L’Orrore e la Sua Rimozione

di Andrea Zhok
Dalle notizie che sono giunte domenica sera a Rafah l’esercito israeliano ha bombardato le tende degli sfollati poste accanto ai magazzini dell’UNRWA (United Nations Relief and Works Agency).
Il numero dei morti e dei mutilati è indefinito, ma l’ordine di grandezza è del centinaio. Non è naturalmente il primo crimine di guerra di vaste proporzioni, in mondovisione, di cui l’IDF si macchia. Il rischio di assuefarsi all’orrore è perciò elevato. Un bambino straziato o orfano è difficile da reggere se visto da vicino; ma quando entriamo nell’ordine delle decine con cadenza quotidiana per mesi, l’intollerabilità può tradursi in fuga mentale, rimozione…

Vai all’articolo

Ipocrisia

di WI
Tanti personaggi mediatici si stanno lamentando per il fatto che li stanno etichettando come “antisemiti” solamente perché criticano le azioni di Israele.
Sono increduli, non si capacitano di come sia possibile! Oh, ben svegliati signori.
Se foste un briciolo onesti avreste dovuto denunciare il medesimo modus operandi in mille altre occasioni, perché avviene continuamente, non ve ne siete accorti o fate finta di nulla?
Basti prendere gli ultimi due eventi rilevanti, pandemia e Ucraina, non è forse accaduto che chiunque provasse a ragionare venisse subito squalificato con termini quali “novax”, “negazionista” o “putiniano”?…

Vai all’articolo

Conflitto Palestina: Personale UE Contesta Von der Leyen

di Natale Salvo
Ben 842 membri del personale delle istituzioni dell’Unione Europea hanno sottoscritto una “lettera aperta” inviata alla presidente Commissione europea Ursula von der Leyen nella quale esprimono “la loro rabbia per la sua posizione sul conflitto tra Israele e Hamas“.
La notizia, rivelata dal giornale irlandese “The Irish Times”, è stata ovviamente sottaciuta dai giornali italiani.
Lettera Aperta alla Von der Leyen: Crimini di Guerra Contro Gaza!
La “lettera aperta”, quindi, “accusa la Commissione di aver dato “mano libera all’accelerazione e alla legittimità di un crimine di guerra nella Striscia di Gaza” “…

Vai all’articolo

La Presunta Superiorità Morale dei Democratici Paesi Occidentali è Morta!

di il Brujo
L’ex primo ministro malese, Mahathir Mohamad, 98 anni: l’affermazione del presidente Joe Biden secondo cui l’attentato all’ospedale di Gaza è stato il risultato di un razzo palestinese è completamente ridicola e assurda.
Perché dovrebbero esserci dubbi sul fatto che l’attentato all’ospedale Al-Ahli provenisse da una struttura israeliana?
Il regime omicida sta cercando di spazzare via i palestinesi e Gaza dalla faccia della terra dalla settimana scorsa. In effetti, negli ultimi 70 anni Israele ha continuato a perseguitare i palestinesi, cercando di distruggerli completamente. E ora all’improvviso, dopo che Israele ha effettuato attacchi giorno e notte, incolpa i palestinesi per l’esplosione dell’ospedale…

Vai all’articolo

I Bambini del Congo Avvelenati per le Nostre Auto Elettriche…

I bambini del Congo avvelenati dalle nostre auto elettriche: fino a tre anni fa questo genocidio veniva denunciato anche dai giornali della feccia. Gli stessi che oggi straparlano di “green”.
Ecco qui due esempi…
di Luca Attanasio (Il Domani del 21 settembre 2020)
Almeno 40mila piccoli schiavi già a 6 anni scavano a mani nude il cobalto. Non più di dieci euro per tirar fuori in due giorni i dieci chili per una batteria al servizio della “rivoluzione verde”.
La piccola provincia del Lualaba, ex Katanga, fornisce al mondo sviluppato il 70 per cento del cobalto che serve per le piccole batterie degli smartphone e per quelle massicce delle auto elettriche e ibride.
Secondo l’Unicef sono oltre 40mila quelli che si calano nelle gallerie a età anche di 6-7 anni e scavano a mani nude per portare in superficie quantità sempre maggiori di cobalto. Per una batteria di un’auto elettrica ne servono una decina di chili, che sul mercato occidentale costano 300-350 euro, ma sono il frutto di due giornate di lavoro pagate tra i 3 e 5 dollari.
Ai piccoli si aggiunge un esercito di sfruttati adulti, circa 160mila uomini e donne, ma anche ragazze che si occupano di selezionare, scartare e lavare il materiale estratto, esposte a ogni sorta di abusi…

Vai all’articolo

È bello svegliarsi una Mattina di Giugno…

di WI
Il “Ministero della Verità”non chiude mai, neanche d’estate.
È bello svegliarsi una mattina di giugno, col sole alto in cielo, nel pieno della bella stagione e con le tanto agognate ferie alle porte, in un clima di giubilo, ripartenza e convivenza col “terribile patogeno orientale”, e constatare, con sommo gaudio, che “l’Italia è impegnata con forza nella difesa della dignità umana, nel rigetto di ogni forma di odio, nel rifiuto di ogni discriminazione e nella ricerca della pace”.
È ciò che ha dichiarato il nostro premier in visita al museo dell’Olocausto di Gerusalemme. Dopo anni di follia pseudo sanitaria e di becera propaganda bellica… ecco la sparata…

Vai all’articolo

Moni Ovadia: “la Politica di Israele è infame, strumentalizza la Shoah”

di Franco Cardini
L’artista Moni Ovadia sugli scontri a Gerusalemme: “Io sono ebreo ma le vittime sono i palestinesi abbandonati da tutti”.
In una intervista Moni Ovadia commenta l’escalation di violenza in Medio Oriente che è sfociata in una lunga notte di bombardamenti tra Israele e la Striscia di Gaza: “La politica di questo governo israeliano è il peggio del peggio. Non ha giustificazioni, è infame e senza pari. Vogliono cacciare i palestinesi da Gerusalemme est, ci provano in tutti i modi e con ogni sorta di trucco, di arbitrio, di manipolazione della legge. È una vessazione ininterrotta che ogni tanto fa esplodere la protesta dei palestinesi, che sono soverchiamente le vittime, perché poi muoiono loro, vengono massacrati loro”

Vai all’articolo

La strage invisibile di yemeniti

di Matteo Carnieletto
Una guerra, quella in Yemen, che rischia di uccidere un’intera generazione di bambini.
In Yemen sono oltre 5 milioni i bambini a rischio carestia. Lo annuncia Save the children, precisando che la distribuzione di beni nella città di Hodeidah potrebbe “causare un’epidemia a livelli mai visti”. Il riferimento è alla città portuale nell’ovest del Paese, che da mesi vede il bombardamento incessante dei caccia dell’Arabia Saudita.
Secondo l’organizzazione, la decisione di chiudere il porto “potrebbe mettere in immediato pericolo le vite di centinaia di migliaia di bambini e spingerne milioni verso la carestia”. E Helle Thorning-Schmidt, ceo di Save the Children International, è stata ancora più drastica: “Milioni di bambini non sanno se e quando avranno un altro pasto”

Vai all’articolo