Dio Salvi i Maturandi dalla Scuola

di Matteo Fais
L’unica cosa bella della scuola è terminarla.
La vita è breve, troppo limitata per perdere tempo su quei banchi – non si dimentichi mai che tutti noi dobbiamo morire – tra interminabili lezioni in cui un mediocre impiegato del Sistema Culturale Italiano si pavoneggia per le sue presunte competenze. Va già bene quando un decimo di queste ore forniscono una qualche forma di insegnamento utile.
Ma non c’è niente da fare, è il sistema della scuola che proprio non funziona, anzi fa male. Una mente un po’ vivace, là dentro, si spegne, esattamente come potrebbe succedere a un creativo che trovasse posto nel Pubblico Impiego. L’istituzione in questione è tarata per ammaestrare scimpanzé abituati alla natura selvaggia, non menti libere…

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L’Importanza dell’Identità

di Matteo Brandi
Perché ricordare chi siamo è essenziale per aprirci al mondo.
Tra le grandi menzogne che ci vengono propinate dagli aedi del pensiero unico ve n’è una particolarmente odiosa: per dialogare col mondo si deve annullare, disconoscere e persino demonizzare la propria identità.
Basterebbe applicare un po’ di sano senso critico per accorgersi di quanto sia sbagliato questo pensiero, tuttavia viviamo l’epoca della follia istituzionalizzata e dunque talvolta sottolineare l’ovvio è necessario. Sull’entrata del Tempio di Apollo a Delfi, in Grecia, era iscritta una massima che ancora oggi splende in tutta la sua saggezza: gnōthi seautón, ovvero “conosci te stesso.” I padri della filosofia, non a caso, erano ben consci dell’importanza della coscienza di sé, essenziale per instaurare un rapporto vero sia con la propria persona che con gli altri…

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La Medicina e la Scienza militarizzate, al servizio del Potere, cessano di essere tali

di Guido da Landriano
Mi è capitato di leggere alcune osservazioni di Paul Rosemberg sulla “Militarizzazione della medicina” e sul suo uso politico. Il suo intervento è molto interessante e ve ne condensiamo i punti importanti, per comprendere come la fase storica attuale che stiamo vivendo sia soprattutto un sconfitta per la scienza e per la medicina.
Ecco i cinque punti che mostrano la sconfitta della scienza e della medicina derivanti dalla loro militarizzazione a favore del potere:
1: La scienza non è consenso unitario.
Dieci, cento o un milione di persone, tutte avvolte in camici da laboratorio e dicendo la stessa cosa, NON la rendono tale. Anzi, questo è scientificamente ininfluente. Si tratta solo di una rappresentazione teatrale, cioè anti-scienza. Un po’ come i medici che vanno in TV a dire la stessa cosa.
Tutta la scienza è, in realtà, un processo di verifica delle idee; non è un’organizzazione, non è basata sull’autorità, anzi è intrinsecamente contro l’autorità, e sicuramente non è alleata con il potere. Tutto ciò che conta nella scienza sono risultati verificabili, cioè contestabili, almeno potenzialmente…

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Vietato dire “Straniero”: Berlino indottrina i dipendenti pubblici

di Leone Grotti
Per contrastare il “razzismo”, il Senato della capitale tedesca mette al bando negli uffici pubblici parole come “richiedente asilo”, “migrante”, “passeggero senza biglietto”.
Ogni volta che un paese tenta di combattere contro disparità e disuguaglianze modificando il linguaggio corrente e mettendo al bando determinate parole, torna alla mente la “novalingua” che nel capolavoro di George Orwell, “1984”, il regime di Oceania impone ai suoi cittadini per impedire ogni forma di pensiero critico verso il “Grande Fratello”. La capitale tedesca non vuole certo arrivare a tanto… ma il manuale di “44” pagine che il Senato di Berlino ha inviato in tutti gli uffici pubblici per “combattere il razzismo nel linguaggio” è comunque inquietante…

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