidenti a stelle e strisce.
La Smithsonian possiede la sola collezione completa di ritratti ufficiali di tutti gli ex Capi di Stato Usa oltre alla Casa Bianca, ed è proprio nella sede della Galleria che lo scorso 12 Febbraio, alla presenza di Obama, accompagnato dall’immancabile Michelle e dall’artista da lui stesso selezionato nell’ottobre 2017 per dipingere l’opera, che il ritratto è stato mostrato al pubblico prima di essere esposto.
L’artista che lo ha realizzato è Kehinde Wiley, pittore afroamericano classe 1977, gay per dichiarazione, provocatorio per vocazione, noto per le sue opere dai tratti estremamente realistici, forti della tecnica tipica della pittura classica, che ritraggono persone di colore in pose iconiche ed eroiche (emblematico il suo “Napoleone a comando dell’esercito sulle Alpi” del 2005)…

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Il Sistema è prossimo al collasso… dalla Sicurezza Nazionale all’insicurezza vaccinale

di Marcello Pamio
“Stanno accadendo cose che voi sudditi non potete immaginare…”.
Anagrammare la citazione di “Blade Runner” diviene obbligatorio per descrivere quello che sta interessando gli Stati Uniti d’America. Talmente dirompenti sono alcuni eventi che giustamente nessun giornale, telegiornale o radio in Italia ne ha parlato. Quando ciò avviene, quando i megafoni del mainstream evitano di parlarne significa che l’affare è molto grosso!

Andiamo per ordine. Donald Trump è indubbiamente uno dei presidenti più criticati della storia americana. Non ci vuole poi tanto visto che non avendo filtri mentali gli drena fuori tutto dalla scatola cranica, per cui non riesce a celare l’arroganza, la tracotanza e l’ignoranza abissale; non può nemmeno nascondere il toupè…

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Intelligence Usa, la Sicilia è la sua culla!

Sicily Hub

di Salvo Ardizzone
La Sicilia è fulcro di una marea di comunicazioni, collegamenti e infrastrutture. E di questo tesoro, da 70 anni, approfitta a piene mani lo “Zio Sam”, senza che le amministrazioni locali né lo stato italiano dicano una parola…
La Sicilia è il centro focale della Intelligence Usa non solo per il Muos, ma anche (e soprattutto) per quel mega hub di connessioni, cuore di Internet per vastissima parte del pianeta, chiamato Sicily Hub.
Che l’Isola sia da sempre considerata una base essenziale per gli interessi degli Stati Uniti e per il suo braccio operativo euro-atlantico, la Nato, è storia antica: le antenne del Muos completano uno scenario che comprende fra l’altro Sigonella, divenuta la più importante base dello Zio Sam nel Mediterraneo allargato, il porto di Augusta, l’aeroporto di Birgi, le assai poco conosciute stazioni radar a Lampedusa e nelle Eolie e molto altro ancora…

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L’Europa è stata deliberatamente sommersa dalla paura

L’Europa è stata deliberatamente sommersa dalla paura

di F. William Engdahl 
Negli ultimi due anni, sull’Europa converge molto interesse e fra la popolazione viene diffusa la paura.

Abbiamo una guerra in Siria alimentata dal Qatar, dall’Arabia Saudita e, in forma predominante da Washington (Amministrazione Obama). Se non fosse per questa guerra, non avremmo avuto quest’ondata di profughi e rifugiati siriani, che in buona parte si è riversata sull’Unione Europea. Tuttavia, la fonte dei rifugiati non è stata mai discussa in Europa.

Gli angloamericani hanno aperto loro le braccia nella primavera del 2015 ed hanno detto “diamo…

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