Da Homo Sapiens a “Homo Stupidus”
di Roberto Pecchioli
“Gli stupidi sono più temibili della mafia, del complesso militare-industriale o dell’Internazionale comunista”. Sono un gruppo non organizzato, senza un leader o norme, ma nonostante ciò agiscono in perfetta armonia, come guidati da una mano invisibile.
Si esprimeva così Carlo Cipolla, brillante docente pavese con cattedra a Berkeley nel suo testo più conosciuto, “La Teoria della Stupidità”, condensata in un libriccino intitolato significativamente “Allegro, ma non troppo”. Cipolla, economista, tratta la stupidità da un punto di vista strumentale, con leggerezza, lontano dalla seriosità accigliata dei moralisti e dei filosofi.
Che la stupidità sia diventata uno dei grandi temi – e problemi – del nostro tempo lo conferma Vittorino Andreoli, uno dei più grandi psichiatri internazionali, a sua volta autore di un preoccupato saggio, “Homo stupidus stupidus”…