E. Stellabotte: “Come è Morto Mio Papà a Monza Durante la Pandemia… “

Come è morto mio papà a Monza durante la pandemia: con le piaghe sul viso e la Cpap fissata con giri di scotch al collo. Solo una telefonata di commiato: “È venuta a mancare completamente l’umanità, sotto le più svariate forme”. Il racconto di Elisabetta Stellabotte.
Elisabetta Stellabotte è la figlia di Antonio Stellabotte, che è morto a Monza durante la pandemia. Ha intentato un processo per capire cosa sia successo al padre.
“Mio padre è morto nel marzo 2021 all’ospedale di Monza”, racconta. “Cosa succede? Viene ricoverato in realtà per un rialzo febbrile di origine medica. Dopo due giorni di ricerche per capire dove fosse stato collocato nei reparti, riusciamo finalmente a sapere che è stato messo nel reparto di medicina. Vengo contattata prima da mio padre, che mi dice di stare tranquilla, che lui sta bene e che gli infermieri ci riferiranno tutto…

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“No Vax” legati ai letti e scherniti. Orrore in Ospedale, la Procura indaga

La bomba, perché di questo si tratta, è stata sganciata sui social: “L’ospedale di Feltre, reparto di Pneumologia, è sotto inchiesta. Sembra che legassero i pazienti ai letti, quelli no-vax naturalmente, compresi quelli fino a 2 dosi, considerati anch’essi no vax”.
Chi ha scritto il post dice di aver riportato “il commento di un’amica in chat”. Ma non è tutto. La Procura di Belluno ha aperto un fascicolo a “modello 45”, ovvero senza indagati e senza ravvisare reati specifici, per svolgere accertamenti.
Le Gravissime accuse all’Ospedale
Come riportato da Il Gazzettino, ovviamente, una simile accusa è tutta da verificare. Certo, se i fatti dovessero risultare veri, le responsabilità di tali, gravissime, azioni porterebbero a pesanti conseguenze. Se invece dovessero dimostrarsi infondati, allora l’autore o l’autrice del post rischierebbe una denuncia per diffamazione.
L’accusa, infatti, è di una gravità estrema: i pazienti erano “derisi, scherniti, chiedevano aiuto o semplicemente acqua con la febbre alta e le infermiere ridevano perché se si fossero vaccinati non si sarebbero ammalati e loro non avevano tempo da perdere”. Il post prosegue:…

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