Un esempio da non seguire…
Cosa può succedere dopo la “punturina”?
Diciottenne “volontaria” di AstraZeneca ricoverata in neurochirurgia al San Martino
È stata vaccinata il 25 maggio, si è presentata con alcuni sintomi in pronto soccorso il 3 giugno e poi è stata dimessa, ma ieri una nuova tac ha evidenziato un’emorragia cerebrale.
Anche lei, come tantissimi altri giovanissimi, aveva deciso di aderire all’open day “AstraZeneca e Johnson & Johnson”, lanciato da Regione Liguria e Alisa (azienda sanitaria regione Liguria), facendosi inoculare un vaccino “cold” e quindi andando oltre quella che è solo una raccomandazione di Aifa e dell’Ema (le agenzie del farmaco italiana ed europea) che lo consigliano a coloro che hanno più di 60 anni.
Ma il 6 giugno Alisa e Regione Liguria segnalano che la paziente, una 18enne, è stata ricoverata nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale San Martino con diagnosi di trombosi seno cavernoso, in attesa di valutazione per intervento chirurgico.
La giovane è stata vaccinata volontariamente il 25 maggio 2021…