Multe e controlli: i poliziotti dicono basta. Non vogliamo essere complici dello sfascio sociale

di Luciano Zagarrigo
Neanche la Polizia ce la fa più. Multe e controlli, persino l’utilizzo dei droni a caccia degli “evasi” da casa. Misure assurde e draconiane che costringono la Polizia a trattare i cittadini come latitanti o mafiosi. Un’esagerazione che non trova più consensi neanche tra le fila delle “Giacche Blu”.
Con coraggio e determinazione, i poliziotti evidenziano errori e assurdità dei provvedimenti contenuti nei vari DPCM. E con coraggio e determinazione il loro disappunto diventa una lettera aperta. Gli eroi di questa avventura che insieme al personale sanitario hanno condiviso una battaglia dura, fatta di interventi e supporto dei cittadini, hanno accettato di lavorare anche in condizioni estreme, senza mascherine, rinunciando ai congedi, vivendo lontano dalle famiglie per proteggerli. Ma ora dicono basta. Non ci stanno a sentirsi complici dello sfascio sociale, e lanciano l’hastag “IoNonSanziono”, in merito a multe e controlli.
Ecco il testo integrale della lettera aperta pubblicata sul sito di Poliziotti.it…

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“Chef Rubio” contro la piazza anti-Conte: “Perché la polizia non li ha pestati come l’uva?”

di Marta Lima
L’odio, l’arroganza, la cieca ideologia politica. C’è tutto questo dietro il delirante post di Chef Rubio, a secolo Gabriele Rubini, ex rugbista, personaggio televisivo e cuoco italiano, noto in quest’ultima veste come conduttore di Unti e bisunti in onda su DMAX con lo pseudonimo di “Chef Rubio”.
Un vip o pseudo-tale in cerca di pubblicità, visto che ricorrenti sono i suoi interventi nel campo della politica, sempre e solo con “provocazioni” becere nei confronti del centrodestra. Come se volesse farsi notare a tutti i costi.
Il suo ultimo post su Twitter è davvero triste, insensato, gratuito. “Perché nessuno è stato pistato (pestato ndr) come l’uva? Perché nessun manifestante è stato perquisito, schedato e/o gonfiato di botte? Semplice: perché non c’erano Forze dell’ordine avvelenate o schierate. Evidente disparità di trattamento in base all’ideologia politica…”. Un messaggio che vuole sottintendere come la polizia non vada troppo per il sottile solo quando si trova di fronte a manifestanti di sinistra. Il tutto condito da una hashtag da delirio: #dittatura

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