Sterminio di Massa

Nel silenzio assordante dei media, l’ONU ha pubblicato un rapporto che documenta, con prove, testimonianze e filmati, la brutalità della guerra di Israele a Gaza. 49 pagine di orrore. 49 pagine di crimini. 49 pagine che raccontano l’indicibile.
E non è un rapporto qualunque. È un atto d’accusa preciso, diretto, che utilizza parole che fino a pochi mesi fa sembravano impronunciabili: genocidio, sterminio, stupri di guerra, tortura, fame usata come arma.
49 pagine in cui la Commissione ONU arriva a scrivere, senza mezzi termini, che “le autorità israeliane hanno distrutto in parte la capacità riproduttiva dei palestinesi a Gaza come gruppo, anche imponendo misure volte a prevenire le nascite, una delle categorie di atti genocidi nello Statuto di Roma e nella Convenzione sul genocidio”

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La Telefonata Putin-Trump e… le Bombe su Gaza

di Davide Malacaria
Israele riprende i bombardamenti su Gaza nel giorno della telefonata tra Putin e Trump. Tempistica non casuale.
Netanyahu rilancia e il genocidio di Gaza ricomincia: 400 i morti in un attacco che supera per brutalità molti di quelli che hanno preceduto la tregua. Non solo si voleva riprendere l’aggressione, ma si volevano scioccare i palestinesi e il mondo, tale la spiegazione dell’intensità degli attacchi.
Netanyahu ha motivato l’azione come dettata dalla necessità di forzare Hamas a rilasciare gli ostaggi. Sa perfettamente, ma non gli importa, che invece sta facendo l’esatto contrario, mettendoli ulteriormente a rischio, come ha dichiarato Hamas e come hanno urlato, disperati, i parenti degli ostaggi medesimi.
Ma l’importanza dell’attacco risiede in altro, cioè nella tempistica…

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Raid Israeliani di Nuovo su Gaza, oltre 330 i Morti

Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza gestito da Hamas ha reso noto che gli attacchi israeliani hanno ucciso più di 330 persone.
La ripresa della guerra di Israele a Gaza “è il passo giusto, morale, etico e più giustificato, per distruggere Hamas e riportare indietro i nostri ostaggi”. Lo ha affermato il leader dell’estrema destra israeliana Itamar Ben-Gvir, che a gennaio ha lasciato la coalizione di governo proprio in opposizione all’accordo di cessate il fuoco nella Striscia. “Non dobbiamo accettare l’esistenza dell’organizzazione di Hamas e deve essere distrutta”, ha aggiunto.
Il bilancio degli attacchi aerei israeliani nella Striscia è salito a 310 morti. Lo riferisce Al-Jazeera, citando il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas…

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Trump o Biden: Tutti Servi di Quel Criminale di Netanyahu!

di Giuseppe Salamone
Se Biden era rincoglionito e quindi pericoloso perché manovrato da chi comanda negli Usa, Trump anche se rincoglionito non lo è, si sta dimostrando altrettanto pericoloso.
Se il primo è stato il peggior presidente della storia dell’essere umano, il secondo non sta facendo nulla per tracciare una linea di discontinuità. A parte ovviamente la propaganda che trova sempre chi abbocca.
L’ho sempre pensato e continuo a pensarlo che il problema, in fondo, si chiama Stati Uniti d’America a prescindere da chi sia il capo della Casa Bianca. Il problema è che questi sono stati descritti per decenni per quello che non sono. Tutti siamo cresciuti col mito della culla della democrazia, della società del successo e delle possibilità infinite per emergere, della tutela dei diritti che come lo fanno loro nessuno, e del “sogno americano”. Alzi la mano chi sin da piccolo non si è sentito dire “hai trovato l’America” a ogni cosa bella che gli accadesse…

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Il Tribunale della Storia Aspetta Netanyahu…

di Dante Barontini
Che Benjamin Netanyahu o Yoav Gallant – colpiti da mandato di cattura internazionale per decisione della Corte Penale Internazionale – possano essere effettivamente arrestati è un solo un wishful thinking; uno di quei pensieri che rendono il mondo presente per qualche minuto meno insopportabile.
In concreto non avverrà, anche se il trattato istitutivo della Corte – firmato a Roma nel 1996 ed entrato in vigore nel 2002 – obbliga gli Stati aderenti a comportarsi di conseguenza.
A “Bibi” e al suo ex ministro della difesa – quello che aveva affermato “stiamo combattendo contro animali umani e ci comporteremo di conseguenza” – basterà non andare in uno dei 120 paesi che l’hanno ratificato (all’appello mancano Usa, Cina, Russia e la stessa Israele – che pure l’aveva inizialmente firmato – più una serie di paesi minori).
Di certo non potrebbero venire in Europa, anche se non riusciamo a vedere uno dei pallidi servi dell’impero Usa provare a mettere le manette ai macellai della popolazione di Gaza (il fascistoide Orbàn già lo ha invitato a fargli visita…)…

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Antisemitismo?

di Weltanschauung Italia
Ebrei ed arabi hanno una caratteristica comune che si tende a dimenticare: sono entrambi semiti, in quanto la definizione di semita non possiede una connotazione etnica o razziale, ma linguistica.
Semita è ogni popolo che parla una lingua del ceppo semitico, ramo linguistico che rimanda a una matrice culturale comune che denota una comune provenienza ancestrale. Allo stesso modo, ad esempio, si definiscono indoeuropei tutti i popoli che parlano lingue che partecipano del ceppo indoeuropeo, a prescindere da qualsiasi caratteristica etnica o razziale li riguardi.
Questo dovrebbe palesare quanto sia inappropriato e strumentale parlare di antisemitismo riguardo al sentimento di profonda indignazione che serpeggia oggi nel mondo nei confronti di Israele, visto che esso è dovuto essenzialmente alle politiche discriminatorie e segregazioniste (oggi sterminazioniste) che esso esercita nei confronti degli arabi palestinesi…

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L’Iran Attacca Israele con Decine di Missili

di Redazione CDC
L’Iran attacca Israele con decine di missili (ma si parla perfino di 400/500), come “rappresaglia per gli omicidi ed i crimini in Palestina e Libano”.
In un comunicato, l’IRGC (Corpo d’élite delle Guardie della Rivoluzione Islamica) ha dichiarato poco fa che “l’attacco missilistico è una rappresaglia per i diversi assassinii compiuti dal nemico sionista e per i crimini in Palestina e in Libano”.
L’atto di guerra è “in risposta al martirio di Ismail Haniyeh, Hassan Nasrallah e del comandante dell’IRGC Abbas Nilforushan, abbiamo preso di mira il cuore dei territori occupati”, ha dichiarato l’IRGC in un comunicato.
L’IRGC iraniano ha avvertito il regime israeliano di ritorsioni iraniane più severe nel caso in cui rispondesse all’attacco. Questo il cuore del comunicato:…

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L’Illusione Sionista

di Enrico Tomaselli
La mattanza in corso in Libano, che segue quella nella Striscia di Gaza, è palesemente destinata a seguire lo stesso corso: decine di migliaia di civili uccisi e feriti, distruzioni immani, ma senza poter raggiungere la vittoria.
Da questo punto di vista, l’assassinio di Hassan Nasrallah è assolutamente simbolico. Nasrallah, infatti, assunse la guida di Hezbollah dopo che Israele aveva assassinato il suo predecessore, Seyyed Abbas Moussawi; ed anche allora, le bande sioniste alla guida dello stato terrorista avevano proclamato la fine dei loro incubi. Il risultato fu invece un trentennio di eccezionale leadership politica e militare, che hanno portato alla vittoria nella guerra del 2006, alla crescita poderosa del movimento (oggi partito di maggioranza relativa nel parlamento libanese, e forza di governo), al contributo alla nascita dell’Asse della Resistenza…

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Gli Uomini Palestinesi non sono “Terroristi in Divenire”

di Daniele Bianchi
Si ignora l’uccisione degli uomini palestinesi. La loro umanità viene cancellata e vengono ritratti collettivamente come “pericolosi uomini marroni” e “potenziali terroristi”. Ciò, a sua volta, ne consente l’uccisione da parte di Israele.
In poco meno di tre mesi, più di 21.000 persone sono state uccise a Gaza, e molte altre corrono il rischio di malattie e morte a causa dei continui bombardamenti indiscriminati, dell’invasione di terra e dell’assedio da parte di Israele. C’è stato anche un aumento significativo della violenza dei coloni e del numero di omicidi da parte delle forze israeliane nella Cisgiordania occupata.
Nella copertura mediatica e nei resoconti delle organizzazioni per i diritti umani, delle istituzioni internazionali e delle ONG, soprattutto in Occidente, l’attenzione è stata attirata principalmente sugli attacchi di Israele contro donne e bambini palestinesi. Gli esempi includono la cifra spesso citata di oltre 8.000 bambini uccisi e le notizie di molti bambini sottoposti ad amputazioni senza anestesia.
Anche i governi alleati di Israele hanno espresso preoccupazione per il numero sempre crescente di donne e bambini palestinesi morti. Il presidente francese Emmanuel Macron, ad esempio, ha dichiarato: “Questi bambini, queste donne, questi anziani vengono bombardati e uccisi. Quindi non c’è alcuna ragione per questo e nessuna legittimità”. Sebbene tali affermazioni denigrino giustamente l’uccisione di donne e bambini in Palestina, ignorano l’uccisione degli uomini…

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