Non si può interagire con la Popolazione “zombificata” che s’informa tramite la Televisione
di Claudio Martinotti Doria
Non si può più interagire con la popolazione che s’informa tramite la televisione, cioè con quelli che comunemente si dice che “guardano la tv”, alcuni anche tutto il giorno, dal mattino alla sera, è sempre accesa nelle loro case e tiene loro compagnia. E il fenomeno si è accentuato a causa dei lockdown e della gestione della presunta pandemia.
Non lo si può più fare anche disponendo di buona volontà e umiltà perché la situazione è troppo degenerata rispetto alcuni anni fa. All’epoca la tv faceva danni ma limitatamente alla cultura che diveniva sub-cultura e all’attività sinaptica che veniva atrofizzata, cioè il rischio che si correva era più che altro l’istupidimento di massa e l’ulteriore aggravamento dell’ignoranza, già rilevata come abissale da tutte le ricerche condotte negli ultimi vent’anni.
Nell’ultimo anno e mezzo la tv ha fatto di peggio: ha deliberatamente disinformato, manipolato, seminando il panico, condizionato gli spettatori con una narrativa monocorde e priva di confronto e contrapposizione, dando luogo a una vera e propria zombificazione degli spettatori. Oramai i videodipendenti non ragionano più, sono totalmente privi di senso critico, capacità di analisi e comparazione, non rilevano le incongruenze e le contraddizioni palesi, non riflettono, non ricordano e non sanno mettere in correlazione gli eventi, non pensano più, non sanno argomentare o articolare un seppur minimo discorso…