Il Piano Pandemico di Schillaci è Solo un Piano Totalitario all’Insegna della “SinEstra”

di Max Del Papa
Il Piano Pandemico di Schillaci è come quello di Speranza: non c’è. C’è solo un piano totalitario all’insegna della “SinEstra”.
L’esperimento sociale che aveva scandalizzato il resto del mondo continua. Come era chiaro. Tutti gli strumenti di controllo, gli errori, le misure eversive escono confermate e potenziate. Logico: il popolo va schiacciato, come vogliono UE, WEF, OMS eccetera.
Non sforzatevi di capire. Non c’è niente da capire. È già tutto chiaro e lo era da subito, e lo diciamo da un anno che è chiaro. Non c’è soluzione di continuità, quando un regime autoritario, concentrazionario ha preso piede lo si può allentare, temporaneamente, si può fingere di congelarlo, tanto per dare l’illusione a chi vota che il vento sia cambiato.
Ma l’esperimento è fatto per restare e l’esperimento italiano è stato quello che meglio ha attecchito al mondo: nessun ripensamento, nessuna assunzione di responsabilità, l’informazione di regime, vergognosa, da meretricio, ora come allora prona, pronta a sottoscrivere la totale sconfessione delle libertà democratiche, della Costituzione sventolata, della scienza e coscienza che ora più di allora conferma: le misure autoritarie, le coercizioni, le rappresaglie sbirresche, l’approccio sudamericano o cinese dei Conte e Draghi supportati da Mattarella, non si toccano…

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I Bambini e la Pandemia: una Generazione bruciata e Pronta a Ubbidire

di Cristina Gauri
Le restrizioni anti-Covid hanno colpito soprattutto i più giovani, che riportano diversi deficit fisici e cognitivi. I numeri fanno rabbrividire e gettano una fosca luce sul futuro delle nostre società.
Se smettessimo per un attimo di pensare ai bambini come a “piccoli esseri umani”, mettendoci nell’ordine di idee che proprio a loro è affidata l’eredità e la costruzione del mondo futuro, dovremmo cominciare seriamente a spaventarci. Il dramma non sta solo nel fatto che stiamo per consegnare loro un mondo a pezzi: non gli stiamo nemmeno fornendo gli strumenti per (ri)costruirlo.
I due anni di pandemia, nello specifico, hanno privato i più giovani – dai piccolissimi fino agli adolescenti – di quella parte di sfera emotiva e sensoriale che contribuisce allo sviluppo di tutta una serie di capacità-base, il cui deficit renderà estremamente drammatico affrontare le sfide a cui saranno chiamati.
Due anni di didattica a distanza, lockdown, misure schizoidi e di nessuna utilità sanitaria, hanno sacrificato almeno due generazioni: segregate, criminalizzate, private del diritto al gioco e alla socializzazione, spaventate a morte da una terrordemia spietata e da genitori ancora più terrorizzati…

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Alessandro Meluzzi: “Guardate cosa diceva Pfizer già nel 2014…”

di Un Giorno Speciale
L’allarme sulla nuova variante Omicron del Covid-19 ha destato un rinnovato clima di allarme nell’opinione pubblica. L’aumento dei contagi e dei ricoveri in terapia intensiva ha anticipato nuove misure restrittive per “tutelare” la salute pubblica.
L’allarmismo sulla nuova variante del virus appare preludio della imminente stretta sulle limitazioni della sociabilità in tutta Europa. Si affacciano all’orizzonte allora possibilità di rinnovati lockdown a singhiozzo, l’ipotesi di obbligo vaccinale e di più performanti sistemi di controllo sociale.
La narrazione di allarme è effettivamente sostenuta dai fatti? A quanto dichiarato dalla dottoressa Angelique Coetzee, presidente della Associazione dei medici del Sudafrica, paese dove la variante è stata isolata, le cose starebbero diversamente. “La nuova variante Omicron” ha spiegato la scienziata del sistema sanitario sudafricano “provoca una malattia leggera senza sintomi importanti”. L’aumento dell’allarme per Omicron sarebbe allora del tutto ingiustificato così come il grido di allarme per l’aumento dei pazienti in terapia intensiva…

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