Maduro Denuncia il Genocidio in Palestina e Propone una Rete Globale per la Verità

di Redazione de l’AntiDiplomatico
Il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro, ha preso una posizione forte e decisa durante la Conferenza Internazionale in Solidarietà con la Palestina, tenutasi nella capitale Caracas.
Il leader venezuelano ha descritto la causa palestinese come “la più giusta che l’umanità abbia oggi”, sottolineando l’urgenza di unire le forze per difendere il diritto del popolo palestinese a uno Stato indipendente, equo e giusto.
Una Rete Globale per Contrastare la Disinformazione
Maduro ha proposto la creazione di una “potente rete comunicativa globale” che, attraverso tutti i mezzi di comunicazione e le piattaforme social esistenti e future, diffonda la verità delle lotte dei popoli oppressi. Questa iniziativa, secondo il presidente, è necessaria per combattere la disinformazione e per sensibilizzare il mondo sul genocidio in atto in Palestina, descritto come una “massacro brutale trasmesso in diretta”

Vai all’articolo

Venezuela: Destra e USA ci Riprovano con lo Schema “Rivoluzione Colorata” Contro Maduro

di Marquez
L’estrema destra cerca il colpo di stato in Venezuela dopo la vittoria di Nicolas Maduro alle elezioni.
Sondaggi pilotati dell’estero e accuse di brogli, come ad ogni elezione, si sono ripetuti, nonostante gli osservatori internazionali non abbiamo trovato evidenza di alcuna manipolazione dei risultato elettorali.
Destra e USA ci Riprovano Contro Maduro
Nicolas Maduro è stato rieletto presidente con il 51,9% dei voti, corrispondenti a 5.150.902 voti, contro il candidato della Plataforma Unitaria Democrática (Pud), Edmundo González, che ha ottenuto il 44,2%, ovvero 4.445.978 voti.
Questo risultato è stato dichiarato ufficiale dopo lo scrutinio dell’80% delle schede. Tuttavia, il processo elettorale è stato segnato da vari atti di hackeraggio, che hanno compromesso il sistema di trasmissione elettronico dei dati…

Vai all’articolo

Un punto di non ritorno per il Diritto Internazionale: Polizia Usa fa irruzione nell’Ambasciata Venezuelana per arrestare i pacifisti che la proteggevano

La co-fondatrice del movimento pacifista “CodePink”, Medea Benjamin, ha denunciato giovedì 16 maggio come la polizia metropolitana di Washington (MPD) abbia fatto irruzione illegale nella sede dell’Ambasciata venezuelana, per sgomberare con l’uso della forza i 4 attivisti rimasti all’interno.
“La polizia irrompe nell’Ambasciata venezuelana per arrestare illegalmente il Collettivo di protezione in violazione della Convenzione di Vienna. Si è rotto il diritto internazionale”. (URGENT: Police breaking into embassy now to arrest the #EmbassyProtectionCollective. Call press. Go there!!! – Medea Benjamin (@medeabenjamin) 16 maggio 2019. BREAKING NEWS: Police breaking into Venezuela Embassy to illegally arrest #EmbassyProtectionCollective, in violation of Vienna Convention. Breaking international law – Medea Benjamin (@medeabenjamin) 16 maggio 2019)…

Vai all’articolo

Minà: stampa vile, oscura l’infame assedio del Venezuela

Un drammatico tentativo di “regime change”, al culmine di un assedio spietato. Da sei anni, cioè dalla morte di Hugo Chavez, il Venezuela è stretto nella morsa imperiale degli Usa. Vero obiettivo: mettere le mani sulla Pdvsa, la compagnia petrolifera statale.
Per inciso: il Venezuela dispone della maggior riserva di petrolio al mondo. Altro da aggiungere? Certo, a pesare è l’insipienza del governo Maduro, che è solo l’ombra del leader “bolivariano” a cui è succeduto. Ma sarebbe assurdo non vedere – come fa la grande stampa – a quali difficoltà è stato costretto, l’esecutivo di Caracas, dalla micidiale macchina del “Washington Consensus”.
Lo afferma un grande giornalista come Gianni Minà, per lunghi anni rivoluzionario conduttore di programmi che hanno fatto la storia della televisione italiana. Intervistato da Fabrizio Verde per “L’Antidiplomatico”, Minà si schiera senza esitazione dalla parte di Maduro, che nella regione è sostenuto da paesi come il Messico e Cuba, la Bolivia e l’Uruguay…

Vai all’articolo

Venezuela: le lunghe mani della Cia

Venezuela: le lunghe mani della Cia

di Gianluca Ferrara 
Il coro mediatico “perfettamente intonato” nel cantare il testo scritto dalle élite economico finanziare, da mesi ci racconta del desiderio di libertà del popolo venezuelano ostaggio del feroce dittatore Nicolas Maduro.
Chi scrive non è un sostenitore del presidente venezuelano, ma la voluta disinformazione su ciò che sta accadendo è raccapricciante, se si ha la consapevolezza che i disordini e la crisi economica sono una pianificata volontà.
Eppure, ai tanti giornalisti, intellettuali e opinionisti basterebbe rileggere in maniera critica la storia recente dell’America del Sud, per comprendere che quello in Venezuela è soltanto l’ultimo golpe finanziato e sponsorizzato dalla Cia. Non c’è bisogno di credere alle affermazioni di Maduro, secondo cui la Cia, diretta da Mike Pompeo: “lavora in collaborazione diretta con il governo messicano e con il governo colombiano per rovesciare il governo del Venezuela”…

Vai all’articolo