Stefano Montanari: “Lasciate che io rida di voi. In attesa della carcerazione…”

di Stefano Montanari
Lasciate che io rida di voi…
Cari signori “politici” (virgolette d’obbligo) e cari signori “scienziati” (qui le virgolette dovrebbero essere sostituite da ben altro), magari voi appartenete a quella schiera di “persone che hanno studiato” e che si fanno beffe del Medioevo, dipingendolo come una lunga sequenza di secoli oscuri da cui ci siamo felicemente redenti e affrancati.
Senza tirare in ballo i “giornalisti”, e questo tra pietà e delusione, non perdo tempo in discussioni sull’argomento, mi limito a farvi notare come voi abbiate assunto comportamenti di gran lunga più “medievali”, calpestando non solo le leggi che per decenni hanno costituito le garanzie prestate dai governanti ai governati e calpestando la dignità umana, ma bestemmiando in chiesa le colonne portanti stesse della scienza.
Tra queste, l’indispensabilità del confronto (citarvi Karl Popper è inutile perché probabilmente lo confondereste con il più famoso Harry Potter) e la pari indispensabilità di dimostrare tutto quanto sostenete. Chi se ne sottrae non ha niente a che fare con la scienza, e chiamarla in causa testimonia, nella migliore delle ipotesi, solo di un’abissale ignoranza…

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Lettera a un “Covidiano”

di Margaret Anna Alice
Ogni aspetto delle normative che vengono rilasciate a livello globale è progettato per separarci, creando un sistema di apartheid che bandisca il dissenso e incoraggi la persecuzione di coloro che mettono in discussione il sistema e i governi.
Capisco che sei un “credente”. Hai una fede zelante e incrollabile nel Sistema. Ti fidi della “scienza”. Ritieni che tutto ciò che va oltre i margini della narrativa approvata sia disinformazione, teorie del complotto e notizie false. Indossi diligentemente il tuo distintivo di obbedienza. Mantieni la tua distanza sociale. Ti chiudi quando ti viene detto di chiuderti. Segnali altri per aver violato questi e altri dettami.
Eri il primo della fila a farsi iniettare. Eri il primo della fila a farsi re-iniettare. Hai pianto lacrime di gioia entrambe le volte. Non vedi l’ora di ricevere la tua iniezione di richiamo. Non ti sei però preso la briga di condurre ricerche indipendenti al di fuori delle ingannevoli vie autorizzate…

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La Medicina e la Scienza militarizzate, al servizio del Potere, cessano di essere tali

di Guido da Landriano
Mi è capitato di leggere alcune osservazioni di Paul Rosemberg sulla “Militarizzazione della medicina” e sul suo uso politico. Il suo intervento è molto interessante e ve ne condensiamo i punti importanti, per comprendere come la fase storica attuale che stiamo vivendo sia soprattutto un sconfitta per la scienza e per la medicina.
Ecco i cinque punti che mostrano la sconfitta della scienza e della medicina derivanti dalla loro militarizzazione a favore del potere:
1: La scienza non è consenso unitario.
Dieci, cento o un milione di persone, tutte avvolte in camici da laboratorio e dicendo la stessa cosa, NON la rendono tale. Anzi, questo è scientificamente ininfluente. Si tratta solo di una rappresentazione teatrale, cioè anti-scienza. Un po’ come i medici che vanno in TV a dire la stessa cosa.
Tutta la scienza è, in realtà, un processo di verifica delle idee; non è un’organizzazione, non è basata sull’autorità, anzi è intrinsecamente contro l’autorità, e sicuramente non è alleata con il potere. Tutto ciò che conta nella scienza sono risultati verificabili, cioè contestabili, almeno potenzialmente…

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