Target: “Encefalogramma Piatto”!

di Massimo Mazzucco 
C’è una battaglia sottile e invisibile, ma molto importante, che si sta combattendo oggi nel mondo: è la battaglia per ottenere l’appiattimento progressivo del nostro cervello. Essa mira ad annullare qualunque asperità di pensiero che si opponga in qualche modo al trionfo del pensiero dominante.
Da quando esiste Internet la gente si sta facendo più sveglia, ma insieme alla presa di coscienza collettiva, ci sono anche molte persone che vivono alcune paure che prima non conoscevano. Molti temono, ad esempio, l’appropriazione indebita delle nostre informazioni personali da parte di Big Data. Altri temono che la teoria gender finirà per annullare le differenze fra il mondo maschile e quello femminile. Altri ancora, temono che verremo tutti microchippati, con conseguente perdita della libertà individuale. Eccetera eccetera. Ma tutte queste sono paure grossolane, palesemente visibili, e in quanto tali relativamente facili da fronteggiare: basta stare attenti a non mettere in giro i propri dati personali, uno pensa, ed ecco che il problema della privacy è risolto…

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L’origine di Google e i legami con la CIA

di Francesco Cosimo Damiano Gesù 
La CIA ha fatto di Google uno strumento per la sorveglianza di massa.
“Google si autodefinisce come un’azienda tecnologica amichevole e user-friendly, cresciuta nel tempo ed arrivata alla ribalta attraverso una combinazione di abilità, fortuna e innovazione. Questo è vero. Ma è un semplice frammento della storia. In realtà, Google è una cortina fumogena dietro la quale si nasconde il complesso militare-industriale statunitense”. Nafeez Ahmed
Andando indietro nel tempo in cui Google stava costruendo il suo impero, e non era il nome famoso che ora tutti conosciamo, ricordo di aver iniziato ad usare questo nuovo motore di ricerca poiché ero insoddisfatto della lentezza di Microsoft Explorer e di Mozilla Firefox. Per essere onesti, sapevo molto poco di Google, e nemmeno ero a conoscenza della tecnologia rivoluzionaria che era alla base del loro servizio.
In seguito con una semplice ricerca su Internet (tramite Google, nientemeno), ho compreso quanto “inquietante” sia il sistema di registrazione di ogni ricerca effettuata, ogni email inviata, compresi i metadati…

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In realtà… non c’è mai stato un momento migliore per vivere sulla Terra!

di Andrea Legni
Siamo portati a credere che le cose stiano andando a rotoli. Non solo in Italia, ma in tutto il mondo, almeno nella sua parte occidentale, l’insoddisfazione è palpabile e crescente.
Un recente sondaggio svolto in alcuni grandi Paesi ha posto una domanda molto semplice: “Credete che il mondo stia complessivamente migliorando o peggiorando?” In Svezia solo il 10% degli intervistati ha risposto che stava migliorando, negli Usa il 6%, in Germania addirittura il 4%. Oltre nove persone su dieci credono di vivere in un pianeta che ad ogni alba sta un po’ peggio rispetto al giorno prima. Eppure non è affatto così. Se ci si basa sui dati, ovvero su tutti gli indicatori di benessere, non solo materiale, si scopre che il mondo ha fatto passi in avanti giganteschi negli ultimi 200 anni, ed anche negli anni della crisi, ovvero dal 2008 ad oggi, questa tendenza non si è fermata.
Non ci credete? A dimostrarlo è stato un economista di Oxford, Max Roser, che ha condotto una lunga ricerca storico-economica, confrontando una gran mole di dati e statistiche per verificare come se la passa il mondo in sei ambiti chiave: povertà, alfabetizzazione, salute, libertà, popolazione ed educazione. I risultati, paragonati al pessimismo devastante che attanaglia la nostra generazione, sono a dir poco sconvolgenti e permettono, senza ombra di dubbio, di poter affermare che non c’è mai stato un momento migliore per vivere sul pianeta Terra…

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Addio Libertà

Si succedono a ritmo sempre più rapido degli episodi che pare ci riportino, se non al medioevo, almeno al potere assoluto delle monarchie ottocentesche.
Nel giro di poco tempo sono avvenuti i seguenti episodi:
– Marine Le Pen, si è vista revocare nel marzo 2017 l’immunità dal Parlamento europeo di cui è membro; la sua colpa è quella di aver pubblicato sul suo account Twitter tre immagini dell’esecuzione di tre ostaggi da parte dell’ISIS nel 2014.
– Christine Tasin, fondatrice di Résistance républicaine, associazione che si oppone all’islamizzazione dell’Europa, è indagata, a fine febbraio 2017, per aver detto più volte “Islam assassino”, dopo l’omicidio di due agenti di polizia francesi compiuto da islamici, avvenuto nel giugno del 2016, e rivendicato dallo “stato islamico”.
– Padre Jean-Benoît Casterman, ha scritto e diffuso a fine febbraio 2017, nel liceo cattolico di Neuilly, vicino Parigi, in cui insegna, un libro sull’educazione affettiva. In questo libro condanna come farebbe qualsiasi cattolico l’omosessualità e l’aborto, e spiega come sviluppare la propria autentica affettività. Il libro è stato bollato come omofono e ritirato a cura della direzione del liceo cattolico;…

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Gli uomini si dividono in tre categorie: Schiavi inconsapevoli, Schiavi consapevoli e Liberi

Al mondo non siamo tutti uguali e questo è palese a tutti.
A fini di questa riflessione, ho voluto suddividere gli uomini – non per credo o cultura, ma in base al loro livello di consapevolezza – in questo modo:

  • Schiavi inconsapevoli
  • Schiavi consapevoli
  • Uomini liberi

Gli “schiavi inconsapevoli” sono coloro che non si pongono alcuna domanda, sono così abituati al “sistema” che non credono possa esistere una soluzione migliore di quella che gli viene offerta. Accettano leggi, soprusi e qualsiasi cosa venga detta loro da una persona all’apparenza qualificata, se poi a dirlo è una persona della TV… allora per loro non ci sono dubbi. Gli schiavi inconsapevoli fanno quello che gli viene detto, non prendendo mai un’iniziativa personale. Il pianeta non può trarre nessun beneficio da costoro…

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I Tecnocrati vogliono farci credere che il mondo sia troppo complesso per la democrazia

In politica non esiste un progresso costante, solo un’infinita e deprimente circolarità. Democrazia e libertà sono inevitabilmente vulnerabili ed effimere; sono sempre messe in dubbio da chi detiene il potere e si ritiene più intelligente degli altri, e quindi costantemente a rischio di essere sovvertite.
In un commento recentemente apparso sul Telegraph, si mettono in luce i tentativi attualmente in corso in Gran Bretagna per bloccare e screditare il processo democratico della Brexit. Gli argomenti sono sempre gli stessi, utilizzati ormai in qualsiasi paese in cui la volontà popolare è abbastanza forte da minacciare lo status quo e gli interessi delle élite: una surreale celebrazione di modelli di governance pre-ottocenteschi, con tutto il potere concentrato nelle mani di un’aristocrazia di burocrati non-eletti, paternalisticamente ritenuti gli unici capaci di comprendere la complessità del mondo odierno. Di fronte a queste derive autoritarie e oscurantiste, è necessario che i cittadini resistano e rivendichino con forza la prevalenza del buonsenso e della trasparenza”. (Allister Heath, 31 gennaio 2018)…

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Uscite dal vostro orticello di comode certezze!

di Zewale Rovesta
Molti individui mi ricordano alcuni bigotti benpensanti che vanno in chiesa tutti i giorni senza aver sfogliato nemmeno una pagina del Vangelo…
Individui che vivono nel loro piccolo orticello di certezze e che quando vedono qualcosa che va oltre quello – per esempio, il mondo intero (non parliamo poi dell’Universo) – si infastidiscono e schiamazzano puerilmente per la sconfinata mole di terre sconosciute ai loro occhi.
Si arrabbiano perché avvertono la mancanza di sicurezza, quell’immaturo senso di protezione che il loro piccolo orticello gli dava. Sicurezza fasulla, visto che il mondo è enorme rispetto a quel minuscolo orticello di certezze…

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La paura di Andare Controcorrente

Andare controcorrente è spesso sinonimo di emarginazione, solitudine, del non essere integrati e accettati in una società dove, sempre di più, e attraverso la globalizzazione, si va insieme in un’unica direzione.
Una stessa direzione per la moda, per la musica, per il pensare, il mangiare, la filosofia, l’arte, un conformismo globale che sovrasta tutto e tutti e nel quale andare controcorrente equivale ad uscire dalla zona di comfort e incamminarsi verso critiche, scontri, indecisioni e perché no, anche rischi.
Non sono pochi infatti, coloro che nel tentativo di andare controcorrente hanno fatto una brutta fine. C’è una domanda che sorge spontanea, ma che in realtà è doverosa fare: perché si decide di andare controcorrente se poi è così scomodo e rischioso?…

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Missione suicida

di Piero Cammerinesi
Fare il giornalista (libero) oggi: missione suicida.
Un tempo ci furono giornalisti che – con le loro rivelazioni – fecero dimettere un presidente degli Stati Uniti. Non avvenne secoli fa: erano solo gli anni ’70, il 1974 per la precisione. Due giornalisti del Washington Post, Bob Woodward e Carl Bernstein, con la loro inchiesta inchiodarono Richard Nixon e lo costrinsero a dimettersi.
Oggi una storia del genere sembra risalire ad un’epoca geologica remota. Ma da quell’avvenimento il Potere ha tratto notevoli insegnamenti e ha messo in atto ogni misura per impedire che un evento del genere si possa ripetere…

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Le insidie del gratis

di Alberto Medici
Cosa c’è di più bello che dare gratuitamente, liberamente, senza aspettarsi nulla in cambio?
E cosa c’è di più bello che ricevere qualcosa senza esserselo meritato, così, gratuitamente, senza aspettarselo? Non è forse un riprodurre, pur nel nostro piccolo, quell’Amore sconfinato e gratuito di Dio che, gratuitamente, ci ha dato la Vita, il Creato, e tutte le cose belle che contempliamo? Non diventiamo tutti quanti un pochino più “divini“, quando diamo gratuitamente, senza contropartita, per Amore? Ecco il punto: per Amore. Se l’Amore è gratuito, non per questo vale il contrario, e cioè che tutto ciò che è gratis è fatto per Amore…

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