Migranti e malattie infettive: il legame c’è ma dirlo è tabù
di Lorenza Formicola
Da un po’ di tempo, in Germania, è tornata la paura per tutte quelle malattie che si ritenevano debellate, o a scarsissima diffusione in Occidente.
Da quando, per esempio, è emerso il caso di un richiedente asilo dello Yemen, affidato ad una chiesa a Bünsdorf, nella Germania settentrionale, per evitarne l’espulsione, e che avrebbe contagiato almeno 50 bambini di tubercolosi, la malattia infettiva ha scalato nuovamente la classifica delle malattie a più alto rischio di contagio. Ma non capeggia certo da sola.
Lo stato di cose nella Germania della cancelliera Merkel è visibilmente critico, pericoloso. Nonostante quello che i giornaloni danno in pasto ai lettori ignari…