Che noia, siamo diventati tutti cupi e ordinati come la Quarantena!

di Simonetta Sciandivasci
Aver trasportato online tutte le cose di prima non si rivelerà per forza una buona idea. Non aver messo in pausa niente, esserci affannati a traslocare l’aperto nel chiuso, renderà molto più difficile tornare alla normalità.
Si è incupito tutto, e come potrebbe non esser così… Non succede soltanto perché le buone notizie sono poche e, le volte che ce le danno, ci ricordano che non vogliono dire granché, non sono stabili, né durature, domani potrebbero peggiorare, e bisogna continuare a comportarsi come se si fosse al buio anche se s’è accesa la luce (esiste qualcosa di più innaturale? Ma allora non datecele le buone notizie, cosa accendete a fare la luce se poi ci dite di tenere gli occhi chiusi?).
S’è incupito tutto perché ogni cosa ha preso a funzionare in conseguenza della pandemia. Tutto ha preso la sua forma, tutto le coincide, e non c’è nessun margine di libertà, nessuno spazio che sia rimasto incontaminato dai suoi allarmi, dai suoi rischi, dai suoi dettami, nessun momento d’evasione, nessun carnevale possibile, nessuna catarsi…

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ll cuore si appoggia piacevolmente alla ripetizione… e la mente si annoia

Noia

di Nicoletta Cinotti
Siamo tutti, in maniera personale, soggetti all’esperienza della noia. Bambini e adulti. Per alcuni è un vero tormento. Per altri un piacevole segnale di stop.
Sono state dette molte cose sull’importanza della noia come emozione che permette e motiva l’esplorazione di nuove esperienze, stimola la ricerca creativa e la fantasia.
Spesso la noia è il corrispettivo della sazietà fisica: sorge quando abbiamo “mangiato abbastanza”. La noia però è anche un indicatore di come funzioniamo. Se siamo troppo attraversati da questa sensazione, può voler dire che siamo poco in contatto con l’aspetto percettivo dell’esperienza. Sappiamo già – prima – come andrà a finire dopo, perchè lo schema mentale che abbiamo costruito, a partire dalle esperienze passate, è più forte sella sensibilità percettiva del momento presente…

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Il bimbo si annoia? Meglio!

Bambini annoiati

di Amedeo Formisano
Portate il bimbo al cinema e lui dice: “papà, quando comincia il film, che mi annoio!” Quante volte vi è capitato personalmente, oppure avete sentito il bimbo accanto a voi pronunciare queste parole? Penso molte. I genitori moderni sono avvezzi a questi piccoli problemi.
Il bimbo sembra esser spaventato dalla propria noia e riversa la sua frustrazione sul genitore. Allora il genitore che fa? Apre lo smartphone e carica un giochino, giusto per far passare qualche minuto in silenzio al bimbo. Eppure, quel comportamento fa aumentare il problema della noia.
Ma la noia non è un’emozione malvagia o qualcosa da eliminare. Tutte le emozioni hanno uno scopo. La noia serve a stimolare la fantasia, a portare il bimbo verso l’esplorazione del mondo…

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