Ecco le Stazioni H.A.A.R.P. Mobili per modificare il Clima

di Angela Francia
Esistono stazioni H.A.A.R.P. mobili, impiegate dalla Marina degli Stati Uniti d’America.
L’immagine, che correda l’articolo, ritrae il “Sea based H.A.A.R.P”. X-band radar (S.B.X.), una di queste piattaforme usate a complemento dei vari impianti H.A.A.R.P. dislocati in vari paesi del pianeta (Stati Uniti, Norvegia, Russia, Francia…) [1]. Sul ponte della S.B.X. è installata una particolare struttura, componente chiave della “Missile Defense Agency”(M.D.A.), sistema G.M.D.
La “nave” militare include una centrale per la produzione di energia elettrica, un ponte, sale di controllo, alloggi per il personale, aree di stoccaggio e le infrastrutture necessarie a sostenere l’enorme radar in banda X.
Il radar S.B.X. è un apparato molto sofisticato. Il sistema radioricevente “phased array antenna” è costituito da migliaia di antenne azionate da moduli di rice-trasmissione. Il radar è progettato e costruito dalla “Raytheon Integrated Defense Systems” (si ritiene che la “Raytheon”, una delle magiori industrie belliche mondiali, sia controllata, attraverso società di comodo, dal Vaticano, n.d.t.) per la “Boeing”, il più importante appaltatore per il progetto negli Stati Uniti, attuato dalla “Missile Defense Agency”…

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L’odore dei soldi

Gentiloni con leader arabi

di M. Tringale
“Finalmente una buona notizia per l’economia italiana”, annunciava con grande entusiasmo la cronista del Tg. “Nel 2016 l’autorizzazione all’export di armi è cresciuta vertiginosamente, arrivando a 14,6 miliardi di euro: +85% rispetto al 2015″…
Anche se discendiamo dagli antichi latini, che con “pecunia non olet” (i soldi non puzzano) hanno coniato una sorta di manifesto ante litteram del liberalismo, per noi l’odore dei soldi ha la sua importanza.
Gli armamenti più venduti all’estero dalla nostra industria bellica sono bombe, siluri e missili, ma gran parte dell’incremento in questione è dovuto alla fornitura al Kuwait di 28 ‘Eurofighter’, prodotti dalla Leonardo, il cui maggiore azionista è il Ministero dell’economia e delle finanze italiano.
Si tratta di un caccia di ultima generazione protagonista di numerose missioni di ricognizione e bombardamento durante l’intervento militare in Libia del 2011. Non bisogna essere convinti militanti pacifisti, per interrogarsi sull’impiego e la destinazione di tutte queste armi che vendiamo all’estero…

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