L’Ansia dà spettacolo e noi applaudiamo

di Giada Cipolletta
Lei è lì, camuffata dai filtri di Instagram, idolatrata nei testi delle canzoni, vaporosa e calda nel respiro corto di una reazione che si fa attendere, timida nel suo vorrei ma non posso.
Non siamo formati per questa costante sovraesposizione, non siamo abituati a questa convivenza digitale che ci porta a spartire le nostre vite con persone che prima, almeno, l’occhio non vedeva o la vita selezionava.
Certo, anche ora possiamo non esserci, è vero. Possiamo scegliere chi seguire, dove e quando. Ma non prendiamoci in giro: la nostra natura curiosa è lì che spia, vuole capire, indagare ed esplorare. Lo facevamo prima e lo facciamo, a maggior ragione, oggi con la facilità degli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione.
Ma non siamo pronti. No, non siamo pronti a tutta questa umanità che ci cade addosso e invade il nostro microcosmo. Ci opprime, ci soffoca, ci fa salire l’ansia. Troppe cose da vedere, troppe cose da invidiare, troppi consigli da seguire, troppa diversità da metabolizzare…

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L’ultima della UE: il web senza immagini (e senza idee). Si chiama censura. Io non ci sto. E tu?

di Marcello Foa
Ci stanno provando in tutti i modi da tempo, negli Stati Uniti e, soprattutto, in Europa.
Chi segue il mio blog sa come la penso: da quando l’establishment ha perso il controllo della Rete e soprattutto dei social media, veicolando idee non mainstream e favorendo l’affermazione di movimenti alternativi, quelli che vengono sprezzamentemente definiti “populisti”, ogni pretesto è buono per favorire misure per limitare la libertà di pensiero. Ci hanno provato usando l’ariete delle “Fake news” e il tentativo è ancora in corso, in queste ore stanno usando un altro grimaldello, il copyright.
Come ha denunciato, in perfetta solitudine, Claudio Messora su Byo Blu la Commissione Affari Legali del Parlamento europeo, su proposta dell’immancabile commisario tedesco Oettinger, ha dato il primo via libera alla legge sul Copyright, che di fatto, se verrà approvata anche in Aula, permetterà di introdurre misure censorie…

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Benvenuti nell’epoca dell’Ego-turismo: le foto delle vacanze diventano un progetto di vanità

Sono una delle sette meraviglie del mondo. Ma per molti turisti che visitano le Piramidi d’Egitto, queste antiche meraviglie rappresentano un semplice sfondo per le “vere stelle dello spettacolo”: se stessi!
Negli ultimi dieci anni, la fotografia turistica è diventata sempre più un progetto di vanità. Più che documentare luoghi spettacolari, le foto delle vacanze vengono ora utilizzate come strumenti di auto-marketing per promuovere la propria “vita ideale”.

Diventano semplicemente un’altra opportunità per esercitare l’indomabile ego moderno – almeno questo è quello che pensa Julien Lombardi, l’artista francese che ha documentato questa complessa relazione in un progetto chiamato “Ego Tour”. “Ho visitato molti luoghi turistici in tutto il mondo – monumenti, musei,

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Cultura di Massa: come si forma la Pubblica opinione (anche nei Social)

Cultura di massa

Pubblica opinione, mass media, comunicazione e cultura di massa sono argomenti strettamente connessi tra loro. Oggetto di interesse e di studio a partire dai primi decenni del secolo scorso (da McLuhan a Chomsky, Umberto Eco e molti altri) è argomento che non perde vitalità dopo l’avvento dei nuovi media, di internet e dei social media.
Nel rapporto CENSIS 2015 si rileva che il 96,7% degli italiani si informa ancora solo ed esclusivamente attraverso la televisione (e di questi il 76,5% attraverso i telegiornali) mentre quando si affida a internet il 43,7% lo fa solo attraverso Facebook. Questo dato sale al 71,3% tra i giovani.
Non a caso, quindi, nell’ambito dell’industria culturale e della creazione della pubblica opinione, i nuovi media sono centrali nella creazione del consenso…

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