Stipendi, Benefit e Sussidi: Quanto si Guadagna sulle Navi delle Ong Pro Migranti

di Francesca Galici
Un social media manager arriva a guadagnare 3300 euro, poco meno di un coordinatore di missione, che ne prende 3600 al mese: ecco gli stipendi delle Ong dei migranti.
Quanto si guadagna a lavorare per una Ong? Tante volte ci si è posti questa domanda se non si crede alle favole e al fatto che le organizzazioni non governative funzionino solo col volontariato. Che poi pure quello, anche se poco, è retribuito.
Gli stipendi, almeno nelle Ong tedesche dei migranti, sono di tutto rispetto e fanno un po’ invidia agli stipendi di molti impiegati italiani. Basti pensare che un social media manager assunto dalla Ong Sos Humanity arriva a guadagnare fino a 3.300 euro mensili a cui si aggiungono le indennità, come spiegato nell’annuncio pubblicato dall’organizzazione, e pure qualche benefit…

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Ornella Mariani a tutto campo su Magistratura, Immigrazione, Unione Europea

Rispondendo alle domande di Matteo Demicheli, che l’ha intervistata per imoaloggi.it, la scrittrice Ornella Mariani ci parla di Magistratura, Immigrazione, Unione Europea chiarendo concetti che sono stati distorti e abusati dai nemici dell’Italia, interni ed esterni.
La Mariani smonta la narrazione sull’Unione Europea, che unione non è, come non è un’istituzione democratica. Chiarisce il fenomeno dell’immigrazione, che non ha nulla a che vedere con la favola della “fuga dalla guerra e dalla fame”, in quanto arrivano per lo più giovani uomini in età da militare, che abbandonano in patria vecchi, donne e bambini.
Infine, ce n’è anche per quella magistratura schierata che interpreta le leggi, invece di applicarle, facendo gli interessi di organizzazioni sovranazionali, piuttosto che quelli dell’Italia…

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Centro immigrati bombardato: destabilizzare la Libia per far riaprire i porti italiani

Il 2 luglio, durante la notte, un centro di accoglienza di immigrati situato alla periferia di Tripoli e gestito dal governo, è stato bombardato. Le vittime sarebbero circa 40.
Sembra che gli autori dell’attacco facciano parte delle forze antigovernative che rispondono agli ordini di Haftar, il quale, ormai in evidente difficoltà, ha stretto un’alleanza con i trafficanti di clandestini, in particolare con l’estremista islamico Abdul-Rahman Hashem.
La tempistica è molto sospetta… “guarda caso” segue di poche ore l’incontro tra Sarraj e Salvini a Milano.
Ovviamente, per il PD e per tutto il baraccone dell’accoglienza notizie simili sono manna dal cielo, perchè avvalorano la narrazione in base alla quale la Libia non è sicura. Gli intellettuali da salotto e i “talebani dell’accoglienza” oggi fingeranno di piangere le vittime ma in realtà esulteranno…

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Carmelo Zuccaro, bordata contro le Ong: “Complici di un traffico criminale, non solo i migranti ma anche il petrolio”

In questi giorni in cui, con la complicità del caso Aquarius, è tornato ad infiammarsi il dibattito sulle Ong, torna a farsi sentire Carmelo Zuccaro, il procuratore di Catania che in passato ha indagato proprio sulle Organizzazioni non governative, svelandone alcuni aspetti a lungo taciuti.
Intervistato da Il Messaggero, torna all’attacco, di fatto, spiegando perché la linea adottata da Matteo Salvini sia quella giusta: “Le persone che hanno già realizzato enormi guadagni dal traffico di migranti, attraverso una rete di collusione, riescono a corrompere chi deve vigilare sulle raffinerie libiche, facendo uscire petrolio di contrabbando”, afferma. E le Ong sarebbero in un qualche modo complici, anche inconsapevolmente, di questo sistema:”Il loro sistema di soccorso – riprende Zuccaro – risponde a una logica sbagliata: costringe le persone a consegnarsi nelle mani dei criminali”

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Immigrazione, il Generale Vincenzo Santo: “Ecco come bloccare gli sbarchi con l’esercito in pochi giorni”.

Immigrazione, il generale Vincenzo Santo a Libero: "Ecco come bloccare gli sbarchi con l'esercito in pochi giorni"

di Francesco Bozzetti
Dal premier Gentiloni al ministro dell’Interno Minniti, dalla presidente della Camera Boldrini a quello del Senato Grasso, tutti dicono che l’immigrazione è un fenomeno epocale, che non si può controllare ma solo assecondare. Semmai da condividere con il resto dell’Unione europea.
Non bastano per far cambiare rotta alla nostra classe politica, i veti all’ingresso di altri immigrati del presidente francese Macron, la chiusura della frontiera austriaca e neppure l’appello del gruppo di Visegrad (Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia) a chiudere i porti italiani per fermare l’ondata migratoria. La linea di palazzo Chigi appare ferma e intransigente: «Noi facciamo il nostro dovere e pretendiamo che l’Europa intera lo faccia al fianco dell’Italia»…

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Il Programma di governo di Donald Trump in 16 punti

Programma di governo di Donald Trump

di Antonio de Martini
Poichè durante la campagna elettorale USA ci siamo occupati dell’elastico delle mutande di Trump e del marito di Hillary, ritengo di fare cosa buona elencando in sintesi il programma di governo di Donald Trump, grazie al contributo della newsletter di Giovanni Palladino da cui ho attinto.
1) Metterà un termine al numero di volte in cui un parlamentare può essere eletto. (richiede un emendamento costituzionale). L’assenza di questo limite ha trasformato il Senato in una casta di bramini inamovibili. Ad esempio John Mc Cain siede in senato da sedici anni e precedentemente ha soggiornato alla Camera dei rappresentanti per diciassette anni. In tutto 33 anni. È ora che vada a casa…

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