La Vittoria Russa Libererà l’Europa: Parla lo Storico Francese Emmanuel Todd

Una sconfitta ucraina rappresenterebbe una vittoria per l’Europa, ha affermato lo storico, sociologo ed antropologo francese Emmanuel Todd, in un’intervista al Corriere di Bologna pubblicata lo scorso martedì in occasione dell’uscita in Italia del libro “La sconfitta dell’Occidente”.
Secondo Todd, che ha sottolineato di non essere un sostenitore esplicito di Mosca, se la Russia dovesse perdere il conflitto in Ucraina, ciò consentirebbe “di prolungare la sottomissione europea agli americani per un secolo”.
Lo storico, noto per il saggio “Il crollo finale”(1976) in cui analizzava la decomposizione dell’impero sovietico, ha sostenuto che l’Europa ha effettivamente delegato la rappresentanza dell’Occidente agli Stati Uniti e da allora ne sta pagando le conseguenze. Nell’intervista all’edizione felsinea del Corriere lo studioso afferma che al momento non si può fare nulla per cambiare questo fatto, a causa del conflitto in corso in Ucraina, ma suggerisce che il suo esito “deciderà il destino dell’Europa”

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USA ed Israele: l’Armageddon Contro il Mondo Multipolare

di Stefano Zecchinelli 
Il complesso militare-industriale USA, quindi l’alleanza strategica del Pentagono con la lobby israeliana AIPAC (American Israel Public Affairs Committee è un gruppo di pressione statunitense noto per il forte sostegno allo Stato di Israele) ed il governo israeliano-fascista sostengono l’Armageddon in quanto “male necessario” per fermare la transizione al mondo multipolare, trasformando il genocidio in una mera opzione politica.
La Corte Penale Internazionale ha optato per il soft power mettendo sullo stesso piano “aggressori” (Israele) ed “aggrediti” (Hamas); è una logica sistematizzata dalla “sinistra invertebrata” la quale ha abdicato al sostegno delle Resistenze anti-imperialistiche, adottando l’ideologia del Diritti umani (contrapposta alla Teoria generale del diritto dei Diritti dell’Uomo) e del “cosmopolitismo senza radici”. Un duplice mandato di cattura, tanto per Netanyahu quanto per Hamas, non coglie la natura storica e sociale della colonizzazione della Palestina: la Resistenza palestinese, una volta che gli Occidentali dismisero il piano sovietico del 1947-’48, detiene il diritto alla lotta contro una potenza occupante…

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Ecoansia e altre Amenità

di Claudio Martinotti Doria
Quante volte ho avuto la tentazione di scrivere un articolo durante i mesi trascorsi…
Ma poi mi sono sempre detto che in fondo l’argomento l’avevo già affrontato, in genere prevedendolo nei suoi sviluppi con discreta approssimazione, e mi sarei dovuto limitare a brevi aggiornamenti, pertanto rinunciavo, complice anche la vista sempre più indebolita dai 40 anni trascorsi davanti a uno monitor del pc.
Solo ora mi sono deciso a scrivere qualche nota, anche per mettere alla prova la mia vista sempre più sfocata e la conseguente concentrazione, necessaria per scrivere con un minimo di grano salis.
A motivarmi a scrivere è stato in primo luogo l’incredibile e paradossale riscontro che a rifiutarsi di fare la fine di solito riservata a fine ciclo, dei vassalli servili e utili idioti delle élite anglosassoni e affini, sono stati gli africani.
Oltre alle sacrosante motivazioni ostili al neocolonialismo, parassitismo, saccheggio, e altre amenità comportamentali tipiche degli imperi neocoloniali (USA in primis), credo gli stati e alcuni popoli africani, si siano accorti di quali pessime e tragiche fini erano destinate le nazioni e popolazioni che si erano fidate degli americani e loro vassalli europei…

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Accordo sul Grano: la “Patriota” Meloni Sacrifica gli Agricoltori Italiani per gli Interessi del Capitale Transnazionale

di Fabrizio Verde
Il grano ucraino, che Bruxelles e Washington assicurano essere inviato ai Paesi poveri dell’Africa, in realtà arriva in Europa, inondando i mercati europei e causando gravi perdite agli agricoltori europei.
La Russia ha comunicato la sua uscita dall’accordo sul grano raggiunto l’anno passato con l’Ucraina, con la mediazione di Turchia e Nazioni Unite.
Nella giornata di ieri il portavoce presidenziale russo, Dmitry Peskov, aveva affermato che alla luce della mancata applicazione di tutti i punti previsti nell’accordo (quelli riguardanti la Russia) questo restava privo di effetto.
Non sono mancate le solite reazioni dei leader occidentali che non si lasciano sfuggire alcuna occasione per dare sfogo alla loro russofobia, unita a una massiccia dose di malafede.
Tra queste reazioni spicca quella di Giorgia Meloni. “La decisione della Russia di interrompere l’accordo del grano è l’ulteriore prova su chi è amico e chi è nemico dei Paesi più poveri”, ha affermato il Presidente del Consiglio italiano. Per poi aggiungere senza curarsi di quanto siano gravi e fuori dalla realtà le sue dichiarazioni dal sapore decisamente russofobo: “Riflettano i leader di quelle nazioni che non vogliono distinguere tra aggredito e aggressore. Usare la materia prima che sfama il mondo come un’arma è un’altra offesa contro l’umanità”.

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I Fatti sono ormai Evidenti…

di Claudio Martinotti Doria
I fatti sono ormai evidenti: contestualmente alla demilitarizzazione dell’Ucraina sta avvenendo quella dell’Alleanza Atlantica. Il resto è propaganda.
La Russia deve solo proseguire imperterrita nella sua strategia bellica, indebolire sempre più le forze armate ucraine e NATO fino alla loro implosione, che a sua volta potrebbe far collassare l’UE e la NATO. Non deve mai credere a eventuali negoziati, essendo gli interlocutori totalmente inaffidabili, falsi e traditori, ma deve proseguire fino al conseguimento finale dell’obiettivo, la totale demilitarizzazione dell’Ucraina e di conseguenza della NATO all’interno del paese.
Se per disgrazia e scelta demenziale dovessero scendere in campo direttamente anche i polacchi e paesi baltici e altri folli russofobi, verranno trattati allo stesso modo degli ucraini…

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Il Fallimento della Strategia di Washington segna il Cambio di Paradigma

di Luciano Lago
Non occorre molto per comprendere che, dietro la cortina fumogena della propaganda USA, inizia ad emergere il fallimento della strategia statunitense di assedio alla Russia mediante il conflitto in Ucraina.
I resoconti dal campo di battaglia trasmessi dai media occidentali cercano di travisare la realtà e descrivono una situazione di “successi” delle forze ucraine che sono frutto dell’immaginazione.
La realtà dello stato delle forze ucraine è invece drammatica: un esercito allo sbando che ha subito gigantesche perdite ad opera delle forze russe e che si è dovuto ritirare da quasi tutto il Donbass, e che si vede in rotta anche sugli ultimi caposaldi rimasti nel sud della regione.
Da ultimo le forze russe hanno conquistato anche la grande centrale termica di Uglegorsk. Anche vari analisti militari americani hanno riconosciuto che la situazione al fronte, nello scontro tra Russia e Ucraina, è del tutto a favore della Russia, nonostante l’enorme accumulo di armi inviato dalla NATO e la presenza di numerosi istruttori occidentali a supporto delle forze di Kiev…

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Non si pretende che Reagiate, figuriamoci… ma almeno, per piacere, Non Dimenticate!

di Andrea Zhok
Il blocco politico-mediatico occidentale ha condotto la popolazione ucraina al macello e i popoli europei all’immiserimento e ad una subordinazione terminale.
Quando l’Ucraina sarà un deserto di rovine, smembrato tra Russia e Polonia, con milioni di profughi, mentre la recessione distruggerà quel che resta del welfare europeo e la nuova cortina di ferro sul mar Baltico ci costringerà a tempo indefinito a spendere le ultime risorse in armamenti, quel giorno e in tutti gli anni a venire, per piacere, ricordatevi di tutta la compagine di politici, opinionisti e giornalisti che nel febbraio scorso vi spiegavano come fosse un affronto inaccettabile per l’Ucraina sovrana rinunciare all’adesione alla Nato e accettare gli “Accordi di Minsk”, che aveva sottoscritto…

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Parlamento Europeo, subito Stop al Gas Russo

Strasburgo, 7 aprile: Via libera del Parlamento europeo alla risoluzione di maggioranza che chiede più sanzioni contro la Russia.
Quindi, ancora più sanzioni alla Russia, includendo l’import di energia. La risoluzione è stata approvata con 513 sì, 19 astensioni e 22 contrari.
In corso di votazione è stato approvato un emendamento presentato da Ppe, S&D, Renew, Greens e Ecr che chiede “un totale e immediato embargo su gas, petrolio e carboni russi” e “l’abbandono dell’utilizzo dei gasdotti Nordstream 1 e 2”.
Il voto è stato accolto dall’applauso dell’assemblea. “Colleghi, questo è un momento significativo, la nostra posizione è chiara”, ha sottolineato la presidente del Pe Roberta Metsola. (ANSA).
Queste persone sono profondamente malate…

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Chissà se prima o poi…

di Andrea Zhok
Chissà se prima o poi qualcuno che conta si farà carico di spiegare agli ucraini che sono stati semplicemente Usati.
Usati dagli Stati Uniti, in subordine dalla Nato, e in ulteriore subordine dall’attore che recita la parte del presidente, per un obiettivo geopolitico che non li riguardava affatto.
Chissà se quel qualcuno avrà il coraggio di spiegare loro che l’indottrinamento che hanno subito dai loro media e dalle loro scuole (i testi scolastici ucraini sono roba da brivido) mirava a fargli odiare il proprio ingombrante vicino, in modo da usare questo odio come materiale incendiario antirusso…

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La Russia è condannata da tutto il Mondo? A quanto pare, no!

di Eugenio Capozzi
L’impressione è che ad essere isolato sia l’Occidente, rispetto a un resto del mondo che racchiude la stragrande maggioranza della popolazione e delle risorse.
Non è vero che la Russia è condannata da tutto il Mondo. Infatti:
– le sanzioni contro la Russia sono state adottate solo da Stati Uniti e alleati occidentali;
– la Cina rifiuta di prendere posizione contro Mosca respingendo le pressioni di Biden;
– il Brasile e tutta l’America Latina si mantengono strettamente neutrali;
– la Turchia, pur facendo parte della Nato e mantenendo rapporti con l’Ucraina, non aderisce alle sanzioni e si candida a mediatrice;
– Israele, alleato di ferro degli Stati Uniti, continua a dialogare con Putin e lavora per una soluzione diplomatica al conflitto ucraino

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