Scuole dell’Infanzia: i Nuovi (folli) Parametri per Psichiatrizzare la Crescita

di Agata Iacono 
Si sono riaperte le scuole e devo confessare che sono stata troppo ottimista in passato. Mi ero illusa che quel processo di emarginazione, omologazione, colpevolizzazione individuale, appiattimento, accelerato dalla gestione disumana della pandemia, potesse lentamente regredire.
Criticavo la Dad, il bonus psicologico per psichiatrizzare il disagio, evidenziavo la crescita esponenziale dei tentativi di suicidio dei giovanissimi, (denunciata dal Bambin Gesù e confermata da Telefono Amico, ultimamente, in occasione della Giornata Mondiale per la prevenzione del suicidio). Ma ero stata troppo ottimista.
Ho due nipotine che frequentano le scuole dell’infanzia. I genitori della maggior parte degli alunni in questa tenera età, a Roma, sono già stato invitati ad effettuare una visita presso la neuropsichiatra infantile, che, tra l’altro, vanta liste d’attesa tali che i genitori sono costretti a rivolgersi al privato prima che il figlio diventi già maggiorenne quando verrà il suo turno.
Questa altissima incidenza mi ha incuriosita e preoccupata. Improvvisamente i nostri bambini hanno sviluppato gravi problemi di natura psichiatrica? Le “novità” sono i parametri, i protocolli. Non solo protocolli sanitari, quindi…

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