Il vittimismo ipocrita dei giornali
di Tommaso Merlo
I giornali stanno cambiando strategia. Da carnefici a vittime. Un classico dei codardi che fanno gli sbruffoni arroganti, ma al momento buono piagnucolano clemenza.
Il momento buono è la riforma dell’editoria del Movimento 5 Stelle. Il culmine di una guerra latente che dura da anni. I giornali odiano il Movimento da quando è nato, da quando per primo ha denunciato i milioni di soldi pubblici che i giornali s’intascavano non per produrre informazione, ma per fare da palo alla vecchia politica.
Un vero e proprio scambio sulla pelle della povera gente, che veniva derubata due volte: la prima in soldi sonanti, la seconda in qualità dell’informazione, trasformata da diritto democratico a manipolazione a fini politici. Stesso rapporto malato che i giornali hanno costruito con le lobby, come emerso platealmente grazie alla tragedia del ponte genovese…