“Smart Dust”, la polvere che spia e trasmette informazioni

Smart dust e nanotecnologie

Nel suo articolo “Ecco la polvere che spia” pubblicato sul quotidiano La Repubblica il 31 ottobre 2002, Federico Rampini descrive la polvere intelligente o “smart dust” come un pulviscolo composto di miriadi di microchip.
Di essa egli scrive: “Il Pentagono la definisce la tecnologia strategica dei prossimi anni” (…) Il pulviscolo intelligente è fatto di miriadi di computer microscopici. Ognuno misura meno di un millimetro cubo, ma incorpora sensori elettronici, capacità di comunicare via onde radio, software e batterie.
Invisibile e imprendibile, la polvere di intelligenze artificiali si mimetizza nell’ambiente e capta calore, suoni, movimenti. Può essere diffusa su territori immensi e sorvegliarli con una precisione finora sconosciuta…

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