Dal 3D al 5D e non mi riferisco alla Cinematografia

di Claudio Martinotti Doria
Nella realtà che viviamo, da alcuni anni è stata ormai implementata la tecnica degli effetti speciali 5D ottenendo in brevissimo tempo: Dispotismo, Distopia, Delirio, Demenza, Disimpegno.
Esco di casa sempre più raramente. Pur aggirandomi esclusivamente nell’area della riserva indigena provinciale dove risiedo, non ho potuto fare a meno di rilevare che ormai la conformazione sociale dell’ex homo sapiens geneticamente modificato da Big Pharma, ha assunto tre connotazioni prevalenti:
– la specie “faccia a scarpa” versione umana del Balaeniceps rex (grande uccello pelecaniforme, detto “becco a scarpa”, foto qui a lato);
– la specie “occhio di cernia” versione umana del Polyprion americanus (cernia di fondale, pesce di mare);
– la specie “zombie rallentato”, versione simile all’originale romeriano anni ’60;
Evitarli e impossibile. Interagire è difficile. Comunicare è irrilevante. La celebre asserzione dantesca “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza” è ormai solo un ricordo sbiadito, agli antipodi con l’attuale realtà dove ormai trionfano i bruti, soprattutto se portano una divisa o un camice e si sentono investiti dai gradi di caporale alla Totò, micropotere col quale poter sfogare la loro meschina frustrazione, nella peggiore delle ipotesi potranno sempre invocare l’attenuante che “stavano eseguendo degli ordini”…

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