Da 50 anni la Basilicata custodisce le scorie nucleari americane che nessuno vuole
8.246 chilometri separano Elk River, in Minnesota, e Rotondella, in Basilicata. Tra le due città esiste però un legame quasi impossibile da sciogliere, sancito da un ‘tesoro’ maledetto: 84 barre da 1.672 chili di combustibile radioattivo, che da quasi cinquant’anni sono al centro di una contesa che coinvolge Italia e Stati Uniti.
Tra reciproche scaramucce, preoccupazioni e polemiche, una vera soluzione non è mai stata trovata. Adesso però, giurano i diretti interessati, siamo vicini a mettere la parola fine a una vicenda che esemplifica il rapporto travagliato tra gli italiani e le scorie nucleari.
Ci troviamo a Rotondella, un comune di 2.700 abitanti nella provincia di Matera. Noto come il “balcone dello Ionio” per la posizione invidiabile da cui si gode della vista di tutta la costa ionica, questo borgo è salito agli onori delle cronache per un motivo meno invidiabile: la presenza di materiale nucleare unico al mondo, barre di combustibile irraggiato uranio-torio, stoccate all’interno dell’impianto ITREC (acronimo di Impianto di Trattamento e Rifabbricazione Elementi di Combustibile) di Trisaia, da quasi mezzo secolo…