Migrazioni terapeutiche… o i pericoli delle fiabe
Il 10 maggio scorso, La Stampa titolava: «Sempre più allergici e malati. Ma a rafforzare i nostri bimbi saranno i microbi africani». L’articolo riportava le conclusioni di uno studio scientifico sulla correlazione tra l’impoverimento dell’ecosistema microbico nell’organismo e l’insorgere sempre più frequente e precoce, di malattie autoimmuni nei paesi sviluppati.
L’ambiguità del titolo e della tesi non troppo velatamente suggerita nel testo («le popolazioni africane potrebbero aiutarci a recuperare una parte di quell’ecosistema») schiacciava l’occhio alla redazione di Left, che lo stesso giorno traduceva così la notizia sul suo sito: «L’arrivo dei migranti fa bene alla salute». “Non solo la nostra economia, ma anche il nostro sistema immunitario ha bisogno dell’apporto dei migranti. È quanto emerge da uno studio condotto da un team di ricercatori del dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze e pubblicato da La Stampa. Secondo i biologi, i migranti africani portano con loro una serie di batteri, funghi (sic) e microbi che abbiamo perso”…