ISS: I Numeri non mentono… quei Morti Covid non erano Covid!

di Paolo Gulisano
Dei 130.468 decessi registrati dalle statistiche ufficiali al momento della preparazione del nuovo rapporto, solo 3.783 sarebbero dovuti al virus in sé.
Il rapporto ufficiale dell’ISS non fa che confermare che il Covid è una malattia pericolosa solo per la popolazione anziana e per le persone con gravi patologie concomitanti. Dei 130.468 decessi registrati dalle statistiche ufficiali al momento della preparazione del nuovo rapporto, solo 3.783 sarebbero dovuti al virus in sé. Una cifra che non giustifica il pandemonio scatenato tra lockdown e green pass. Le 126.000 persone morte nel corso degli ultimi 18 mesi sono morte perché il Covid ha destabilizzato equilibri di salute fragili, forse troppo fragili. Queste erano le persone che avrebbero potuto e dovuto essere messe in sicurezza.
Nella conferenza stampa dello scorso agosto in cui Draghi presentò agli italiani il green-pass, il banchiere prestato alla politica fu categorico: se prendi il Covid finisci in ospedale e muori. In una battuta venivano liquidate le evidenze scientifiche, i dati statistici, gli studi epidemiologici. Se prendi il Covid – ci dicono tutti questi – nel 97% dei casi guarisci…

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Col Coronavirus anche la matematica è diventata un’opinione!

di Luigi Basso
L’organo ufficiale tecnico scientifico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è, per legge, l’Istituto Superiore della Sanità (ISS), che ha reso noti nei giorni scorsi i risultati, ancora grezzi, del primo studio complessivo sui decessi delle persone affette da Coronavirus.
Lo studio è davvero una miniera di riflessioni ed analisi. Alla data del 4 marzo le persone decedute affette da Coronavirus erano 105: l’ISS ha raccolto le loro cartelle cliniche e le ha analizzate; ecco cosa ne è venuto fuori. L’età media dei deceduti è di 81 anni. Nel 67 % dei casi, i pazienti deceduti soffrivano di 3 o più patologie concomitanti (malattie cardiovascolari, diabete, etc.), nel 18% dei casi soffrivano di 2 patologie concomitanti, nel 15% dei casi di 0 o 1 malattia concomitante…

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