Il Risveglio della Massa Critica Mondiale

Assumiamoci la nostra responsabilità come Co-Creatori Divini, se vogliamo un Mondo migliore, un Pianeta dove regni finalmente la Pace, l’Amore e l’Armonia. Facciamo girare questo messaggio a più anime possibile.
Quando la massa critica sarà raggiunta, finalmente il Cielo e la Terra saranno nuovamente Ri-Uniti e la Pace Regnerà fra gli uomini di buona volontà. Facciamo girare questo messaggio a più anime possibile. Noi siamo ciò che vogliamo e il pensiero e l’azione, vibrano,  creano e  trasformano gli eventi! Trasformiamo tutto in bene e Luce ogni giorno.
Questa preghiera può cambiare le sorti del Pianeta Terra… vogliamo eliminare la paura e generare coraggio e felicità collettivi nel pianeta. Questa preghiera o test non si basa sulla fantasia, ma sulle basi della fisica quantistica o vera scienza (l’unica scienza con coscienza collegata al tutto divino… Dio) che i potenti cercano disperatamente di nasconderci.
Alcuni fisici hanno scoperto e testato una macchina che misura la coscienza collettiva vibrazionale…

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Il Faro: la Guida

di SamhaEl
Noi, qui sulla Terra, siamo come dei navigatori in mare aperto. Spesso in balia delle onde.
Il Caso porta alla nostra vista una Potente Luce: il Faro, la nostra Salvezza! Ora abbiamo una direzione da seguire che può portarci fuori dal mare aperto e guidarci verso la “Terra”!
Le difficoltà però sembrano aumentare, perché più ci avviciniamo alla Luce del Faro e più notiamo onde alte e mare agitato. Il dubbio pervade allora la nostra mente e a volte ci domandiamo se tale Via sia corretta, dato che il mare agitato aumenta andando verso la Luce e se quindi sia meglio navigare in diversa direzione, dove le onde sembrano più quiete.
Se in direzione del Faro le acque sembrano più alte e maggiormente mosso il nostro “mare interiore”, ciò avviene semplicemente perché il Faro illumina meglio il mare dove noi navighiamo…

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Comunicare alla velocità della luce? Si può… un sogno diventato realtà

di Debora Bionda
Comunicare attraverso la luce… fantascienza? No, realtà. E se ai più può sembrare strano, se non impossibile, non è così per Alessandro Pasquali, un ragazzo di soli 29 anni il cui sogno è quello di creare connessioni attraverso fasci di luce. Anzi, molto più di un sogno…
Alessandro è l’inventore e il fondatore della start up italo-svizzera “Slux” che ha già all’attivo svariati brevetti. A 7 anni “giocava” con dei circuiti semplici, rivelando già allora la sua natura di enfant prodige, capace di vedere delle potenzialità dove altri non riuscivano nemmeno a immaginarle. A 16 anni si è chiesto “Sarà possibile tramettere dati attraverso la luce?”.
Sono passati 13 anni e oggi Alessandro raccoglie gli straordinari risultati derivanti dal voler rispondere a quella domanda, arrivando a dimostrare al mondo intero che siccome la luce funziona allo stesso modo delle onde elettromagnetiche, con la luce si possono fare le stesse cose delle onde radio, ma senza emettere radiazioni nocive, con una qualità migliore e senza interferenze.
Con la tecnica di trasmissione di segnali messa a punto da Alessandro, la luce diventa vettore di informazioni, che siano audio o di diversa natura. I trasmettitori di informazioni sono delle semplici lampade. Alessandro usa dei banali led, ma in realtà si possono fare esperimenti con qualsiasi sorgente luminosa; anche con una candela…

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Riflessioni sul rapporto tra Abisso e Luce

di Alessandro Tonon
Quante volte nel corso della nostra vita siamo colpiti da sofferenze inevitabili? Amori che finiscono, famiglie disgregate, amicizie lacerate, difficoltà economiche, malattie inguaribili, lutti. Contingenze che si abbattono sulle nostre esistenze, indipendentemente dalla nostra volontà e che ci fanno precipitare in un abisso. E, solo chi ha attraversato la sofferenza, può cogliere quanto tale abisso possa essere profondo.
Dinanzi ai dolori, in particolare a quelli legati alle ferite dell’anima, l’uomo si sente chiamato a cercare di dare un senso alla travagliata esperienza che sta vivendo. Ed è proprio questa chiamata, che rende tale l’umano: la possibilità di inondare di senso le pagine tristi e dolorose della propria esistenza.
Gli uomini, infatti, non potrebbero vivere la sofferenza se in qualche modo non le attribuissero un senso. Scrive Natoli: «Il dolore […] si fa experimentum crucis, sottopone a prova l’individuo che lo vive e si erge a controprova del senso dell’esistenza»1. La sofferenza, solo qualora sia inevitabile, diviene prova e per questo occasione di maturazione etica, psicologica e spirituale. La domanda di senso circa il male, invita l’uomo ad assumere su di sé la sofferenza…

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