Mistero Antartide: un’Oasi verde grande tre volte la Francia

di Paolo Franceschetti
Come mai l’Antartide ha una temperatura incredibilmente inferiore a quella artica? Essendo ai due poli, le due zone avrebbero dovuto avere identiche temperature. La spiegazione ufficiale sarebbe che il Polo Nord è riscaldato dalla cosiddetta Corrente del Golfo, che mitigherebbe le temperature.
Per quanto non mi avesse mai convinto come spiegazione, la prendevo per buona. Una cosa che non riuscivo a spiegarmi però erano le scoperte dell’Ammiraglio Byrd. Tutti i libri che parlavano dell’Antartico, facevano inevitabilmente riferimento alla scoperta, da parte di questo ammiraglio, negli anni ’50, di una zona temperata vicino al Polo Sud, in cui la temperatura era mite, le acque fluivano regolarmente e il verde era lussureggiante.
La scoperta era stata fatta nell’ambito di una spedizione militare finanziata dagli Usa, e a causa della notorietà dell’ammiraglio, nonché del numero dei partecipanti ad essa, la cosa non poté essere messa sotto silenzio. Ma sia la stampa dell’epoca che quella successiva dedicarono solo poche righe a questa scoperta. E mi domandavo come mai non si facessero altre spedizioni per cercare questa terra misteriosa e approfondire la questione…

Vai all’articolo

L’omicidio di Luigi Tenco

di Paolo Franceschetti
La morte di Luigi Tenco è stata definita (sul sito ‘Misteri d’Italia’) una delle indagini più demenziali e pasticciate mai svolte in Italia.
Presentato, come molti altri casi simili, sotto veste di suicidio, è in realtà un palese omicidio. Anzitutto, una prima stranezza riguarda il foro d’entrata; la stranezza sta nel fatto che un calibro 7.65 a contatto, avrebbe spappolato il cranio e non fatto un semplice buco. L’altra cosa strana è che quel foro d’entrata non presenta micro-bruciature, tipiche di un colpo d’arma da fuoco sparato a contatto…

Vai all’articolo

Sparisce un bimbo ogni 48 ore: 4 su 5 non vengono ritrovati

Ogni due giorni in Italia sparisce un bambino e, purtroppo, quattro su cinque non fanno più ritorno a casa dalle loro famiglie, facendo perdere le loro tracce per sempre.
Secondo i dati pubblicati da “Sos Il Telefono Azzurro Onlus” in occasione della “Giornata internazionale per i bambini scomparsi”, su 177 casi gestiti nel 2017, soltanto il 16,9% si risolve in maniera positiva. Un dato che tradotto in parole povere, ha un significato drammatico: circa 147 minori nell’ultimo anno sono morti o sono stati rapiti, per finire, spesso e volentieri, nei circuiti dello sfruttamento sessuale e del lavoro minorile.
Un numero che potrebbe essere ancora più grande se si tiene conto dei casi che non vengono in alcun modo segnalati alle autorità. Sono 8 milioni i bambini che scompaiono ogni anno, vale a dire 22.000 bambini al giorno in tutto il mondo. Sono i dati diffusi da Telefono Azzurro in occasione della Giornata Internazionale dei bambini scomparsi, che dal 25 maggio 2009 gestisce in collaborazione con il ministero dell’interno e le forze dell’ordine, il numero unico europeo 116.000, attivo 24 ore su 24. Attraverso il servizio 116.000, l’associazione si è occupata, nell’ultimo decennio, di 1.125 casi di bambini spariti perché fuggiti di casa o da un istituto, o perché rapiti o sottratti da un genitore…

Vai all’articolo

Le 8 ore di lavoro? Servono per impedire lo sviluppo delle facoltà latenti in ogni uomo

Le 8 ore di lavoro? Servono per impedire lo sviluppo delle facoltà latenti in ogni uomo

di Paolo Franceschetti
La società occidentale cerca di distruggere sistematicamente la volontà dell’individuo, impedendogli di pensare, riflettere, migliorare.
Tutto il sistema in cui viviamo è un complesso apparato volto a impedire lo sviluppo delle facoltà latenti in ogni uomo. A questo risultato si arriva con una serie di mezzi.
Anzitutto, facendo lavorare ogni individuo otto ore al giorno e anche più, ci si assicura che la persona non abbia tempo per evolversi, dovendo pensare soprattutto a mantenersi.
I cibi sempre peggiori, la pubblicità insistente solo sul materialismo, la completa estromissione dai media, dai film, dai telefilm, dagli spettacoli, e dall’informazione in genere, di tutto ciò che è spirituale, produce l’effetto visibile a tutti:…

Vai all’articolo

Insegnava a non avere paura, per questo fu ucciso Osho

Arresto di Osho nel 1985

Osho Rajneesh, faceva paura perché insegnava a non avere paura. Fu assassinato dalla Cia mediante avvelenamento da tallio e morì il 19 gennaio 1990, all’età di 60 anni.
La morte, scrisse, va accolta con gioia: è come “addormentarsi in Dio”. «Che fu assassinato non lo dice un complottista come me», scrive Paolo Franceschetti. «Lo dice lui stesso, lo dicono i suoi allievi, e la storia del suo assassinio è narrata nel libro “Operazione Socrate” di Ida Porta e Majid Valcarenghi, che spiega anche le ragioni per cui venne avvelenato».
Negli anni ‘80, i media lo presentavano come un guru spirituale così anomalo da viaggiare in Rolls Royce, a capo di un clan di appassionati di orge e fumatori di hashish. E lui non faceva nulla per allontanare da sé l’immagine di personaggio incongruente. Secondo Gianfranco Carpeoro, esoterista e studioso di simbologia, il guru indiano emigrato negli Usa aveva capito perfettamente di essere sotto tiro, in pericolo di morte: aveva un enorme ascendente su milioni di giovani, e non voleva fare la fine di John Lennon. Meglio rischiare quindi di passare per ciarlatano, pur di evitare l’omicidio?…

Vai all’articolo