L’Europa di Tutti… o Forse No…

di Manlio Lo Presti
Anche con questa tornata farsa di votazioni europee, si conferma la drammatica scarsa rilevanza del voto dei cittadini europei.
I Paesi europei sono membri di una struttura comunitaria chiusa, ostile, fredda, gigantesca che tutela prioritariamente gli interessi industriali e finanziari delle multinazionali prima, e dei due/tre Paesi, poi.
I segnali dal futuro non lasciano intendere che avverrà un mutamento per accrescere il peso dei cittadini alla vita della mega struttura UE. Ci sono troppi miliardi che limitano pesantemente o perfino eliminano eventuali ingerenze. La catena di comando espressa dai due-trecento componenti dei consigli di amministrazione delle aziende multinazionali non mollerà le redini nemmeno un po’…

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Decolla in Europa il “Progresso Esclusivo” Attraverso Licenziamenti e Disoccupazione

di Ruggiero Capone
Stiamo assistendo alla sostituzione del fattore umano di produzione con robot di ultima generazione.
L’Ifo Institute (Leibniz Institute for Economic Research at the University of Munich) svolge dal 1948 attività di ricerca ed analisi su questioni legate al lavoro, all’economia, alla politica economica nazionale e soprattutto a quella europea. Il quotidiano “MilanoFinanza” ha sempre definito l’Ifo il barometro della ricchezza tedesca, perché anticipa cosa succederà nel mondo del lavoro europeo.
Da un paio di mesi agenzie e quotidiani ci raccontano d’una sorta di crisi economica tedesca, ma l’uomo di strada non comprende come possa riflettersi sulle altre economie dell’Ue. L’indagine Ifo non parla di vera e propria crisi tedesca, piuttosto di forte propensione al licenziamento del personale umano, soprattutto dell’opportunità offerta dalla tecnologia affinché i dipendenti vengano avvicendati con umanoidi, con robot ed intelligenza artificiale in genere…

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Intelligenza artificiale: la grande bellezza e il lato oscuro

di Fabio Chiusi
Gli sviluppi, sempre più rapidi, dell’intelligenza artificiale richiedono un’etica, una politica, una visione del rapporto tra tecnologia ed esseri umani in cui la prima sia al servizio dei secondi e non viceversa.
La questione è già oggi concretissima. Un esempio? Il 7 maggio scorso in Florida, Joshua Brown, quarant’anni, si trova alla guida della sua amata Tesla modello S. Visto, vettura dotata di funzioni di autoguida; il pilota è un entusiasta degli sviluppi dell’intelligenza artificiale per l’automobilismo, come testimoniato dai suoi stessi video su YouTube, quindi, si concede la visione di un film della saga di Harry Potter su un lettore DVD portatile. Agli ostacoli, ne è certo, penseranno il radar e il sistema di visione computerizzata di cui è dotato il veicolo, che consente una modalità di guida nel traffico e frenata automatica, mentre la macchina va a tutta velocità…

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