Scuola e Digitalizzazione
di Gloria Micacchi
“Gli adulti sedotti dall’avanguardia digitale non ne comprendono appieno il grado di distruttività, perché nella loro esistenza hanno beneficiato del confronto con la realtà vera, nel suo bene e nel suo male, anche se ne sono dimentichi”.
“In qualche modo, nella loro inconsapevole memoria immunitaria, possiedono ancora gli ultimi strumenti per padroneggiare i meccanismi della macchina. Non sarà così per quei figli che si vorrebbero far crescere nella landa gelida e desolata del nulla”.
Scrive così Elisabetta Frezza Bortoletto, avvocato, in un suo articolo pubblicato sulla rivista online Ricognizioni.it, intitolato “Piano scuola 4.0…Vogliamo proprio questo per i nostri figli?!”. Aggiunge poi: “A chiunque senta il rumore dell’onda di piena che sta travolgendo tutto quel patrimonio di bellezza e di senso che ci fa ancora da sfondo lontano, spetta il compito non procrastinabile di mettere in salvo il seme.”
Ecco, io indubbiamente, sono fra quei “chiunque” che sentono il rumore dell’onda in piena. Chi come me è genitore e per di più svolge attività rivolte alla cura e al benessere delle persone, anche e soprattutto se in ambito scolastico, ha il dovere morale di porsi domande su quanto ci venga “offerto”, a volte in modo anche violento, dal sistema politico-economico e indagare il procedere della cultura e dell’attecchimento di moderne “consuetudini” sociali…