Denaro cinese per i Siti “anti-bufala”. Chi controlla i Fact-Checkers?
di Ezia Giovanino
Pubblichiamo ampi stralci (tradotti dall’inglese), dell’articolo di The Epoch Times in cui si ricostruiscono i legami finanziari tra la cinese TikTok, la sua proprietà e alcuni siti e federazioni anti-bufala.
I cosiddetti Fact-Checkers, utilizzati da Facebook per censurare del tutto o parzialmente i post, o le reti di cui fanno parte e che addirittura li certificano, sono sostenuti economicamente dalle stesse big tech globaliste, da aziende cinesi e dalla Open Society di Soros.
Mentre Facebook descrive il suo esercito di verificatori di fatti, i fact checkers come indipendente, il denaro che sta dietro ad almeno uno di essi, porta direttamente alla Cina…