La Sinistra e il “Monopolio del Bene”
di Giancristiano Desiderio
La politica italiana mi mette tristezza, angoscia, noia. Spero, però, che nessuno voglia istituire una commissione parlamentare per lenire gli stati d’animo che necessariamente accompagnano ogni nostra condizione, ora di letizia, ora di mestizia.
Dopotutto, questo stato d’animo di latente depressione non si cura né con farmaci né con analisi, ma con la santa laicità. Il “male oscuro” della politica italiana è la sua invincibile ritrosia alla laicità. Norberto Bobbio amava ripetere che in una democrazia (liberale) il monopolio della forza non può e non deve coincidere con il monopolio della verità. Aggiungo, con modestia, che l’idea stessa dell’esistenza del monopolio della verità è comica.
Le funzioni della “Commissione Segre” – che prende il nome dalla senatrice Liliana Segre alla quale porto il mio affetto e il mio rispetto e il mio ascolto, come altre volte ho fatto con Sami ModianO, sopravvissuto come la senatrice Segre al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e ospitato varie volte alla Biblioteca Melenzio di Sant’Agata dei Goti – pur avendo lo scopo di contrastare i fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo si sovrappongono a leggi già esistenti e, soprattutto, prefigurano l’introduzione di nuovi reati d’opinione…