Normalissime Anomalie
di Uriel Crua
Giriamo per le strade. Le persone sembrano diverse, sembrano aver dimenticato tutto, sembrano “scollegate”.
Le vedi solo più sciancate, affannate, con gli occhi acquosi e fissi.
Tutto gli scorre indifferente, ma hanno acciacchi che non si spiegano. Una demielinizzazione qua, una miocardite là. Stampelle, a volte. Un cognato morto giovane: non fumava, non beveva, faceva sport. Un pezzo d’uomo. L’amico al cimitero… che peccato. Nel fiore degli anni. Inspiegabile…
E con quegli stessi occhi gelatinosi fissano le vetrine, o i figli sullo scivolo. E non capiscono. Hanno l’affanno. Sono sempre stanchi. Un inverno di vetro gli cola sul capo, fascia loro il corpo…