Leggi Razziali e Repressione: ecco il Vero Volto del Regime di Zelensky in Ucraina

di Fabrizio Verde e Francesco Guadagni
Il 22 marzo alle ore 11, nel Parlamento italiano ha fatto tappa il tour del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, fresco di chiusura nel suo paese di ben 11 partiti e dopo aver imposto le reti unificate h 24.
La tappa italiana giunge appena dopo quella in Israele, dove alla Knesset ha paragonato i russi ai nazisti e l’invasione dell’Ucraina all’Olocausto. Diversi politici, osservatori e partiti israeliani hanno espresso contrarietà rispetto a quanto affermato da Zelensky. Esponenti dei partiti arabo-isreliani riuniti nella Joint-List hanno inoltre disertato il collegamento con l’alleato dei nazisti di Kiev e ribadito che quanto accade in Ucraina è frutto delle scellerate politiche portate avanti dalla Nato.

Altro che “splendida democrazia”, l’Ucraina è un paese eterodiretto dove prospera il Neonazismo

Qualcuno in Italia evidentemente fattosi prendere la mano dal clima di isteria russofoba che regna nel nostro paese come nel resto dell’Occidente, si è spinto sino a dipingere l’Ucraina come una “splendida democrazia”. La realtà però è ben diversa rispetto alla propaganda filo-Nato in onda a reti unificate in Italia…

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Facebook ora accetta l’Incitazione alla Violenza contro Russi e Putin

Meta Platforms consentirà agli utenti di Facebook e Instagram in alcuni paesi di invocare la violenza contro russi e soldati russi nel contesto dell’invasione dell’Ucraina.
Questo secondo email interne visionate da Reuters giovedì, in quello che appare come un cambiamento temporaneo nella politica di incitamento all’odio dell’azienda.
La nota piattaforma social sta anche consentendo temporaneamente alcuni post che chiedono la morte del presidente russo Vladimir Putin o del presidente bielorusso Alexander Lukashenko, si legge in alcune e-mail interne scambiate tra i moderatori dei contenuti.
“Come risultato dell’invasione russa dell’Ucraina, abbiamo temporaneamente concesso forme di espressione politica che normalmente violerebbero le nostre regole, come discorsi violenti del tipo ‘morte agli invasori russi’. Non consentiremo ancora appelli credibili alla violenza contro i civili russi”

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I Pacifisti…

di Marinella Mondaini
“Tutti ora in Italia, sono diventati pacifisti, d’improvviso scoprono che la guerra è “male e distruzione”. Questi “pacifisti” in 8 anni non hanno MAI alzato un dito, MAI protestato nelle piazze italiane, sui social. SILENZIO assoluto, ovattati nel loro rammollito comfort”.
I Pacifisti. Avrei voluto che tutti coloro che ora si ergono a ‘paladini della Pace’, i nuovi pacifisti, fossero venuti con me nel Donbass in questi anni, a vedere cosa è successo in tutti questi 8 lunghi folli anni; le distruzioni, i cimiteri e le chiese scoperchiate, le fosse comuni, avrei mostrato loro i bambini trucidati nelle foto appese nel ‘Museo degli Angeli’ in una piccola cittadina della repubblica di Donezk; avrei tradotto in simultanea i racconti della gente comune per strada, avrebbero visto le lacrime negli occhi dei vecchi che mai dimenticherò.
Avrebbero visto la forza e la dignità del popolo del Donbass, che nonostante la guerra che il governo filo-nazista ucraino (messo al potere dagli Stati Uniti d’America, appoggiati dall’UE) ha scatenato contro di loro, SOLO per il fatto che era in amicizia con la Russia e voleva vivere secondo i suoi principi…

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La Macchina Mediatica è partita

di WI
Gli ingranaggi si sono attivati sin da subito, togliendoci il respiro.
Dismessa la lurida pezza sul volto, adeguatamente riposta in naftalina per esser tirata fuori al bisogno (magari questo ottobre prossimo – ndr), i trasformisti dell’informazione non hanno indugiato ad indossare elmetto e giubbotto antiproiettile. La scenografia è imponente.
I monumenti delle nostre città, fino a ieri deturpati da un osceno”arcobaleno”, si colorano di giallo e blu. Le piazze, sino a ieri brulicanti di esseri in museruola, si riempiono di soggetti strappati agli aperitivi ed alla “lotta lgbt”, catapultati a comando in buffi girotondi e sbandierate…

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La Guerra nel Trans-Caucaso e il contesto dell’assedio alla Russia

di Luciano Lago
Contrariamente a quello che possa sembrare, la guerra del Caucaso tra Armenia e Azerbaijan ha molta più attinenza di quello che si suppone con la situazione geopolitica attuale di assedio alla Russia, da parte delle forze USA/NATO.
Le centrali di comando di oltre Atlantico sembra che abbiano deciso che è arrivato il momento di mobiltare le forze della NATO e degli alleati contro la Russia. La portata della guerra nel Caucaso sta per svilupparsi in tutta la sua crudezza, ma questo conflitto lascia l’impressione che sia solo una parte del tutto e che il grande gioco dell’assalto alla Russia da parte della NATO stia per iniziare, tanto che la guerra del Caucaso si può considerare soltanto un fronte minore, che prima o poi coinvolgerà la Russia direttamente.
La Russia sta inviando già la sua aviazione alla sua base in Armenia e sono stati avvistati caccia russi Mig-29 nei cieli della capitale armena, pertanto Mosca dimostra che mantiene i suoi impegni con l’alleato, l’Armenia, nel contesto della escalation del conflitto tra Erevan e Baku…

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Tornare a riveder le Stelle…

di Alberto Melotto
È questa l’informazione che davvero vogliamo? Ogni giorno, siamo presi da un estenuante lavoro di analisi e di indagine, di verifica e di accertamento, per evitare di cadere nelle trappole tese dagli organi di informazione.
Pochi giorni fa, il 28 aprile, abbiamo pubblicato una nota redazionale tesa a smentire, dati alla mano, la notizia fatta circolare impunemente da Repubblica, Corriere della Sera e Messaggero, che affermava essere in atto una ripresa del contagio da Covid-19 in Germania. Niente di più falso. Ed infatti, a stretto giro di posta, sono seguiti distinguo, smentite, imbarazzate scuse, da parte dei quotidiani sopra citati.
È soltanto un esempio come tanti. Lo stesso Giuseppe Conte ha rincarato la dose, paventando 151.000 persone in terapia intensiva, in caso di riapertura prematura, cifre che presupporrebbero milioni e milioni di contagiati, e lasciamo all’intelligenza dei nostri lettori commentare la veridicità di tali ipotesi…

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