Dio Salvi i Maturandi dalla Scuola

di Matteo Fais
L’unica cosa bella della scuola è terminarla.
La vita è breve, troppo limitata per perdere tempo su quei banchi – non si dimentichi mai che tutti noi dobbiamo morire – tra interminabili lezioni in cui un mediocre impiegato del Sistema Culturale Italiano si pavoneggia per le sue presunte competenze. Va già bene quando un decimo di queste ore forniscono una qualche forma di insegnamento utile.
Ma non c’è niente da fare, è il sistema della scuola che proprio non funziona, anzi fa male. Una mente un po’ vivace, là dentro, si spegne, esattamente come potrebbe succedere a un creativo che trovasse posto nel Pubblico Impiego. L’istituzione in questione è tarata per ammaestrare scimpanzé abituati alla natura selvaggia, non menti libere…

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Cittadini-Consumatori

di Guendalina Middei
Sparta fu l’emblema nel mondo antico dell’efficienza, della forza, dell’obbedienza e della repressione del dissenso.
“A Sparta il figlio se era deforme e poco prestante veniva gettato dal baratro del monte Taigeto, poiché né per sé stesso né per la città era meglio che vivesse. Di tutte le città della Grecia, Sparta è l’unica a non aver lasciato all’Umanità né uno scienziato, né un artista né un poeta. Forse gli spartani, senza saperlo, eliminando i loro neonati troppo fragili, hanno ucciso i loro musici, i loro poeti, i loro filosofi.”
Chi tra voi non ha visto almeno una volta nella vita la “Creazione di Adamo” di Michelangelo o ascoltato una sonata di Beethoven? Molti dicevano che Caravaggio fosse pazzo, e lo stesso dissero di Beethoven, di Michelangelo, persino di Socrate! Perché? Perché non vivevano come gli altri pretendevano che vivessero. Perché questi uomini sentivano e pensavano in modo diverso. Cosa c’entra con Sparta?…

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Sicuro che sia davvero Tu a decidere?

Non limitatevi a ciò che avete sempre creduto, non fermatevi alle apparenze.
Spesso, ci si imbatte in qualcosa di nuovo e volendo capirne di più o sperimentarlo, si tende magari a confrontarsi con altri che, un po’ per abitudine, un po’ per i limiti della loro mentalità e un po’ per pregiudizio, tendono spesso a far scemare il nostro entusiasmo in quel senso, fino a condizionarci del tutto e farci rinunciare ancor prima di capire di fronte a che cosa eravamo.
Si dice che il nero snellisca e le righe orizzontali tendano a dare l’effetto opposto, quindi chi è in sovrappeso non proverà mai un vestito a righe… E se fosse solo un luogo comune? E se la persona in questione non fosse davvero in sovrappeso, ma a forza di sentirselo dire se ne convincesse, vedendosi davanti allo specchio come non è? Questa persona, non solo si convincerà di un qualcosa di non vero, ma si precluderà a priori di provare qualsiasi vestito a righe…

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Come cani al guinzaglio…

di Luigi Veronese
Mai come in questo contesto storico, l’uomo si è ridotto a eliminare la propria volontà e a sostituirla con comportamenti dettati da fattori esterni.
Il modo di vestirsi o di truccarsi, che casa o che auto avere, quanto lavorare, come alimentarsi… persino il curarsi, il modo con il quale relazionarsi con i propri simili o il dio in cui credere, sono imposti da un abilissimo e subdolo sistema di controllo.
Il suo spirito critico è stato annientato dai media e dalla pseudo-cultura di “menti eccelse” che impongono a cosa credere, come comportarsi, cosa è giusto o meno. E l’uomo, intrappolato in questa tela, non fa niente per imporre il suo pensiero: subisce in silenzio e si adegua a dettami sempre più ridicoli e limitanti. Le poche volte che alza la voce, lo fa per protestare per situazioni che intaccano le finte libertà che il sistema gli concede…

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Mangiare sano ora è un disturbo mentale!

di Mike Adams
L’industria psichiatrica, nel suo sforzo infinito di trasformare artificiosamente ogni attività umana in “disordini mentali”, sta ora propagandando il disordine più ridicolo che abbia mai inventato: il “disturbo del mangiare sano”.
Non è uno scherzo: se ti focalizzi sul mangiare cibi naturali sei “mentalmente malato” e probabilmente hai bisogno di qualche tipo di cura chimica che includa potenti farmaci psicotropi. Scrive il quotidiano The Guardian: “La fissazione di mangiare sano può essere il sintomo di un grave disordine psicologico” e continua affermando che questo “disordine” è chiamato “ortoressia nervosa”, una locuzione latineggiante che significa “preoccupati riguardo il mangiare correttamente”.
Ma non potevano chiamarlo semplicemente “disordine da preoccupazione sul mangiare sano”, perché sarebbe sembrato banale, per cui l’hanno traslato in latino… così sembra più intelligente (anche se non lo è!). Il Guardian continua: “Gli ortoressici hanno delle regole rigide sul cibo. Il rifiuto di toccare zucchero, sale, caffeina, alcol, grano, glutine, lievito, soia, cereali e latticini non è altro che l’inizio delle restrizioni dietetiche. Ogni cibo entrato in contatto con pesticidi, diserbanti o che contiene additivi artificiali è inammissibile”

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La paura di Andare Controcorrente

Andare controcorrente è spesso sinonimo di emarginazione, solitudine, del non essere integrati e accettati in una società dove, sempre di più, e attraverso la globalizzazione, si va insieme in un’unica direzione.
Una stessa direzione per la moda, per la musica, per il pensare, il mangiare, la filosofia, l’arte, un conformismo globale che sovrasta tutto e tutti e nel quale andare controcorrente equivale ad uscire dalla zona di comfort e incamminarsi verso critiche, scontri, indecisioni e perché no, anche rischi.
Non sono pochi infatti, coloro che nel tentativo di andare controcorrente hanno fatto una brutta fine. C’è una domanda che sorge spontanea, ma che in realtà è doverosa fare: perché si decide di andare controcorrente se poi è così scomodo e rischioso?…

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Una società al contrario

Media mainstream

di IvanoV Antar Raja
È agghiacciante vedere come le masse aggrediscano chi non si conforma all’informazione di regime (mainstream), ormai chi non crede ciecamente alla TV (e a tutti i mezzi di informazione di regime) viene ridicolizzato e nei peggiori dei casi aggredito verbalmente.
Molti di questi insorgono dicendo che i liberi pensatori non dovrebbero dire la propria sul web, vorrebbero che i media principali avessero il dominio dell’informazione al 100%. Non gli basta che i media mainstream influenzino già miliardi di persone, vorrebbero che non ci fosse nessuna controparte.
Ma poi cosa c’è di male a pensare con la propria testa, a voler indagare sulla veridicità dei fatti propinati dai media di regime? Perché chi fa questo viene visto come un eretico da ridicolizzare e aggredire? Purtroppo i media sono la nuova Bibbia, in occidente avendo quest’ultima perso il suo potere (essendo anche obsoleta) è stata rimpiazzata dalla TV (e i media di regime in generale…

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