“Dichiarazione di Balfour” e Stato-Nazione Ebraico

di Cristina Amoroso
Nel giorno dei morti nel calendario gregoriano (2 novembre), si celebra a Londra la data infausta dell’anniversario della “Dichiarazione di Balfour”, considerata dai palestinesi come preludio all’occupazione israeliana della loro patria nel 1948.
Le celebrazioni rappresentano uno schiaffo al mondo arabo, sempre più ridotto a ruolo B dal regime israeliano, in violazione con la stessa Dichiarazione di Balfour. “Una nazione, solennemente promessa a una seconda nazione, il Paese di un terzo”. Così uno scrittore famoso ha descritto la Dichiarazione di Balfour – la dichiarazione del ministro degli Esteri britannico Arthur Balfour, inviata il 2 novembre 1917 al leader del Sionismo in Inghilterra, Lord Walter Rothschild in cui dichiarava che: “Il governo di Sua Maestà vede con favore la costituzione in Palestina di una casa nazionale per il popolo ebraico”

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Moni Ovadia su Israele: “Nulla più della Verità Aiuta la Pace!”

di Veronica Tarozzi
Gli israeliani hanno perpetrato violazioni del Diritto Internazionale e crimini di guerra, avendo garantita l’impunità. L’impunità l’hanno garantita gli americani, che sono complici allo stesso titolo!
In questa fase cruciale della guerra di Israele al popolo palestinese, le notizie si rincorrono a ritmi forsennati, rendendo difficile comprenderne l’effettiva portata. Come quella della volontà dell’esercito israeliano di portare la guerra oltre il confine col Libano o quella dell’accentramento dei poteri su Netanyau, a seguito dello scioglimento del gabinetto di guerra.
Ci sono però notizie la cui rilevanza spicca prepotentemente su tutte le altre, come il recente servizio del Guardian, che attesterebbe le forti pressioni e minacce da parte dell’ex capo dei servizi segreti israeliani, Yossi Cohen, ai danni dell’allora procuratrice capo della Corte Penale Internazionale (CPI), Fatou Bensouda, affinché abbandonasse l’indagine sui presunti crimini israeliani contro l’umanità nei territori occupati…

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Gideon Levi: “La Società Israeliana si è Circondata di Scudi, di Muri, non solo Fisici ma anche Mentali”

Il Giornalista israeliano Gideon Levi si esprime sull’atteggiamento degli israeliani nei confronti dei palestinesi.
“La società israeliana si è circondata di scudi, di muri, non solo fisici ma anche mentali. Citerò semplicemente tre principi che rendono facile per noi israeliani vivere in questa crudele realtà.
Primo. La maggior parte degli israeliani, se non tutti, crede profondamente che siamo il popolo eletto. E, se siamo il popolo eletto, abbiamo diritto di fare tutto quel che vogliamo.
Secondo. Nella storia ci sono state anche occupazioni più brutali. Ci sono state occupazioni più lunghe nella storia. Ma mai nella storia c’è stata un’occupazione in cui l’occupante si è presentato come vittima…

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Rabbi Isroel David Weiss: “Il Sionismo Non è un Movimento Ebraico, ma Terrorista!”

Rabbi Weiss: “Anche noi ebrei siamo oppressi dallo stesso nemico, i sionisti!
“In occasione di questi 75 anni di occupazione, vogliamo che il mondo sappia che ciò che si sta perpetrando, è il controllo del popolo palestinese, l’oppressione, la sottomissione e altre terribili crudeltà.
Non è compiuto in nome della nostra religione, non in nome della stella di David, non in nome del popolo ebraico nel mondo. Proprio perché siamo ebrei e fedeli della nostra religione, ci OPPONIAMO FERMAMENTE all’esistenza dello Stato sionista di Israele. Lo definisco Stato sionista, perché è sionista, NON EBRAICO!…

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