Lettera agli Insegnanti

Prof. Francesco Benozzo
Care colleghe, cari colleghi, da più di un anno e mezzo mi trovo, direi ormai mio malgrado, in prima linea per combattere la versione monocorde della storia “pandemica”.
Ho pubblicato circa 30 interventi di carattere militante, ho pubblicato tre libri – due dei quali tradotti ora in più lingue, l’ultimo dei quali scritto a quattro mani con un professore, Luca Marini, ben più autorevole di me – su un’idea evidentemente non allineata di scienza, dissidenza e poesia. Ho fatto concerti, alcuni credo importanti, per raccontare una storia diversa.
All’Università di Bologna, dove ho – o ho avuto – l’onore di insegnare, sono stato censurato per avere espresso la mia libertà di pensiero, dalle stesse autorità accademiche che mi chiedevano di organizzare manifestazioni pubbliche, in nome della libertà di pensiero, per il nostro sventurato studente Patrick Zaki (che un qualche dio benedica te, ragazzo, insieme a chi si trova nella tua condizione in modo anche più anonimo).
Insegno con grande consapevolezza la Filologia sulla cattedra che fu prima di Giosue Carducci e poi di Giovanni Pascoli. In nome di questa consapevolezza, vengo ora al punto…

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No vax, Cazzola invoca le Armi: “Serve il Piombo”

Stiamo diventando un Paese che s’abitua a tutto. Prima il Rettore dell’Università di Siena, tal Tomaso Montanari, sminuisce le foibe. Poi l’ex deputato di Sinistra Italia secondo cui fu “doveroso” uccidere i fascisti. E adesso pure Giuliano Cazzola, esponente dei democraticissimi di +Europa, che evoca “il piombo” contro chi osa non vaccinarsi.
Roba da chiodi, diceva un vecchio detto. Anche perché l’ex sindacalista ha fatto la sua sparata in diretta tv, qualche giorno fa in prima serata, senza provare evidentemente vergogna. Lo abbiamo detto e ridetto: essere critici con green pass, porsi domande sui sieri (soprattutto ai minorenni), professare la libertà di scelta sulla campagna vaccinale non significa essere No Vax. Additare come “terroristi” chi teme l’iniezione di Pfizer, Moderna o Astrazeneca ce ne passa. E sarebbe forse il caso di darsi una calmata…

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