Marc Friedrich: “Prima o poi l’Italia abbandonerà l’Eurozona”

di Marina Tantushyan
Dopo mesi di minacce e intensi negoziati l’Italia ha miracolosamente trovato l’intesa con Bruxelles: la procedura per debito eccessivo non verrà avviata.
Secondo la versione ufficiale, il governo italiano ha dimostrato di poter ridurre il debito e rientrare nei parametri europei in maniera concreta e rapida, rispettando i vincoli del Patto di Stabilità per il 2020.
Come ha fatto l’Italia a convincere l’Europa? In che modo il governo intende muoversi per aumentare il potenziale dell’Italia di crescita? Cosa succede adesso? La partita negoziale con l’Ue, è definitivamente chiusa oppure si tratta della quiete prima della tempesta? Per parlarne Sputnik Italia ha raggiunto il noto economista e analista tedesco Marc Friedrich.
Dott. Friedrich, a Suo avviso, come il governo italiano è riuscito a convincere l’Europa ed evitare la procedura di infrazione? Perché l’Ue ha deciso di fare retromarcia?

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Multa UE all’Italia, il tempismo e il doppiopesismo

di Stelio Fergola
Sì, l’Italia rischia una multa UE di 3,5 miliardi di euro per debito pubblico eccessivo.
Origine, l’irreprensibile e democraticissima Commissione Europea, che ha ben pensato di inviare questa altrettanto irreprensibile notifica dopo il voto del 26 maggio scorso e per i conti pubblici riguardanti la stagione 2017/2018, ovvero quando c’era in carica un governo diverso dall’attuale.
Italia quindi sotto attacco perché non rispetterebbe i parametri. Peccato che i dati ci dicano l’esatto contrario, visto che il nostro Paese negli ultimi 11 anni ha sforato il famoso tetto per tre volte, contro le nove della Francia. E di quale entità, come ricorda Germano Dottori su Facebook: Strano che tanto rigore, tra l’altro rivolto a chi nell’Unione rispetta di più i parametri di Maastricht, arrivi proprio nei giorni successivi al trionfo di un partito sovranista come la Lega…

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