Il registro elettronico dei docenti: il dominio del “tecnonichilismo” educativo

di Chiara Pepe
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il commento di un’insegnante all’introduzione del registro elettronico nella scuola pubblica italiana.
Tra le tante innovazioni che si sono succedute vorticosamente negli ultimi anni in tema di istruzione, vi è la cosiddetta “dematerializzazione” delle procedure amministrative in materia di istruzione e ricerca e dei rapporti con la comunità dei docenti, degli studenti e delle famiglie: è stato introdotto un dispositivo digitale che sostituisce o affianca il tradizionale giornale cartaceo redatto dall’insegnante.
Nell’attuale ottica del pensiero unico economicistico che il trionfante neoliberismo impone e che sta destrutturando e stritolando la scuola pubblica nelle sue maglie sempre più strette, la diffidenza di alcuni lavoratori della scuola nei confronti di tali “rivoluzioni tecnologiche e tecnocratiche” è più che legittima, perché il problema che si pone non è certo soltanto legato all’introiezione di procedure informatiche e di abilità esecutive, ma è soprattutto squisitamente di natura pedagogica e sociale…

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Follia gender: vietato promuovere l’allattamento al seno

di Ignazio Statuario
Secondo il governo e le organizzazioni mediche è “eticamente inappropriato” descrivere l’allattamento al seno come “naturale”, perché il termine impone nozioni rigide sui ruoli di genere.
L’allattamento al seno ha conosciuto negli ultimi anni una nuova “primavera” di consenso da parte del mondo medico e dell’opinione pubblica. Dopo che nei decenni passati la promozione su vasta scala del latte artificiale ha visto crescere e nutrirsi numerosi bambini lontano dal seno materno, con evidenti danni, anche l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) oggi raccomanda l’allattamento al seno per almeno i primi sei mesi di vita del piccolo.
Questo gesto ancestrale, che non cela mai la sua vena romantica, è finito però nel mirino di una rivista accademica americana di pediatria, Pediatrics. In uno studio si afferma che è “eticamente inappropriato” per il governo e le organizzazioni mediche descrivere l’allattamento al seno come “naturale”, perché il termine impone nozioni rigide sui ruoli di genere…

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La Vera origine della Razza umana? La storia, i media, la scienza e i governi la tengono segreta

La storia della razza umana fa acqua da tutte le parti. I dubbi sono molti, le scoperte che vanno in contrasto con la teoria ufficiale, ancora di più.
Cosa accade, per esempio, se durante degli scavi vengono ritrovate impronte di scarpe o utensili “moderni” che però risalgono a milioni di anni fa? Secondo Philip Johnson, docente della Facoltà di Legge dell’Università della California, non succede nulla, perché nessuno, o quasi, lo verrà a sapere, a causa di ciò che lui definisce “il filtro delle conoscenze”, l’unico vero “protettore” delle teorie ufficiali.
“I reperti dei primi esseri umani o dei loro attrezzi vengono accettati e riconosciuti solo se rientrano nei modelli ortodossi dell’evoluzione umana” afferma Johnson, che continua: “certe scoperte scompaiono presto dalla stampa e nel giro di poche generazioni diventano invisibili, quasi non fossero mai avvenute”

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Edificare una rinnovata Civiltà di Resistenza

di Antonio Percoco e Marcello Vezzoli
È oramai palese (il decreto 61 sulla scuola lo testimonia) che lo scopo inconfessabile del sistema di potere, è quello di dare alla luce una generazione incapace di partorire un pensiero critico autentico.
Un pensiero critico basato sulla molteplicità delle cognizioni di causa e delle loro reazioni, razionali e controllate, contro il caos imperante che, utilizzando ogni sorta di strumento diabolico, di arte riprovevole, tende a progettare (usiamo questo termine, poiché di fatto, costituisce un articolato “progetto distruttivo” pianificato in tutte le manifestazioni, in cui l’umano agire determina e si determina nel proprio vivere sociale e politico, infettato e diretto dal “pensiero unico” dominante ed ultraliberale) l’inerte prototipo dell’essere umano schiavo, spersonalizzato e irrazionale, incapace di edificare una “civiltà della resistenza”…

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Diego Fusaro: “Viviamo in un Totalitarismo Glamour”

di Alessandro Sansoni  
Diego Fusaro, 35 anni, docente all’Istituto Alti Studi Strategici e Politici (IASSP), è un filosofo che ha fatto del “pensare altrimenti e ostinatamente contro” il fondamento della sua riflessione, riuscendo però a scardinare il muro di gomma del pensiero unico imperante e del politicamente corretto.
La ragione c’è, ci spiega. Il sistema mediatico si configura come totalitarismo glamour, tratto tipico della società dei consumi, e deve dunque presentarsi ospitale per essere più convincente e, di conseguenza, tende ad accogliere tutti. Ha sempre funzionato così…

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L’Unico fascismo vivo e trionfante è quello tecnocratico. La lucidissima analisi di Enrica Perucchietti

di Enrica Perucchietti
Un nuovo spettro si aggira sull’Europa, quello del fascismo. Non quello del liberismo, della ferocia del mercato e dei suoi aguzzini, della diseguaglianza sociale, dello smantellamento delle conquiste sociali, ma quello anacronistico del passato, che viene oggi strumentalizzato per orientare l’opinione pubblica alle urne.
In questi giorni la campagna elettorale è stata infatti monopolizzata da cortei antifascisti degenerati con scontri contro la polizia (es. Piacenza e Macerata) e tensione a Torino, durante la giornata di ricordo delle “Foibe”. Archiviati nemici quali Isis o Corea del Nord, ora sembra che l’Occidente stia combattendo contro il risorgere del fascismo, oscurando di fatto ben altri problemi, quelli sociali, economici, di sicurezza: quelli che riguardano tutti i cittadini, tutti noi, tutti i giorni.
Nazismo tecnocratico ed élite finanziarie: alla ricerca del vero nemico

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Che cosa si nasconde dietro agli “Influencer”?

di Enrica Perucchietti

Quando la maggior parte delle persone si imbatte nell’espressione “manipolazione di massa”, o “manipolazione sociale”, la prima immagine che le viene in mente, è quella dei mass media che veicolano idee, suggestioni e contenuti.
Di fatto, chi controlla le menti, controlla il potere, esercitando il proprio dominio sulla coscienza. Si deve penetrare cioè nell’immaginario, suggestionando e orientando l’opinione pubblica, creando un determinato “stato di spirito” a cui ci si uniformerà. Oggi si parla sempre più spesso di Pensiero Unico perché questa tendenza è divenuta ormai totalizzante.

Con l’avvento della moderna “società di massa”, infatti, il potere ha dovuto esercitarsi su un numero sempre maggiore di persone: l’arte del…

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L’ultima frontiera della Manipolazione dell’uomo

di Adriano Segatori
L’uniformità sessuale rappresenta oggi il più sconcertante tentativo di manipolazione dell’essere umano mai tentato nella storia.
Promossa grazie all’imponente contributo economico e politico delle più potenti lobby dell’Occidente, questa vera e propria “mutazione antropologica” viene oggi imposta attraverso i media, la cultura, lo spettacolo e le legislazioni. Un processo apparentemente inarrestabile, che sembra invadere ogni aspetto del vivere quotidiano, ed imporre una concezione ideologica della sessualità, avulsa da qualunque retaggio “naturale”.
Quando nel 1973, l’Associazione degli psichiatri americani derubricò l’omosessualità dalla condizione di malattia dell’orientamento sessuale, dal Manuale Diagnostico e Statistico, con una semplice votazione (5.816 voti a favore e 3.817 contro), nessuno immaginava le conseguenze alle quali avrebbe portato una simile decisione. E soprattutto molti sottovalutarono le potenti forze che stavano dietro a questa pressione condizionante…

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Il “Nuovo Ordine d’Europa”: distruggere ogni differenza  

di Ida Magli
All’inizio degli anni Novanta le scienze umane sono state fatte sparire dall’orizzonte dell’informazione di massa, semplicemente con il silenzio, non parlandone più.
Dato l’enorme entusiasmo che avevano suscitato nel periodo che va dalla fine della Seconda guerra mondiale fino agli anni Novanta, il fatto che nessuno abbia fatto rilevare questa sparizione sarebbe “strano” se non rappresentasse la conferma che la sparizione è stata voluta.
Le cattedre ovviamente sussistono, ma le loro scienze non fanno più notizia. Contemporaneamente sono state eliminate dalle scuole, per ordine dell’Ue, antiche, nobilissime e essenziali discipline come la geografia, la letteratura latina e greca con le lingue corrispondenti, riducendole tutte a fantasmi, innocui brandelli di un sapere inesistente. Perfino la storia, privata di tutti i contributi metodologici di cui l’epoca moderna l’aveva arricchita, sembra diventata un residuo d’altri tempi…

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La guerra di Google ai siti “alternativi”

Google goes Fascist

Fate una prova: andate su Google, cercate una qualunque parola, memorizzate i risultati della prima e seconda pagina e copiateli in una cartella. Poi quando vi capita di poter mettere le mani su un altro computer ripetete esattamente l’operazione e vedrete che i risultati sono completamente diversi.
Gli algoritmi di ricerca che hanno reso famoso Google e ne ha fatto un golem del web  hanno un rovescio della medaglia ovvero si adattano a quello che il sistema pensa che voi stiate cercando non a quello che cercate e dunque mostra cosa diverse a utenti diversi. È un sistema che pare facilitare di molto le cose all’inizio, ma che a lungo andare vi crea una bolla di navigazione che può essere quanto mai riduttiva e che in definitiva si rivela l’idea per la diffusione di contentuti publicitari di ogni genere, espliciti o nascosti…

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