Londra città senz’Anima: così arabi e cinesi si sono comprati la City

di Federico Giuliani
Londra è una città che ha perso la sua Anima.
Gli indicatori economici e finanziari la rendono una delle capitali più ambite del mondo, ma il cuore del Regno Unito, in cui vivono poco più di 8 milioni di persone, continua a battere solo affidandosi a generosi investitori stranieri.
I nuovi padroni di Londra vengono dal Medio Oriente e dall’Estremo Oriente, sono sceicchi e cinesi; sono loro che hanno modificato la geografia della City e che nel giro di pochi anni costringeranno a un cambiamento repentino anche la cultura del paese. Aeroporti, appartamenti di lusso, palazzi, hotel, storici negozi; gli acquirenti arabo-cinesi si sono comprati tutto e il loro peso specifico all’interno dell’economia inglese, cresce anno dopo anno…

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Londra è sempre meno british e si arrende all’islamizzazione

di Lorenzo Formicola
“Trasformerò la capitale in un faro dell’islam”, fu il motto elettorale del socialista Ken Livingstone nel 2012. Forse non è stato completamente merito suo, ma si può dire tranquillamente che ad oggi l’obiettivo è stato raggiunto con successo.
La Gran Bretagna ha la terza maggior popolazione musulmana nell’Unione europea, dopo Francia e Germania. I musulmani hanno ormai superato, infatti, anche la soglia dei 4,1 milioni. Il paradigma di una tale crescita ha tre uscite: immigrazione, alto tasso di natalità e disinvoltura nella conversione all’islam.
I musulmani si sono integrati nella società inglese, semplicemente occupandola. Importando e imponendo costumi, usi e leggi, la diffusione della sharia sembra inarrestabile. E Londra è lo specchio di questo scenario a cominciare dal suo sindaco…

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