Nei boschi trentini, la “Caporetto” dei Sionisti
Quella che pochi giorni fa si è schiantata sul suolo italiano non era solo una perturbazione, non era solo un ciclone, non erano solo nuvole, pioggia e aria a 150 chilometri orari, era una vera e propria “dichiarazione di guerra”.
Quello che ha colpito, principalmente il Trentino, ma anche il Veneto ed il Friuli in maniera particolare, è stata una perturbazione anomala, che solo chi ha degli interi prosciutti dinnanzi agli occhi può credere normale. Intere distese boschive rase al suolo, come la “piana della Marcesina” quasi del tutto sparita, i boschi della Val di Fiemme rovinati e intere vallate al buio per oltre 24 ore, allagamenti, frane, crolli, ecc. ecc.
Persino i fatti di Savona cercano di farceli passare come “normali”: centinaia di auto posteggiate vicine alla costa, sarebbero bruciate perché la mareggiata bagnandole gli avrebbe fatto esplodere le batterie(!?)…